Maestra “non gradita”, via i bimbi dall’asilo
I genitori lamentano la presenza di un'insegnante che lo scorso anno fu sospesa dalla dirigente scolastica. La preside: "Io applico la legge, lei deve lavorare non posso mandarla via"
Un caso più unico che raro accaduto nella mattina di lunedì 3 ottobre in una scuola materna statale della città di Livorno. I genitori di 20 bambini hanno deciso di non far entrare i propri piccoli di 3 anni all’asilo. Il motivo? Ce lo hanno spiegato le mamme e i papà dei giovanissimi alunni. “Con dispiacere abbiamo scoperto che questa mattina (lunedì 3 ottobre ndr) in classe dei nostri figli è tornata a prendere servizio una maestra a noi non gradita a causa di un presunto maltrattamento verbale avuto nei confronti dei bambini lo scorso anno scolastico per cui era stata anche sospesa”.
Un motivo sufficiente, secondo i genitori, per non far entrare i piccoli a scuola e disertare così l’aula. Solo 5 bambini su 25 totali sono entrati per svolgere la normale attività scolastica della materna, il resto è stato lasciato fuori dai genitori che si sono presentati dalla direttrice del plesso scolastico lamentandosi della presenza di questa docente.
“Io non posso fare assolutamente niente – ha dichiarato la dirigente scolastica al telefono con la redazione di Quilivorno.it – Per fortuna siamo in uno Stato di Diritto e io non ho certo il potere di dire a questa insegnante di stare a casa perché i genitori non ce la vogliono. Che modi sono questi? Si parla di una docente che è stata da me sospesa per pochi giorno la scorsa stagione scolastica per un determinato accadimento – specifica la direttrice – poi è andata in malattia per poi rientrare il 1° settembre. Subito dopo ha inviato un altro certificato di malattia che è terminato e, come da legge, si è presentata nuovamente al lavoro lunedì mattina. E’ una situazione in cui io non posso far altro che applicare le leggi e quindi farla lavorare. Tra le altre cose oggi in aula la docente era insieme ad un’altra collega e quindi non certo sola con i piccoli alunni”.
“Chiediamo solo che i nostri figli vengano tutelati – spiega uno dei genitori che ha deciso di non far entrare il bimbo all’asilo – Che ci siano tutte le garanzie per affidare i nostri bambini ad una scuola pubblica statale. Chiediamo quindi che ci sia sicurezza nell’affidare i bimbi nelle mani di questa docente e quindi che ci siano dei riscontri anche clinici che possano togliere ogni tipo di dubbio al riguardo della possibilità di farle svolgere lezioni”.
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