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Due band livornesi nell’album Parole Liberate con i testi dei detenuti

Domenica 21 Aprile 2024 — 10:03

Nella foto principale i Pase, nelle altre i nomi dei cantanti e dei gruppi di Parole Liberate

I Pase & Alessandra Donati e i Synaesthesia sono le due band livornesi che fanno parte della seconda edizione del progetto sociale e culturale Parole Liberate promosso dal Ministero della Giustizia che dà la possibilità ai detenuti di scrivere un testo che diventa canzone. Curiosità: Andrea Fusario dei Pase è il babbo di Jacopo dei Synaesthesia, padre e figlio hanno così avuto l’opportunità di essere inseriti all’interno della stessa pubblicazione

di Giulia Bellaveglia

Tredici canzoni nate da testi scritti da persone detenute, adattati e musicati da artisti e band nazionali ed internazionali (Morgan e Bandabardò solo per citarne alcuni). È questo il contenuto dell’album pubblicato lo scorso 3 aprile da Baracca&Burattini nell’ambito della seconda edizione del progetto “Parole Liberate”. Un percorso musicale certo, ma anche e soprattutto culturale e sociale, che prende il via grazie ad un bando emanato dal Ministero della Giustizia: si propone ai detenuti di scrivere un testo che diventa canzone grazie al contributo di importanti figure della scena musicale italiana (e non solo). L’iniziativa non è limitata all’ambito discografico ma vede la partecipazione di molti musicisti, sia del volume 1 che del volume 2, alle presentazioni e ai concerti che si svolgono dentro e fuori le carceri. Tra gli artisti coinvolti anche 2 band livornesi: i Pase & Alessandra Donati in “Balla Re” e i Synaesthesia con “Perdonami”. Ma le cose belle non finiscono qui: Andrea Fusario dei Pase è il babbo di Jacopo, componente appena 18enne dei Synaesthesia; padre e figlio hanno quindi avuto l’opportunità di essere inseriti all’interno della stessa pubblicazione. “Se me lo avessero detto quando ho iniziato a suonare mi sarei messo a ridere – commenta babbo Andrea – Oggi posso però dire che è stata una grande soddisfazione, soprattutto perché Jacopo si trova esattamente dopo la canzone di Morgan e anche perché è la prima volta che lo sento cantare in italiano – ride ndr -. Per quanto ci riguarda siamo stati davvero molto contenti di aver preso parte a questo bel progetto e di aver coinvolto Alessandra, una grande artista. Abbiamo cercato di pensare esclusivamente alla musica, provando a stravolgere il testo il meno possibile. Personalmente poi, ho adorato chiudere il disco sotto il brano di Tony Levin, uno dei miei miti”. L’album è acquistabile in versione digitale sul sito www.theorchard.com oppure in formato cd su www.bandcamp.com. Per il momento non è disponibile la versione in vinile, anche se il prodotto è caratterizzato da un lato A e un lato B che identificano due diverse “facciate”, esattamente come per i vinili.

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