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Vaiolo delle scimmie, ecco come accedere alla vaccinazione

Venerdì 2 Settembre 2022 — 16:44

cittadini che si riconoscono nelle categorie a rischio indicate a livello nazionale possono contattare in prima battuta il numero verde regionale 800.55.60.60

L’Azienda USL Toscana nord ovest e l’Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana hanno elaborato e attivato la nuova procedura per la “Prevenzione, identificazione e gestione dei casi di monkeypox virus” meglio conosciuto come vaiolo delle scimmie. All’interno sono contenute anche le indicazioni relative alle modalità di vaccinazione che, lo ricordiamo, è offerta gratuitamente alle categorie di soggetti ad alto rischio indicati nella circolare ministeriale 35365 del 5 agosto scorso. I vaccini sono disponibili in tutta la Regione Toscana e lunedì 5 settembre potrà partire la campagna di somministrazione dedicata intanto alle persone che fanno parte delle categorie a rischio indicate dal Ministero.  Nelle ultime settimane Asl e AOUP sono state in costante contatto con la Regione Toscana per mettere a punto tutti gli aspetti organizzativi e per fornire risposte omogenee su tutti i territori aziendali. Si è quindi arrivati a una procedura unica e organica tra Azienda USL Toscana nord ovest e AOUP che prevede due livelli di gestione delle vaccinazioni. Le strutture di Malattie infettive e Igiene hanno infatti già degli elenchi di persone a rischio che verranno chiamate direttamente; inoltre, i cittadini che ritengono di dover fare il vaccino potranno fare riferimento, in specifici orari, direttamente ai numeri di telefono delle Malattie infettive presenti nelle due Aziende: qui troveranno anche una sorta di servizio di “counselling” per spiegare la loro situazione e per un eventuale inserimento nelle agende per la vaccinazione. Il ciclo di vaccinazione primaria può essere effettuato con due dosi a distanza di almeno 4 settimane (28 giorni) dalla prima somministrazione. La dose di richiamo può essere fatta da chi ha ricevuto in passato almeno una dose di vaccino antivaiolo o da chi abbia concluso il ciclo vaccinale di due dosi da oltre due anni. In Azienda USL Toscana nord ovest i reparti di Malattie Infettive provvederanno quindi  a identificare i soggetti a rischio al fine di valutare il numero di dosi necessarie per l’offerta vaccinale e predisporre il programma delle sedute da effettuarsi all’interno di strutture dedicate. I cittadini che si riconoscono nelle categorie a rischio indicate a livello nazionale possono contattare in prima battuta il numero verde regionale 800.55.60.60, attivo dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 15, per ricevere informazioni e per un raccordo con i centri di riferimento delle Aziende sanitarie. Mentre coloro che sono già seguiti dai reparti delle malattie infettive possono rivolgersi direttamente agli stessi.

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Tel.  0586/223577 e 0586/223573  [email protected]

Come si trasmette

Il vaiolo delle scimmie si trasmette per contatto diretto con le lesioni della pelle e delle mucose o con i fluidi corporei e durante l’attività sessuale. Ma anche nei faccia a faccia prolungati, attraverso goccioline di saliva (droplets) e toccando oggetti contaminati come indumenti, asciugamani, lenzuola e stoviglie). I sintomi principali sono eruzioni con vescicole in qualsiasi parte del corpo, ma più frequentemente nelle zone ano-genitali, febbre e linfonodi ingrossati accompagnati da mal di testa, dolori muscolari e debolezza. In caso di sospetta infezione è necessario contattare subito il proprio medico, autoisolarsi, astenersi dall’attività sessuale, avvisare i contatti più stretti e i partner sessuali.  In caso di malattia può essere attuato l’isolamento in ambiente ospedaliero, ma anche al proprio domicilio se le condizioni del paziente non richiedono il ricovero e le caratteristiche dichiarate dell’abitazione consentono l’isolamento in stanza singola e la prevenzione dei contatti a rischio con eventuali conviventi. Nel caso in cui le condizioni dell’abitazione non consentano l’isolamento, il medico infettivologo può attivare l’Acot (Agenzia di Continuità Ospedale-Territorio) per inviare il paziente in un albergo sanitario.

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