Red carpet a Piombino per la Combi Dock
Red carpet in banchina per assistere alle operazioni di carico a bordo della Combi Dock 1 delle 15mila tonnellate di rotaie da 108 metri che raggiungeranno il Portogallo per potenziarne il sistema ferroviario
Red carpet in banchina per assistere alle operazioni di carico a bordo della Combi Dock 1. C’era tutto il gotha dell’imprenditoria e delle istituzioni piombinesi, ma c’erano anche tanti dipendenti e collaboratori. Alle 10 la nave, attraccata il 27 settembre alla banchina Jsw, aveva già caricato una prima partita delle 15mila tonnellate di rotaie da 108 metri che raggiungeranno il Portogallo per potenziarne il sistema ferroviario. Il materiale, arrivato direttamente in banchina dalla rete interna dello stabilimento, e movimentato con tre gru di pertinenza della nave, verrà caricato in 3/4 giorni. Poi ci vorranno 4 giorni e mezzo di viaggio per raggiungere il porto di Lisbona. A effettuare le operazioni saranno i lavoratori di Piombino Logistics. “È la prima volta che il porto di Piombino riceve una nave di queste dimensioni – ha dichiarato il presidente dell’Adsp Stefano Corsini – si tratta di un risultato importante che è stato reso possibile grazie all’impegno congiunto di azienda, sindacati e Autorità Portuale”. Anche il dirigente preposto per Piombino, Claudio Capuano, parla della importanza del risultato raggiunto: “E’ un bel momento per Piombino – ha dichiarato – la
Città e il porto hanno bisogno di sinergie istituzionali che consentano di affrontare e risolvere le criticità. L’autorità di sistema ha risposto all’appello e lo ha fatto concretamente. Oggi Piombino Logistics può cogliere appieno questa importante occasione di lavoro. Continuiamo così”. Il commento di Umberto Paoletti, direttore generale di Confindustria Livorno Massa Carrara: “Un’ altra tappa fondamentale sul tragitto della reindustrializzazione della costa toscana. Dopo oltre dieci anni, le Acciaierie di Piombino, oggi Aferpi JSW acquisite dal gruppo Jindal, riprendono le esportazioni all’estero anche via mare del loro prodotto di punta, le rotaie di 180 mt. L’arrivo di Jindal a Piombino, dopo aver fugato lo spettro di vedere replicata un’altra Bagnoli, costituisce uno dei cardini per il progetto complessivo di ridare a Piombino la collocazione che le compete di secondo polo siderurgico d’Italia. Infatti, Jindal, insieme a Liberty Magona, Nuovo Pignone, Tenaris Dalmine, Piombino Industrie Marittime, Fucina Italia, fanno del porto di Piombino uno dei poli marittimi ad alto tasso di industrializzazione più dotati nel panorama nazionale. Tutto questo è il risultato di una forte alleanza di territorio tra Istituzioni, Industrie e Sindacati che deve consolidarsi ulteriormente per cogliere gli obbiettivi dell’Accordo di Programma e la nostra Confindustria continuerà ad essere schierata con ogni supporto possibile”.
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