Stefano Romboli eletto Garante dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza
Un ruolo innovativo che si occuperà di tutelare e garantire i diritti dei minorenni e che li guiderà verso la messa in pratica di azioni e percorsi finalizzati all’emergere di bisogni, desideri, insicurezze e paure di questi ultimi
Una nuova figura di garante che per la prima volta viene eletta dal Consiglio comunale e non nominata su base fiduciaria e che si occuperà di tutelare i diritti e gli interessi dei minori di diciotto anni
Il Comune di Livorno ha una nuova figura. Si tratta del Garante dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza nella persona di Stefano Romboli, punto di riferimento dell’Associazione Don Nesi – Corea, da anni attiva a livello sociale, educativo e culturale verso la gioventù, ed eletto dal Consiglio comunale nella seduta dello scorso 29 ottobre. Un ruolo innovativo che si occuperà di tutelare e garantire i diritti dei minorenni e che li guiderà verso la messa in pratica di azioni e percorsi finalizzati all’emergere di bisogni, desideri, insicurezze e paure di questi ultimi.
“Un’elezione di questo tipo rafforza il mio impegno neutrale nel garantire il rispetto dalla convenzione Onu del 1989 dedicata al fanciullo – commenta Romboli – I più giovani devono essere il mezzo attraverso cui si trasforma e si costruisce la città. Una città a misura di ragazzi che li favorisca in tutto e per tutto”.
Un figura che, per la prima volta, viene eletta e non nominata su base fiduciaria e che, a titolo gratuito, si pone come punto neutro di ascolto sul territorio locale dei soggetti pubblici e privati, degli enti o dei singoli.
“Attraverso questa modalità di scelta il garante viene assunto con un’elezione di secondo livello: i cittadini lo scelgono tramite i propri rappresentanti del Consiglio – spiega l’assessore al sociale Andrea Raspanti – I bambini e i giovani sono spesso persone per conto delle quali, e non insieme alle quali, si assumono decisioni. Questo ruolo vuole infatti essere uno strumento di partecipazione attraverso il quale l’amministrazione, utilizzando il filtro intelligente di un portavoce, non si limiterà a raccogliere informazioni, bensì dovrà rielaborarle nel modo più efficace per i nostri ragazzi”.
Il logo rappresenta la Fortezza, simbolo di Livorno, abbracciato da alcuni bambini che, nonostante la presenza, lasciano aperta una porta dalla quale traspare la luce, a significare la voglia di proporre, partecipare e condividere.
“Questo è un tassello che ritengo fondamentale nel quadro complessivo dello sviluppo cittadino – aggiunge il sindaco Luca Salvetti – Una presenza che era già nei nostri programmi e che oggi potrà finalmente iniziare ad offrire un aiuto concreto attraverso una persona qualificata, di grande sensibilità e che vanta una grande esperienza nel settore”.
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