Carabinieri, inaugurata “una stanza tutta per sé” dedicata all’ascolto delle vittime di violenza
Si tratta di una stanza con parete rosa, giocattoli, peluche e quadri pensata per ascoltare coloro che risentono delle difficoltà di denunciare episodi legati alla sfera intima e privata. L'allestimento è stato donato dal Soroptimist International Club di Livorno insieme al kit portatile di “Una stanza tutta per sé" ovvero un pc, un microfono e una webcam che consentirà ai militari di raccogliere, ovunque occorra, le testimonianze delle vittime di violenza
Nel comando dei carabinieri di viale Fabbricotti, a pochi giorni dalla Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne (ricorrenza voluta e istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite), una delegazione del Soroptimist International Club di Livorno guidata dalla presidente Maria Emanuela Bacci di Capaci ha fatto visita per donare un kit di ascolto portatile per vittime di violenza di genere o domestica. Il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Livorno, Colonnello Piercarmine Sica, per l’occasione ha accolto le principali Autorità della provincia di Livorno intervenute: il Prefetto Dott. Giancarlo Dionisi, il Sindaco Dott. Luca Salvetti, il Procuratore Dott. Maurizio Agnello e il Questore D.ssa Giuseppina Maria Rita Stellino. L’iniziativa va ad aggiungersi alle tante altre portate avanti dal Club a supporto delle donne in difficoltà, con la finalità di agevolare l’azione di contrasto alla violenza come ricordato dalla Presidente nel suo intervento: “Le Soroptimiste realizzano progetti e promuovono azioni per la parità di genere ed il contrasto alla violenza. Questo importante service nazionale della “stanza tutta per sè”, in questo caso “portatile”, è nato dalla volontà di sensibilizzare sulle problematiche delle denunce, predisponendo ogni mezzo utile ad un approccio delle vittime che sia il meno traumatico possibile”. L’Arma di Livorno, in maniera empatica e grazie agli strumenti in suo possesso, è quotidianamente impegnata a fornire aiuto e supporto a tutte quelle donne che si trovano in difficoltà, cercando di trasmettere loro la consapevolezza che insieme si può uscire da situazioni di violenza. Tema quanto mai attuale alla luce dei continui “femminicidi” ma ci sono anche altre situazioni, solo in apparenza meno gravi, che insidiano quotidianamente le donne, tra questi troviamo il fenomeno comunemente denominato “stalking”, che corrisponde al reato di “atti persecutori” (art. 612-bis c.p.), ma anche i casi di maltrattamenti in famiglia (art. 572 c.p.) e percosse (art. 581c.p.). Proprio in questa cornice operativa, l’efficace collaborazione avviata con il Soroptimist International d’Italia, ha condotto nel tempo all’inaugurazione della stanza tutta per sé in tutte le Compagnie Carabinieri della provincia di Livorno: il 26 giugno 2015 ala Stazione di Cecina, il 25 luglio 2017 alla Stazione di Portoferraio, il 27 settembre 2017 alla Stazione di Livorno Centro ed il 1 dicembre 2023 anche la Compagnia di Piombino è stata dotata della stanza portatile. Si tratta di locali appositamente dedicati all’ascolto, arredati in maniera idonea sotto l’aspetto logistico-funzionale, pensati per chi risente delle difficoltà di denunciare episodi che afferiscono alla sfera intima e privata.
Il progetto nazionale denominato “Una stanza tutta per sè” è nato nel 2015 da un protocollo tra l’Arma dei Carabinieri ed il Soroptimist International d’Italia, con lo scopo di incoraggiare le persone vittime di violenza di genere a rivolgersi alle FF.PP., sostenendole nel delicato momento della denuncia, ricreando un luogo protetto e accogliente dove poter raccontare quanto accaduto, determinando un rapporto meno traumatico con gli investigatori chiamati ad aiutarle. Il kit di ascolto “Una stanza tutta per sé… portatile” è composto da un pc, un microfono ed una webcam contenuti in una valigetta portatile che consentirà ai militari di raccogliere, ovunque occorra, le testimonianze delle vittime di violenza (atti persecutori, maltrattamenti, stalking e ogni altro atto violento) e permetterà di registrare con elevata sensibilità acustica ogni elemento utile, senza interruzioni o richieste di ripetizioni, per un approccio il meno traumatico possibile. Lo scopo è quello di trasmettere una sensazione di attenzione alle sofferenze subite, sostenendo la vittima nel delicato ma decisivo momento della denuncia quale punto di partenza di un percorso di uscita dalla violenza. Il Colonnello Sica, nel salutare i convenuti e ringraziando il Soroptimst per la preziosa collaborazione, ha evidenziato come il contrasto della violenza di genere sia una priorità dell’Arma labronica che, attraverso la capillare rete di presidi sul territorio (nello specifico sono presenti 27 Stazioni Carabinieri a fronte di 19 Comuni), estrinseca le c.d. 4P della Convenzione di Istanbul nelle quotidiane attività volte a prevenire, perseguire, proteggere e attuare politiche integrate (facendo rete a livello locale). Sul tema della violenza sulle donne sono intervenuti anche il sindaco Salvetti, che ha voluto sottolineare l’impegno attivo in favore della cittadinanza del Soroptmist e dell’Arma dei Carabinieri, il Procuratore Capo della Repubblica Agnello, che ha ribadito l’importanza di rivolgersi con fiducia alle forze dell’ordine per creare una rete fra tutte le istituzioni promuovendo iniziative con i giovani presso gli istituti scolastici, nonché il Questore Stellino che ha plaudito all’iniziativa ribadendo l’azione sinergica delle Istituzioni della Provincia. Infine, il Prefetto Dionisi, nell’evidenziare il grande piacere nel prender parte alla cerimonia odierna, ha precisato che si tratta di “un’iniziativa di grande significato, che arricchisce e completa il progetto avviato nel 2017 con l’allestimento della “Stanza tutta per sé” presso la stessa Caserma”, specificando che “questa valigetta, contenente un kit informatico audio-video per la verbalizzazione e registrazione delle denunce, rappresenta molto più di uno strumento tecnologico: è un simbolo concreto di attenzione e cura verso le vittime di violenza, spesso donne, che trovano il coraggio di denunciare. La possibilità di raccogliere testimonianze in un ambiente protetto, con mezzi adeguati e facilmente trasportabili, è fondamentale per garantire loro non solo la sicurezza, ma anche il rispetto della loro dignità in un momento così delicato. Iniziative come questa sono il risultato di una stretta collaborazione tra istituzioni e società civile. Da un lato, vediamo l’impegno costante delle forze dell’ordine, come i Carabinieri, che svolgono un ruolo cruciale nel contrasto alla violenza di genere. Dall’altro, troviamo l’infaticabile lavoro del Soroptimist Club, che si distingue per il suo spirito di solidarietà e per la capacità di tradurre le idee in progetti concreti ed efficaci”. Il Prefetto ha quindi concluso: “Non possiamo dimenticare che il fenomeno della violenza di genere continua purtroppo a rappresentare una piaga sociale, che richiede interventi su più livelli: prevenzione, sensibilizzazione e supporto alle vittime. La ‘Stanza tutta per sé portatile’ è un passo importante in questa direzione, perché ci ricorda che accogliere e ascoltare è il primo, indispensabile, atto di giustizia”. I Carabinieri, nel ringraziare il Soroptimist International Club Livorno per il gesto di concreta vicinanza alle esigenze operative dell’Istituzione nel particolare ambito, a suggello di una convinta vicinanza dell’associazione all’Arma, sottolineano come il supporto fornito fornisca un importante strumento a favore delle vittime.
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