Compie 100 anni, festa a sorpresa per il preside Mumolo al Nautico Cappellini
Nella prima foto Mumolo insieme al figlio Giovanni. Potete vedere il commovente video cliccando sul bottone celeste sopra al titolo
Professore di navigazione e astronomia, è stato accompagnato dai familiari con la "scusa" di fargli fare un giro a scuola mentre gli ex studenti erano nell'Auditorium, nascosti, ad aspettarlo. Marino Biancotti, capopilota del porto, ex studente: "La sua caratteristica era l'umanità, cercava sempre di mettersi dalla loro parte. Andare da lui non faceva paura, aveva sempre parole di conforto. Mumolo era il Nautico e il Nautico era Mumolo". La vice preside: "Anche i muri parlando di lei prof, bentornato a casa". Mumolo è stato preside dal 75 al 93. I ricordi di alcuni ex alunni
“La familiarità e l’amicizia sono state le mie caratteristiche, mai l’autorità. Qui mi sono sentito in famiglia”. Festa a sorpresa nella “sua” scuola per il professore Francesco Mumolo, preside dell’Istituto Nautico Capellini dal 1975 al 1993, anno del pensionamento, alla presenza degli ex studenti e del sindaco Salvetti. “La giornata – spiega la vice preside Francesca Bernini – è stata organizzata da un gruppo di ex docenti e ex studenti che hanno chiesto la disponibilità alla scuola e noi molto volentieri abbiamo accolto la richiesta. Il ricordo del professore e dei suoi insegnamenti, in particolare, non sono mai venuti meno tra gli insegnanti che si sono avvicendati nell’istituto”. “Anche i muri parlano di lei – ha aggiunto Bernini – bentornato a casa dove la sua presenza è indelebile”. Nato ad Adelfia, in provincia di Bari, l’11 novembre 1923, Mumolo, professore di navigazione e astronomia, è stato accompagnato dai familiari con la “scusa” di fargli fare un giro a scuola mentre gli ex studenti erano nell’Auditorium, nascosti, ad aspettarlo. Al momento dell’ingresso uno scroscio di applausi, un coro e occhi lucidi per il prof. Marino Biancotti, capopilota del porto, ex studente: “La sua caratteristica principale secondo me era l’umanità e il rapporto diretto con gli studenti, cercando di mettersi dalla loro parte. È stato un onore averlo come preside. Andare da lui non faceva paura, aveva sempre parole di conforto. Mumolo era il Nautico e il Nautico era Mumolo”. I diplomati del ’67 lo ricordano così: “Prima del covid organizzavamo due tre cene l’anno poi dopo il covid non le abbiamo più fatte purtroppo. Il prof partecipava? Eccome e amava spesso ripetere che per arrivare alla verità si deve passare dalla conoscenza: è fondamentale diceva e come dargli torto”. Un diplomato del ’79: “Mi piace ricordare del prof la sua voce bassa, era la maniera per attirare l’attenzione , dovevi stare attento”. I diplomati del ’75 invece: “Chi si arrabbia invecchia prima ci diceva. In più era molto pacifico e giusto”. Laureato all’Università di Napoli in scienze della navigazione e scienze marittime, Mumolo è stato in servizio sul cacciatorpediniere Grecale per poi passare all’insegnamento prima a Savona e Genova poi a Livorno dove è rimasto; ha pubblicato saggi e studi importanti; ha approfondito la storia dell’istruzione pubblica a Livorno; ha introdotto per primo l’automazione nella scuola portando il Nautico ad essere il primo in Italia per innovazione. Ma soprattutto, come si evince dalle parole che avete letto, ha amato la scuola e i suoi alunni come figli. Salvetti, che ha inviato a casa di Francesco una scatola di pasticcini con gli auguri della città, non è voluto mancare alla festa a sorpresa. “Se a 30 anni dalla conclusione della sua carriera c’è stata questa festa vuol dire che siamo di fronte ad una grande persona”. Uno dei figli Giovanni, emozionato, ringrazia tutti i presenti e la scuola per la bellissima sorpresa.
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