“A Scuola di Soccorso”, oltre 1400 alunni di tutte le età formati per affrontare le emergenze
Oltre ai 650 giovani studenti delle superiori “certificati BLS-D”, si sono raggiunti ulteriori circa 800 alunni ed alunne delle scuole dell’infanzia Cremoni, Maria Ausiliatrice, Santa Teresa del Bambin Gesù, Bimbi Allegri e Mondolfi, delle scuole primarie Thouar, Fattori, Modigliani, Bartolena e Villa Corridi e delle scuole medie I.C. Mazzini e I.C. Micheli-Bolognesi
Sono stati 650 gli attestati BLS-D (Basic Life Support Defibrillation) consegnati agli studenti delle classi 5° ed alcuni docenti degli istituti scolastici di Livorno ITI Galilei, Liceo Vespucci-Colombo, Liceo Niccolini-Palli, per il progetto A.S.SO. (A Scuola di Soccorso) realizzato grazie alla collaborazione fra Azienda USL Toscana nord ovest e Misericordia di Livorno e finalizzato a riconoscere precocemente un arresto cardiaco, attivare i soccorsi e mettere in atto le prime manovre rianimatorie usando il defibrillatore semiautomatico.
Durante l’anno scolastico appena concluso, gli operatori volontari della Misericordia hanno svolto incontri anche in alcune classi di scuole di infanzia e di istituti comprensivi cittadini, incontri che sono stati essenziali per diffondere la cultura del “primo soccorso” in modo da preparare anche i giovanissimi a gestire al meglio un’eventuale emergenza, in attesa dell’arrivo del 118/112. In questo modo, oltre ai 650 giovani studenti delle superiori “certificati BLS-D”, si sono raggiunti ulteriori circa 800 alunni ed alunne delle scuole dell’infanzia Cremoni, Maria Ausiliatrice, Santa Teresa del Bambin Gesù, Bimbi Allegri e Mondolfi, delle scuole primarie Thouar, Fattori, Modigliani, Bartolena e Villa Corridi e delle scuole medie I.C. Mazzini e I.C. Micheli-Bolognesi.
“Voglio ringraziare i ragazzi e i docenti che hanno partecipato con entusiasmo e impegno al progetto – spiega Luigi Franchini Direttore, UOS Educazione e Promozione della Salute area sud Pisa e Livorno – perchè credo sia fondamentale diffondere la cultura della sicurezza a partire dai giovani e giovanissimi per aumentare la frazione della popolazione in grado di attuare appropriate manovre di primo soccorso e per far sì che un crescente numero di persone sia preparato all’uso del defibrillatore semiautomatico ed abbia acquisito le capacità di base per poter effettuare le principali manovre rianimatorie”.
Un sentito ringraziamento a Giulia Lenzini (Misericordia di Livorno) che ha coordinato le volontarie ed i volontari della Misericordia specificatamente formati per il progetto regionale A.S.SO. e all’infermiera dell’Educazione e Promozione della Salute Federica Pracchia che ha coinvolto le scuole livornesi aderenti.
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