Educatrici, scontro Comune-sindacati
di Giulia Vicari
In seguito alla sentenza del Tribunale amministrativo regionale, che ha sospeso d’urgenza la procedura di aggiudicazione della gara per l’affidamento del servizio di somministrazione lavoro temporaneo per asili nido e scuole dell’infanzia comunali, l’amministrazione ha deciso di affidare direttamente l’incarico alla società seconda classificata, Obiettivo Lavoro, che ha svolto questo servizio fino al 30 giugno scorso. “Questo era l’unico modo che avevamo per tutelare le 53 educatrici che diversamente non avrebbero potuto entrare in servizio da lunedì – sottolinea la vicesindaco Stella Sorgente -. E soprattutto per garantire la regolare apertura di tutti gli asili della città”. L’affidamento diretto si è reso necessario a causa della decisione presa l’8 settembre dal Tar di accogliere il ricorso presentato dalla stessa Obiettivo Lavoro contro l’esito della gara breve promossa dall’amministrazione e vinta da Tempor Agenzia per il Lavoro Spa. “Questa vicenda ha del paradossale – attacca Sorgente –: il Tar ha preso la decisione di sospendere l’affidamento alla Tempor prendendo per buono il ricorso di Obiettivo Lavoro e senza esaminare le carte prodotte dal Comune. Tutto legittimo, per carità. Ma il risultato è che, per non creare un disagio alle famiglie, siamo stati costretti ad affidare temporaneamente il servizio proprio a chi ha presentato il ricorso”. L’amministrazione ha deciso quindi di affidare in via straordinaria il servizio a Obiettivo Lavoro fino al 26 settembre. Ma l’incarico verrà automaticamente revocato nel momento in cui il Tar, che si riunirà in camera di consiglio il 21 settembre prossimo, dovesse confermare la piena legittimità della procedura di gara e, conseguentemente, la vittoria della Tempor. “Ho incontrato un’ampia delegazione delle lavoratrici del settore – conclude Sorgente -. Capisco perfettamente la loro frustrazione e il loro senso di precarietà. Proseguiremo nel confronto serrato con i sindacati per cercare la via migliore per superare questa forma di gestione del servizio”.
Cgil e Uil all’attacco – Cgil e Uil alzano la voce a causa della situazione che si è venuta a creare a causa di un ritardo nell’assegnazione dell’appalto del lavoro interinale per il servizio educativo, nello specifico per le scuole materne e gli asili nido. Dopo la scadenza, il 30 giugno, dell’appalto precedente, in mano a “Obiettivo Lavoro”, non c’è stata l’immediata apertura del tavolo sindacale. In questo modo l’aggiudicazione provvisoria non è avvenuta a luglio bensì mercoledì 7 settembre alle 13 quando alle ore 8 della mattina successiva ben 18 insegnanti dovevano prendere possesso del posto di lavoro.
“Cgil e Uil hanno da subito preso in carico questo problema – spiega Giovanni Golino, segretario CGIL – che si è aperto per responsabilità chiare dell’amministrazione comunale. L’appalto del lavoro interinale scaduto il 30 giugno scorso doveva vedere subito un percorso di stabilizzazione delle lavoratrici precarie, che da anni garantiscono il servizio educativo al Comune di Livorno. Il Comune doveva fare un bando per affidare l’appalto del lavoro interinale, in modo che fosse assegnato il nuovo soggetto datore di lavoro già a luglio, visto che dal 30 giugno era scaduto l’appalto di Obiettivo Lavoro. L’amministrazione doveva gestire la situazione in modo da garantire l’apertura delle scuole e i posti di lavoro. Inoltre Obiettivo Lavoro aveva stabilizzato alcune lavoratrici interinali: 22 contratti a tempo indeterminato che dovevano essere riconosciuti anche dal nuovo datore di lavoro. Anzi la nostra richiesta era quella di aumentare i contratti stabili e i tempi indeterminati, ma per fare ciò dovevamo avere il tempo di sapere chi è che vinceva la gara. Siamo arrivati alla aggiudicazione provvisoria solo mercoledì 7 settembre quando l’indomani mattina già 18 insegnanti dovevano prendere possesso del posto di lavoro. L’assegnazione provvisoria è andata a Tempor, ma nonostante ciò, con lo sforzo di tutti si era riusciti a costruire una soluzione che mantenesse quantomeno i posti di lavoro e la graduatoria costruita dentro Obiettivo Lavoro che consentisse l’apertura delle scuole. Le lavoratrici avevano dovuto prendere la decisione molto difficile, cioè quella di licenziarsi da un datore di lavoro che gli dava un tempo indeterminato per ributtarsi nell’incertezza, con un contratto di 10-12 mesi. Eppure si era trovato il modo di garantire l’avvio del servizio nonostante la gestione pessima dell’amministrazione comunale”. “Obiettivo lavoro, il soggetto uscente, nel frattempo impugna la gara – continua Golino – e fa ricorso. Il giudice amministrativo, il Tar di Firenze, accoglie la richiesta di sospensiva della gara da parte di Obiettivo lavoro e sospende l’assegnazione a Tempor fino all’udienza del 21-22 settembre per valutare il da farsi e non è neanche certo che avremo una risposta definitiva in quella data. Ma se già nel mese di luglio ci fosse stata l’assegnazione provvisoria tutto ciò non sarebbe accaduto. La responsabilità è di chi non ha gestito un appalto così importante e non è la prima volta che accade. Era già successo con la manutenzione del verde ma in questo caso è più importante. Dobbiamo dare continuità alle lavoratrici e ai bambini. Ci sarà un volantinaggio molto attivo nei giorni delle aperture delle scuole per far capire ai genitori ciò che sta succedendo. Dobbiamo raggiungere un obiettivo estremamente impegnativo, dare stabilità. Da qui a quando il Tar si pronuncerà, il Comune fa sapere che vista l’emergenza adotterà una soluzione tampone, ovvero assegnare la proroga di un mese a Obiettivo Lavoro. Questo consente di mantenere per un mese le educatrici che erano a tempo indeterminato e di mantenere la graduatoria com’era. In questo modo si riuscirà ad aprire le scuole e a garantire continuità lavorativa e ai bambini”.
“L’amministrazione comunale – aggiunge Rosa Distaso di Uil – ha detto che se si allungherà il tempo del responso del Tar, allo stesso modo prolungherà la proroga per Obiettivo Lavoro. La cosa che eravamo riusciti a fare in maniera faticosissima, attraverso il contatto immediato, trovando accoglienza anche da parte di Tempor, era far passare i lavoratori al nuovo gestore. Eravamo al corrente che fare un appalto così vicino all’apertura dei servizi ci avrebbe messo in una condizione di disagio. Tutta questa disorganizzazione ci ha visto partecipare a un teatro dell’assurdo. Speriamo che la soluzione tampone si risolva quanto prima in modo da rinforzare i rapporti o con il nuovo o con il vecchio soggetto. Abbiamo chiesto che si possa fare una programmazione delle stabilizzazioni delle posizioni vacanti all’interno dei servizi educativi attraverso un piano di assunzione triennale straordinario, come ci consente anche la nuova normativa, per arrivare a fare un percorso di consolidamento sui servizi educativi, anche perché sappiamo che dal 2018 al 2020 ci sarà un enorme uscita da questi servizi. Il prefetto saprà che noi abbiamo intenzione da subito di fare questa programmazione triennale dei servizi educativi”.
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