“Iodio e Salute”, oltre mille ecografie alla tiroide offerte ai bambini delle scuole livornesi
Da sinistra Alessio Schiano (Confcommercio Livorno), Luigina Fabiani (Ufficio Scolastico Provinciale), Daniele Barbaro (Direttore Endocrinologia Livorno), Francesco Farneti (promotore e coordinatore dell’iniziativa), Francesca Nacci (Ufficio Scuola della Diocesi), Ketty Butini (presidente Atta Livorno)
Oltre mille tra studenti e personale delle scuole di Livorno e provincia parteciperanno al progetto nazionale “Iodio e Salute” che propone l’esecuzione di controlli ecografici alla tiroide e interventi di sensibilizzazione sul corretto apporto di iodio. Le scuole ad aver aderito all’iniziativa sono l’Istituto comprensivo Bolognesi (plessi Campana e Micheli), l’Istituto comprensivo Bartolena (plessi Bartolena, Lambruschini, La Rosetta, Cattaneo, Salviano-Canaccini, Villa Corridi, Ciribiccioli), l’Istituto comprensivo Guerrazzi di Cecina (plesso Galilei), l’Istituto comprensivo Carducci-Fattori di Rosignano (plesso Fattori)
Oltre mille tra studenti e personale delle scuole primarie e secondarie di primo grado di Livorno e provincia parteciperanno al progetto “Iodio e Salute” che propone l’esecuzione di controlli ecografici alla tiroide e interventi di sensibilizzazione sul corretto apporto di iodio fin dall’infanzia. Le scuole ad aver aderito all’iniziativa, che partirà dal 14 dicembre, sono a Livorno l’Istituto comprensivo Bolognesi (plessi Campana e Micheli), l’Istituto comprensivo Bartolena (plessi Bartolena, Lambruschini, La Rosetta, Cattaneo, Salviano-Canaccini, Villa Corridi, Ciribiccioli), l’Istituto comprensivo Guerrazzi di Cecina (plesso Galilei), l’Istituto comprensivo Carducci-Fattori di Rosignano (plesso Fattori).
“Si tratta di un progetto molto innovativo – spiega Francesco Farneti, promotore e coordinatore dell’iniziativa – nato a livello nazionale dal protocollo d’intesa tra il Ministero dell’Istruzione e l’Istituto superiore di Sanità con l’Associazione italiana tiroide (Ait) e Associazione medici endocrinologi (Ame). L’idea alla base è quella di sensibilizzare il personale scolastico, gli studenti e le relative famiglie sulla necessità di assumere una adeguata quantità di iodio per prevenire disfunzioni o intercettare precocemente eventuali problematiche. Per questo grazie alla collaborazione dei medici del reparto di Endocrinologia, dell’Associazione Ammalati di Tumore alla Tiroide (Atta), dell’Ufficio Scolastico Provinciale, dell’Ufficio Scuola della Diocesi e della Confcommercio che ci sosterrà nella distribuzione del materiale informativo, ma anche di pacchi di sale iodato andremo nelle scuole a proporre controlli gratuiti da eseguire, con tutti i consensi necessari, direttamente nelle scuole. Ad ora sono già oltre mille le persone che hanno aderito, ma confidiamo di poter ripetere l’esperienza e allargare il numero delle scuole partecipanti”. “L’uso ormai quotidiano di sale iodato – ammette Daniele Barbaro, Direttore Endocrinologia Livorno – ha ridotto drasticamente il problema del gozzo e dei noduli, ma non dobbiamo dimenticarci che ogni anno in Italia ci sono 40mila interventi di rimozione della tiroide. Il carcinoma della tiroide è spesso asintomatico o porta effetti non facilmente riconducibili, come stanchezza o dimagrimento, ma proprio per questo merita specifica attenzione. La prevenzione rimane sempre l’arma migliore a disposizione e un uso adeguato di iodio, il fabbisogno giornaliero è 150 microgrammi, può rivelarsi determinante. Quello che mi preme ricordare è che lo iodio, al di là della convinzione generale, non si assume per “respirazione”, ma per alimentazione. Quindi passeggiare sul mare fa bene, ma non aiuta ad integrare l’assunzione di iodio. Per farlo è necessario usare il sale iodato nelle giuste quantità e mangiare cibi che ne sono ricchi come il pesce, le verdure o i latticini”.
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