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Giovani e consultori, i risultati dell’indagine Go to Health

Giovedì 21 Novembre 2024 — 10:29

Presentati i dati dell'indagine Go to Health che ha coinvolto circa 1000 adolescenti, tra i 13 e i 25 anni, che effettuano accesso ai consultori giovani dell'Usl Toscana nord ovest. "Rispetto al dato regionale e nazionale emerge una differenza potenzialmente significativa: i ragazzi che risiedono nel territorio dell'ASL Toscana nord ovest hanno una migliore percezione del proprio benessere"

Solitudine, insonnia, uso di farmaci contro il nervosismo, disturbi psicosomatici e una percezione di scarso benessere fisico e psicologico. Sono questi i principali vissuti negativi che sono presenti tra i ragazzi e le ragazze che hanno tra i 13 e i 25 anni. Disturbi che spesso rimangono sottotraccia, che sono latenti e subdoli, che testimoniano un disagio presente tra i giovani e i giovanissimi e che sono stati resi evidenti dall’indagine svolta tra gli adolescenti che effettuano accesso ai consultori giovani dell’Azienda USL Toscana nord ovest. L’indagine, condotta dal giugno al dicembre 2023, all’interno del progetto “Go to Health“, ha coinvolto oltre mille ragazzi e ragazze. “Abbiamo chiesto di compilare un questionario individuale e anonimo – spiega Rosa Maranto, referente Asl del progetto “Go To Health” e responsabile dell’attività consultoriale – per rilevare la loro percezione del livello di salute fisica ed emotiva. Dopo le domande su età, sesso, livello di istruzione, condizione lavorativa, il questionario entrava più nel merito e chiedeva di quantificare il proprio grado di benessere fisico e psichico, indicando, ad esempio, se nell’ultimo periodo si erano sentiti soli, se avevano utilizzato farmaci contro l’ansia o per dormire, se avevano sintomi psicosomatici e come percepivano il loro stato di salute”. “Il quadro che ne è emerso è molto interessante” dice Patrizia Fistesmaire, referente scientifica del progetto e direttrice della Psicologia della continuità ospedale territorio dell’Asl. “L’età media del nostro campione è di circa 18 anni, si tratta per lo più di ragazze (l’88%) e di giovani che frequentano la scuola o l’università (il 76%). Circa un giovane su dieci lavora (il 12%), mentre il 6% riferisce di lavorare e studiare contemporaneamente e un altro 6% né frequenta la scuola né lavora”. “Quasi il 20% del nostro campione dichiara di percepire uno scarso livello di salute – prosegue Fistesmaire – e il 34% dichiara di avere uno scarso benessere psicologico. Il 43% lamenta, circa tutti i giorni, uno o più sintomi psicosomatici. Quasi un giovane su cinque (il 18%) dichiara di prendere almeno una volta al mese farmaci per trattare insonnia o nervosismo, mentre il 17% del nostro campione ha dichiarato di sentirsi solo o sola sempre o la maggior parte delle volte”. “Abbiamo paragonato questi risultati a quelli raccolti a livello regionale e nazionale – va avanti la direttrice – ed emerge una differenza potenzialmente significativa: i ragazzi che risiedono nel territorio dell’ASL Toscana nord ovest hanno una migliore percezione del proprio benessere mentre per quanto riguarda gli altri indicatori il nostro campione si allinea alle altre indagini. Resta il dato forse più importante di tutti: tutte le indagini rilevano che circa due giovani su tre hanno assunto nell’ultimo mese farmaci per almeno un sintomo psicosomatico”. “La conoscenza del consultorio – conclude Fistesmaire – avviene principalmente tramite passaparola (nel 38% dei casi), sempre in modo significativo tramite famiglia (21%) e incontri svolti dagli operatori a scuola (20%)”. “Volendo fare una sintesi dei risultati che l’indagine ha rilevato – riprende Maranto – si può affermare che i dati raccolti nel nostro campione sono in linea con quelli raccolti dalla ricerca HBSC in Toscana e su suolo nazionale ed evidenziano un significativo stato di percepito disagio nel livello di salute fisica ed emotiva nei giovani. Ciò merita ulteriori approfondimenti e attenzione, anche perché si manifesta nel diffuso uso di farmaci anche tra i giovani. Un dato che forse è il più allarmante tra quelli emersi, considerando che la maggior parte dei giovani che hanno partecipato all’indagine non si era recata al Consultorio per problemi psicologici, ma per altre motivazioni, come ad esempio la contraccezione o una consulenza ginecologica”. L’indagine è stata illustrata dalle psicologhe Eleonora Pera (borsista) e Sabrina Danti (specialista psicologa) nell’ambito della presentazione dei risultati del progetto “Go to Health”, cui hanno partecipato anche Giacomo Corsini, direttore sanitario dell’Azienda USL Toscana nord ovest, e Monica Marini, dirigente coordinatrice dello Staff direzione Sanità, welfare e coesione sociale delle Regione Toscana. Il progetto, promosso e finanziato dal Ministero della salute e dalla Regione Toscana, punta alla prevenzione e l’individuazione precoce del disagio giovanile e al potenziamento delle strategie per superarlo attraverso il supporto psicologico fornito nei consultori e ha coinvolto nelle sue diverse iniziative circa 4.500 giovani. “E’ importante continuare a svolgere ricerca nei consultori giovani- conclude Maranto – per comprendere sempre meglio i bisogni dei ragazzi e investire nella prevenzione del disagio e nella promozione del benessere. In tal senso il ruolo dei consultori, in collaborazione con i diversi servizi aziendali che si occupano di adolescenti, con le scuole, con i centri di aggregazione giovanile, è fondamentale”.

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