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Commissione Europea in visita alla scuola Bartolena

Venerdì 15 Marzo 2019 — 18:30

Gli alunni hanno inventato un gioco, “Sostenopoli”, per imparare e verificare la propria consapevolezza civica

E’ iniziato tutto a ottobre, con la giornata di formazione dei docenti in vista del XXII Meeting dei Diritti Umani che aveva per titolo “Nessuno è nato per odiare”. I ragazzi della terza A hanno approfondito il significato della frase di Mandela e dimostrato con ricerche ed esempi che “tutti hanno bisogno di essere amati e di amare”; hanno quindi collegato questa esigenza primaria di ogni essere umano alla relazione con la società e con l’ambiente. Ecco allora entrare in gioco l’Agenda 2030 con i 17 obiettivi per lo sviluppo sostenibile (SDGs)  ed il progetto più ampio “Walk the global walk”. I ragazzi hanno approfondito i 17 obiettivi e il significato dei termini sostenibilità e resilienza. Hanno creato prodotti digitali e condiviso le proprie conoscenze in attività di peereducation con gli alunni più piccoli. Hanno partecipato ad un laboratorio di cittadinanza incontrando rappresentanti dell’Amministrazione Regionale. Infine hanno inventato un gioco “Sostenopoli” per imparare e verificare la propria consapevolezza civica. Finalmente, l’evento inaspettato… la visita della Commissione dell’Unione Europea per l’educazione alla Cittadinanza. Alle domande-indagine della signora Monica Christova gli alunni hanno illustrato il loro lavoro dimostrando di aver compreso che il futuro del nostro mondo passa dalle loro scelte e che la cura delle relazioni buone tra le persone e la salvaguardia del pianeta non possono prescindere l’una dall’altra. Hanno dimostrato di aver capito che è importante conoscere ma anche avere il coraggio di scegliere per “essere cittadini responsabili, attivi e autonomi nel pensiero e nell’azione, per la ricerca del bene comune”.

Per le insegnanti è stato importante verificare la bontà di un lavoro che portano avanti da molti anni in partenariato con Oxfam Italia Intercultura e la Regione Toscana e che ha permesso di creare percorsi di Educazione alla Cittadinanza, vissuti non come mera conoscenza  di contenuti bensì come acquisizione di competenze cioè di idee, proposte, comportamenti che, agiti consapevolmente e responsabilmente nella quotidianità, facciano  mentalità e diventino stile di vita.

Ma come? Intanto l’Educazione alla Cittadinanza non è proposta come disciplina scolastica a se stante ma partecipata e vissuta in modo trasversale dalle diverse materie perché “cittadini” si è sempre e non soltanto nell’ora di storia o di italiano; quindi programmando attività di diverso tipo e coinvolgendo tematiche di scienze, tecnologia, arte, letteratura gli alunni sono invitati a riflettere e mettere in evidenza le criticità della nostra comunità scolastica, cittadina, nazionale, mondiale; individuare quelle da affrontare con più urgenza; fare proposte concrete e realizzabili per risolverle. Ed infine, entrare in dialogo con le amministrazioni locali per diventare davvero protagonisti del proprio futuro.

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