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Bronchiolite, iniziata in ospedale l’immunizzazione nei neonati: “Può essere la svolta”

Mercoledì 6 Novembre 2024 — 11:45

Il primario Danieli e il nido fisiologico a Ostetricia

"Può davvero rappresentare una svolta contro questa infezione. E' prevista una sola somministrazione e agisce per i successivi 5-6 mesi. Quello che viene somministrato è un anticorpo monoclonale e non un vaccino". Parla il primario di Pediatria Roberto Danieli, che ringraziamo per la disponibilità, a proposito dell’avvio anche alla Neonatologia dell’ospedale di Livorno della campagna gratuita per proteggere dal virus respiratorio sinciziale, responsabile delle bronchioliti, le bambine e i bambini

“Lo scorso anno si sono registrati in Italia circa 15mila ricoveri per bronchiolite, di cui 3mila hanno richiesto l’intervento della Terapia intensiva. L’immunizzazione con questo nuovo anticorpo (Nirsevimab) può rappresentare davvero una svolta contro questa infezione. Prevede una sola somministrazione e agisce per i successivi 5-6 mesi. Per questo è indirizzata a tutti i nuovi nati durante il periodo epidemico e raccomandata anche ai bambini che hanno meno di 6 mesi all’inizio della stagione epidemica. Quello che viene somministrato è un anticorpo monoclonale e non un vaccino. Per cui non si stimola il sistema immunitario a produrre anticorpi, ma gli vengono forniti direttamente assicurando così una cosiddetta “profilassi passiva”. Questi anticorpi sono quindi già pronti all’uso e se vengono a contatto con il virus possono neutralizzarlo direttamente. Ciò fa sì che gli effetti collaterali siano minori e limitati a un gonfiore o un rossore a livello locale dove viene effettuata la somministrazione e, ancor più raramente, qualche linea di febbre”. A dirlo è il primario di Pediatria Roberto Danieli, che ringraziamo per la disponibilità, a proposito dell’avvio anche alla Neonatologia dell’ospedale di Livorno della campagna gratuita per proteggere dal virus respiratorio sinciziale, responsabile delle bronchioliti, le bambine e i bambini. Dal 15 ottobre ad oggi l’immunizzazione si poteva già fare, per i bambini più grandi, dai pediatri di libera scelta e nei centri nascita per i più fragili. Dal 4 novembre, essendo state distribuire alle Asl le confezioni con i farmaci dal dosaggio più basso utilizzabili sui bambini di meno di cinque chili, è possibile farla anche ai neonati prima della dimissione dall’ospedale. La campagna contro il virus sinciziale è rivolta a tutti i bambini nati tra il 1 aprile 2024 e il 31 marzo 2025, indipendentemente dalla presenza di patologie concomitanti e dalla eventuale prematurità.

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