Porto, uno studio sugli spazi riservati ai terminal
Prendete una mappa dettagliata del porto di Livorno e usate le ultime tecnologie disponibili nel campo della informazione geografica. Incrociate poi il tutto con i dati forniti direttamente dagli operatori portuali sui flussi di movimentazione della merce e avrete raggiunto l’obiettivo cui sono approdati il laboratorio di Cartografia del Dipartimento di Architettura dell’Università di Firenze e l’Autorità Portuale: un modello di valutazione dell’efficienza spaziale dello scalo labronico che consenta di stabilire il rapporto esatto tra le superfici impegnate e l’intensità dei traffici. Che cosa questo significhi per la realtà di tutti i giorni lo ha spiegato il dirigente Claudio Vanni, che ha presentato il progetto alla comunità portuale assieme a due architetti dell’Università di Firenze, Fabio Lucchesi e Francesca Canessa: “Grazie al lavoro dell’università fiorentina e alle informazioni forniteci volontariamente dagli operatori portuali – ha sottolineato – siamo oggi in grado di capire se gli spazi di un terminal portuale siano usati in modo efficiente o meno”.
Le implicazioni di questa indagine sono molteplici: l’Ufficio Demanio dell’Apl, per esempio, avrebbe in mano tutte le informazioni utili per valutare se gli spazi assegnati in concessione ad un terminalista siano stati sfruttati adeguatamente rispetto ai proponimenti del piano industriale. E chi dovrà preoccuparsi di redigere il nuovo Piano Regolatore di Sistema Portuale dell’Adsp dell’Alto Tirreno, potrà valutare sulla base di questi dati se non sia il caso di apportare delle variazioni all’attuale organizzazione degli spazi in porto. “I risultati conseguiti – ha affermato Francesca Canessa – si offrono come un potenziale strumento per la strutturazione di un modello informativo spaziale funzionale alla gestione degli spazi portuali e alla valutazione della loro efficienza”.
“Prima di ampliare il porto verso il mare è fondamentale usare bene gli spazi che già ci sono – è stata la chiosa dell’assessore comunale all’urbanistica, Alessandro Aurigi, che ha partecipato questa mattina alla presentazione del progetto -; la ricerca promossa dall’Università di Firenze e dall’Apl va nella giusta direzione: tutto quanto rientri nell’ottica di un efficientamento del porto, anche nella sua configurazione attuale, non può che andare a beneficio della città di Livorno”.
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