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Riforma portuale. Sergio Muzi (Pd): E ora i vertici dell’Adsp

Martedì 9 Agosto 2016 — 10:24

La riforma della 84/94 con la riorganizzazione, razionalizzazione e semplificazione della “governance” portuale è finalmente  arrivata alla sua  conclusione  e  sarà operativa entro l’estate già con la probabile nomina dei Presidenti delle nuove Autorità di Sistema Portuale.  L’obiettivo della riforma è quello di aumentare l’efficienza del sistema Portuale in sinergia con gli altri sistemi di trasporto realizzando un piano infrastrutturale e logistico integrato che faccia recuperare al sistema Italia competitività e sviluppo economico. Nell’occasione invitiamo da subito il ministro Del Rio a  procedere anche con la riforma del lavoro portuale con tutte le problematiche che ciò implica in termini di semplificazione , armonizzazioni contrattuali ,  organizzazione  e sicurezza sul lavoro  al fine di tutelare  maggiormente sia le imprese che i   lavoratori . L’area livornese, con i porti di Livorno e Piombino, il retroporto Vespucci, l’Aeroporto di Pisa , i collegamenti ferroviari e stradali , rappresenta già una piattaforma logistica di primissimo livello , inserita nella rete europea TEN-T , destinata nel futuro a crescere ulteriormente. Il notevole aumento dei traffici commerciali e crocieristici di questi ultimi 18 mesi , dopo l’approvazione del PRP , dimostrano che i tempi sono maturi per rivedere in porto  anche i livelli occupazionali. La forte  ripresa del Porto si intreccia poi con le opportunità di reindustrializzazione offerte dagli accordi di programma recentemente stipulati con Governo e Regione per le aree di crisi complessa della provincia livornese. La realizzazione della Piattaforma Europa , su cui vogliamo  ribadire che è  necessario un “patto di ferro” tra tutte le forze istituzionali-politiche-sociali del territorio , con banchine e fondali adeguati alle future esigenze del gigantismo navale , assicurerà lo sviluppo ulteriore dei traffici e  dell’indotto logistico correlato , con la prospettiva di un forte rilancio economico-occupazionale dell’area livornese .  A questo punto , sarebbe inutile girarci intorno , quello che ora  più ci  interessa , al di la dei segnali di fumo sulle nomine che arrivano  da ambienti interessati , è che il ministro Del Rio e i presidenti di regione interessati,  scelgano al più presto i vertici delle AdSP  sulla scorta di consolidate qualità ed esperienze maturate nello shipping e nella logistica e che l’annunciata costituzione dell’ albo professionale dei presidenti  non risulti un alibi per prendere tempo e ritardare le nomine. Perché Livorno ha urgente  bisogno di proseguire  il grande  lavoro  avviato  dall’APL , che in questi ultimi anni ha prodotto il nuovo PRP con le relative zonizzazioni (che vanno  completate entro l’anno) , i dragaggi dei fondali  e i bandi di gara   per la nuova “Stazione Marittima” ,  la “Piattaforma Europa” e  i “Bacini di Riparazione”. I porti di Livorno e Piombino hanno già avviato  un percorso  proficuo di aggregazione funzionale e organizzativo che la  riforma approvata conferma e accelera. Dalla riforma ci aspettiamo che finalmente si dia corso alla reale  programmazione-pianificazione nazionale dei programmi di sviluppo (così come previsto anche  dal piano strategico  nazionale  della   portualità e della logistica) che superi , come promesso ,  le vecchie logiche municipalistiche o  lobbistiche al fine di far avanzare  i progetti più  competitivi  per il sistema  Italia . Un autorevole  addetto ai lavori diceva che ,  perché questa  sia una buona riforma , bisogna saper dire anche dei no;  ebbene  anche noi la pensiamo alla stessa maniera e ci aspettiamo che  il tavolo nazionale di coordinamento delle varie AdSP presso il MIT , interpreti   quello spirito  con il     ruolo fondamentale  di controllo ed indirizzo nazionale  . Tornando alla realtà locale  , non deve  certo allarmare che ci sia qualche slittamento in bandi di  gara che sono di portata internazionale . Siamo convinti che alcuni aggiustamenti sono necessari , come ad es. l’allungamento da 50 a 60 anni della futura concessione per la PE :  vista la rilevanza degli investimenti pubblici e privati  e la necessità di rendere compatibile l’investimento con il ritorno economico dello stesso . Riteniamo peraltro che nell’immediato , per consolidare e ulteriormente migliorare il livello dei traffici commerciali del Porto e la sua competitività , alcune annose questioni , che risultano ormai  intollerabili , come la gestione delle Porte Vinciane , la riparazione della strada di penetrazione FIPILI alla D.T. , l’allargamento del canale ed il raddoppio della linea ferroviaria , vadano rapidamente  risolte con l’accordo e l’aiuto di  tutte le istituzioni interessate. Per le Porte Vinciane e  l’allargamento del canale  siamo sicuramente sulla buona strada , non così per la riparazione all’ingresso dello svincolo Quaglierini (le eventuali  vicende legate alla provincia non giustificano certo uno slittamento al 2018) e il raddoppio della linea ferroviaria. Il Porto e la sua comunità  meritano e pretendono  il massimo impegno da parte di utti..

Sergio Muzi

Responsabile Porti-Infrastrutture

Federazione PD Livorno

 

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