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Rischio sismico: controlli in 15 scuole

Martedì 30 Gennaio 2018 — 19:45

Nel triennio 2018 - 2020 saranno controllate 49 delle 84 strutture scolastiche pubbliche presenti in città. Quest'anno verranno fatti controlli di vulnerabilità sismica su 15 edifici

di Letizia D’Alessio

Sicurezza sismica e scuola: è su questo tema che la commissione consiliare congiunta (Assetto del territorio e Cultura) ha puntato la sua attenzione nella seduta del 29 gennaio. Nel triennio 2018 – 2020, stando al progetto dell’amministrazione, saranno controllate 49 delle 84 strutture scolastiche pubbliche presenti in città. I 35 edifici che al momento rimangono fuori sono più recenti e quindi hanno bisogno di meno verifiche. In tutto saranno investiti 750mila euro da dividere in tre lotti. Quest’anno saranno fatti controlli di vulnerabilità sismica su 15 edifici: Benci (primaria e infanzia), Bini (elementari), Mazzini – Ex Pirelli (medie), Rodari (elementari), Carducci (elementari), Albertelli (elementari), Natali (elementari), Micheli (elementari; qui la verifica è già partita), Thouar (elementari), Bartolena (medie – Piazza San Simone), Borsi (medie), Mazzini (Villa Corridi – medie). Inoltre i controlli saranno fatti anche alla scuola materna Menotti e ai nidi Colibrì e Pirandello. “Abbiamo deciso di dare la priorità agli edifici – ha spiegato il dirigente del settore Edilizia pubblica Luca Barsotti – che sono più datati e che hanno più piani”.
Il consigliere di Futuro Andrea Raspanti, tuttavia, pur accogliendo con favore l’impegno da parte del Comune ha polemizzzato sul fatto che “solo nel 2020 si avrà il quadro completo sullo stato sismico della scuole della città” e ha annunciato che presenterà un atto in cui chiederà che “tutti i fondi disponibili siano impegnati per le scuole”.
Non solo controlli per vulnerabilità sismica. La vicesindaco Stella Sorgente (nella foto a destra) durante la commissione ha annunciato anche altri interventi relativi al settore scuola: 90mila euro per il rifacimento del tetto della palestra delle Lambruschini, 250mila euro per il tetto della Benci. “Nel 2018 per la manutenzione ordinaria spenderemo – ha fatto sapere la vicesindaco – 1,5 milioni di euro, incrementando di poco la cifra stanziata lo scorso anno. Complessivamente per tutto il reparto della scuola investiremo 5 milioni di euro”. Per quanto riguarda Villa Corridi è stato spiegato che il 9 febbraio si svolgerà la conferenza dei servizi nel corso della quale Arpat presenterà i risultati delle analisi sui terreni. Solo dopo si potrà capire quando potrà riaprire la struttura. Per i lavori di sistemazione del parco verrà stanziata una cifra intorno ai 330mila euro.

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