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Arte in corsia: donati 20 quadri all’ospedale

Mercoledì 13 Dicembre 2017 — 17:25

Le opere sono state distribuite nei tre piani del secondo padiglione. Tra i pittori che hanno donato i loro dipinti molti nomi di spicco in città

di Jessica Bueno

L’arte può contribuire a creare un’atmosfera calda ed accogliente persino nei luoghi che, solitamente, sono associati a contesti di tutt’altro tipo: i reparti ospedalieri, ad esempio. E’ questo il senso alla base della donazione di 20 quadri al secondo padiglione da parte dell’associazione Toscana Arte “G. March”, distribuiti nei tre piani della struttura.

“Siamo felicissimi di questo gesto – sostiene Luca Carneglia, direttore del presidio ospedaliero di Livorno – Le opere danno un tocco di normalità al padiglione, cercano di dare sollievo ai pazienti ed ai loro parenti. I livornesi sono molto vicini all’ospedale, abbiamo ricevuto un sacco di donazioni e siamo grati ai nostri concittadini”.

“Nel nostro lavoro siamo sempre indaffarati – dice Alberto Camaiti, primario del secondo padiglione – ma non possiamo fare a meno di riflettere su questi aspetti: rendere più accogliente un ambiente di questo tipo è assolutamente importante”.

“Avevo già collaborato con l’Asl – afferma Stefania D’Echabur, dell’associazione “G. March” – Anche stavolta la generosità è stata grandissima. Recentemente ho avuto modo di frequentare molte sale d’attesa, per motivi personali, e mi rendo conto che in determinate situazioni di sofferenza anche da una piccola cosa come un quadro appeso può arrivare della sana energia“.

I quadri non sono accomunati da una tematica di fondo, ogni artista è stato libero di esprimersi al meglio. L’obiettivo, però, è il solito: creare un’atmosfera casalinga, rendere meno asettico un ambiente di sofferenza. Due degli artisti che hanno partecipato alla donazione hanno raccontato dei particolari sulle loro opere.

La prima è Maria Lorenzelli. L’arte, per lei, è un modo per esprimersi a tutto tondo. “Dipingo le mie emozioni – dice – Definirei il mio stile ‘futuristico’. I colori che uso rispecchiano il mio stato d’animo. Quello che ho donato al reparto vuol essere un messaggio di allegria. I colori caldi che ho utilizzato rimandano proprio a questo. In un ambiente del genere è giusto mandare un messaggio di spensieratezza, cercare di alleviare il peso del dolore delle persone che sono ricoverate e dei loro parenti”.

L’altro è Biagio Chiesi, anche lui parte dell’associazione “G. March”. Si ispira da sempre alla natura ed è un grande amante degli animali. “Mi piace creare un legame – afferma – con i soggetti che dipingo. Quando realizzo i miei quadri, lo faccio di getto, in base alle sensazioni che mi giungono. Gioisco ogni volta ad opera compiuta. Il dipinto che ho regalato ha tra i diversi colori il rosso, che da sempre associo alla vita. Voglio cercare di portare un senso di freschezza e sollievo in chi lo guarda”.

Questo l’elenco dei pittori che hanno donato alcune delle proprie opere all’ospedale di Livorno: Biagio Chiesi, Francesco Lipani, Claudio Calvetti, Arturo Molinari, Maurizio Biagini, Andrea Conti, Filippo Purromuto, Giampiero Novelli, Umberto Falchini, Paolo Quaglierini, Nada Canacci, Maria Lorenzelli, Adriana Ristori, Adastro Brilli, Graziana Di Filippantonio, Melania Vaiani, Massimo Lomi, Paolo Massimo Abrams, Graziano Busonero e Beatrice De Laurentis.

 

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