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AstraZeneca, ripresi gli appuntamenti

Venerdì 19 Marzo 2021 — 18:39

L'invito della Asl Toscana nord ovest è quello di rispettare sempre l’appuntamento fissato per la vaccinazione anti-Covid

Dopo la ripartenza  (19 marzo) delle vaccinazioni con AstraZeneca (nella  foto il dottor Tomasi con la squadra vaccinale), l’invito della Asl Toscana nord ovest è quello di rispettare sempre l’appuntamento fissato per la vaccinazione anti-Covid fino al 21 marzo (agende confermate) e poi dal 22 marzo, quando potranno prenotare nuovamente, con un canale preferenziale, anche coloro ai quali sono state annullate le prenotazioni nei giorni scorsi. “In questo momento, dopo la temporanea sospensione del vaccino AstraZeneca e vista l’attenzione mediatica sul tema – sottolinea Alberto Tomasi, medico igienista, ex direttore dell’area Igiene e sanità pubblica dell’Azienda Usl Toscana nord ovest che lavora ancora per l’Asl ed è un grande esperto di vaccinazioni – ribadisco che è comprensibile che le persone abbiano dubbi, ma invitiamo comunque tutti a presentarsi nella data e nell’ora prenotate per la vaccinazione con AstraZeneca e a coloro che non si sono ancora prenotati a farlo quanto prima, perché troveranno personale qualificato con cui interloquire e a cui potranno esprimere tutte le proprie legittime perplessità”. Da ricordare che chi rinuncia adesso alla vaccinazione la potrà effettuare soltanto in una fase successiva della campagna, ma al di là di questo si tratta soprattutto di un’importante occasione di confronto: “L’esperienza di vaccinatore, anche di questi ultimi giorni – continua Tomasi – mi fa affermare che il confronto diretto aiuta sia la popolazione che i professionisti. Quel colloquio tra vaccinando e vaccinatore che precede ogni somministrazione è infatti fondamentale e permette di approfondire molti aspetti che non si conoscono o che si danno per scontati. So che stanno arrivando molte richieste di chiarimento da parte della cittadinanza, in particolare tramite il call center aziendale dedicato all’emergenza Covid e come Azienda stiamo cercando di rassicurare sia chi ha già fatto il vaccino sia chi lo deve fare, anche perché le indagini condotte sui 25 decessi per eventi tromboembolici notificati ad EMA non hanno evidenziato un rapporto di causa-effetto tra vaccino e decesso e perché la stessa Asl ha verificato l’assenza di notifiche di reazioni avverse gravi (per il lotto ritirato da AIFA e per gli altri di AstraZeneca). Il mio appello è però soprattutto a coloro che sono indecisi e non sanno cosa fare: recarsi all’appuntamento è in ogni caso la scelta migliore”.

C’è il rischio che cali il livello di fiducia nella popolazione e di depotenziare così una campagna vaccinale di portata epocale? “Nonostante questa sospensione – sottolinea ancora Tomasi – la campagna, in Toscana e anche da noi, procede con dati migliori della media nazionale ma è importante proseguire così e non avere tentennamenti, per arrivare ad un’alta copertura intorno al mese di settembre. Sui casi specifici notificati ad EMA le verifiche effettuate hanno smentito collegamenti. Il sistema di vigilanza funziona ed è molto accurato. Qualsiasi evento avverso, anche lieve e atteso, viene segnalato e indagato nei dettagli. Ribadisco quindi che, per ogni tipo di vaccino, è importante segnalare tutte le reazioni avverse, anche per completare il profilo di sicurezza del farmaco. Eventuali sintomi sospetti possono essere segnalati direttamente alla farmacovigilanza aziendale, mentre il riferimento per i cittadini, per ogni problema clinico, è il proprio medico di famiglia. Ricordo però che una campagna vaccinale di massa riguarda tutti, anche chi non sta bene o magari non sa di avere alcune problematiche di salute. Il vaccino AstraZeneca, infatti, protegge dal Covid, ma non da altre patologie. Le verifiche delle autorità e la vaccinazione su larga scala – si parla ad oggi di circa 17 milioni di dosi somministrate – sembrerebbero aver confermato che AstraZeneca, approvato come gli altri vaccini dall’Ema, è sicuro ed efficace e il rapporto con alcune reazioni avverse gravi sarebbe solo per un’associazione cronologica temporale, come avvenuto in altre situazioni simili (ricordo il caso dei vaccini anti-influenzali qualche anno fa). In passato ci sono stati dei sieri che hanno creato problemi ma erano tutti a virus nativo vivo attenuato. Non è questo il caso degli ultimi vaccini prodotti, che hanno caratteristiche diverse e più innovative. In generale gli effetti collaterali di AstraZeneca, che emergono entro breve e durano pochi giorni, sono gli stessi degli altri sieri: febbre, dolori, stanchezza, arrossamento della parte in cui è stata eseguita la vaccinazione”.

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