Presepe vivente in Venezia
Nella chiesa di San Ferdinando in Venezia è andato in scena il presepe vivente che da vent’anni vede decine di figuranti impegnarsi nei panni di pastori, contadine, re Magi e angeli
di Roberto Olivato
Con l’Epifania che tutte le feste se le porta via, il 6 gennaio i parrocchiani della chiesa di San Ferdinando in Venezia hanno chiuso il periodo natalizio assistendo alla rappresentazione del Presepe vivente (fotogallery in fondo all’articolo) che da vent’anni vede decine di figuranti impegnarsi nei panni di pastori, contadine, re Magi e angeli. Quest’anno per la prima volta sono stati scomodati anche due personaggi che nel quartiere hanno lasciato un indelebile segno: il Beato Pio Alberto Del Corona, veneziano doc, e padre Saglietto il parroco che per quasi cinquant’anni ha condiviso nel bene e nel male le sorti del popolo della Venezia. Per la prima volta a portare in dono un suo remo anche un giovane canottiere della Cantina, con la quale i Trinitari hanno da sempre ottimi rapporti. La presenza dei padri Trinitari fra i figuranti è stata un’idea della regista-coreografa Gabriella Lunardi che ha voluto rendere omaggio alla barocca chiesa di S.Ferdinando in occasione dei festeggiamenti dei suoi trecento anni. La versatilità della Lunardi ha permesso, alla collaudata ventennale rappresentazione, di accogliere l’estemporaneità delle suddette figure senza nulla togliere alla recita religiosa. Semmai l’hanno arricchita e resa più vicina integrandola, con tatto e sensibilità, agli eventi dei nostri tempi. Ad allietare con canti e musiche natalizie l’evento è stata la Corale Sarda e la soprano Jolana accompagnata dall’organista Enrico Senesi.
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