Rinnovato il CCNL per i dipendenti dei pubblici esercizi

Il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per i dipendenti dei pubblici esercizi, della ristorazione collettiva e commerciale e del turismo firmato da Fipe-Confcommercio e dalle principali organizzazioni sindacali di settore interessa, in provincia di Livorno, circa 8.000 dipendenti nei pubblici esercizi, secondo i dati del 2023 della CCIAA Maremma e Tirreno. Il contratto, valido fino al 31 dicembre 2027, comporta un aumento, a regime, di 200 euro medi mensili, oltre a nuove tutele e al rafforzamento dell’assistenza sanitaria integrativa. Il nuovo contratto coinvolge bar, ristoranti, trattorie, pizzerie, pub, mense scolastiche, ospedaliere e aziendali, grandi aziende della ristorazione commerciale, imprese e cooperative della ristorazione collettiva, stabilimenti balneari, discoteche e sale giochi. “Per migliorare la qualità dei servizi”, commenta Federica Garaffa Cristiani, presidente provinciale Fipe Confcommercio, “occorre rendere più appetibile il contratto offerto dalle nostre imprese. Sono stati rivisti classificazione e inquadramento del personale, fermi agli anni Novanta, e sono state potenziate le misure in materia di diritti individuali, come le normative contro le violenze e le molestie nei luoghi di lavoro e i congedi per le donne vittime di violenza”. Il direttore provinciale Confcommercio, Federico Pieragnoli, aggiunge: “Il miglioramento delle condizioni lavorative nel settore della ristorazione affronta la domanda crescente di manodopera. La provincia di Livorno registra un forte fabbisogno di figure professionali nella ristorazione: secondo il Sistema Informativo Excelsior di Unioncamere-ANPAL, Livorno è seconda solo a Firenze per percentuale di assunzioni previste. Le imprese del settore della ristorazione prevedono infatti (maggio-luglio 2024) 5.160 nuove entrate, contro le 5.580 di Firenze”. Nel contesto regionale, Livorno si distingue per una percentuale significativa rispetto ad altre province toscane, contribuendo notevolmente al fabbisogno complessivo della regione nel settore della ristorazione. La classifica per numero di assunzioni vede Firenze al primo posto con il 22,9%, seguita da Livorno con il 21,2%. Altre province come Grosseto, Lucca, Pisa e Siena seguono con percentuali inferiori, nonostante la vocazione turistica di questi territori. In termini di dimensione d’impresa, il fabbisogno di figure professionali a Livorno è distribuito tra diverse dimensioni aziendali, con una prevalenza di piccole e medie imprese che necessitano di personale qualificato per sostenere le attività nei picchi stagionali. “La crescente domanda di competenze professionali nella ristorazione è un segnale di fiducia che merita l’attenzione al benessere degli addetti, suggellato da questo rinnovo” conclude Garaffa. Pieragnoli aggiunge: “Tra le imprese del settore in cerca di manodopera, quasi il 50% fatica a reperire personale, soprattutto personale con esperienza specifica. Il nuovo contratto va incontro alla riduzione del mismatch tra domanda e offerta di lavoro, fornendo strumenti concreti per migliorare la qualità del lavoro e dell’offerta nel settore”.-