Livorno aderisce alla Missione Europea per il ripristino della salute del Mediterraneo
L'annuncio del presidente dell'AdSP, Luciano Guerrieri, all'evento conclusivo del progetto europeo Life4medeca al Museo di Storia Naturale del Mediterraneo. Livorno vuole candidarsi a diventare una delle città pilota del Mediterraneo per quei progetti europei che sappiano coniugare lo sviluppo dell’economia marittima con la sostenibilità e l’innovazione
Livorno sta affermando sempre di più il proprio ruolo strategico nella lotta all’inquinamento ambientale e vuole candidarsi a diventare una delle città pilota del Mediterraneo per quei progetti europei che sappiano coniugare lo sviluppo dell’economia marittima con la sostenibilità e l’innovazione. E’ con questo obiettivo che il 18 ottobre, in occasione della conferenza di chiusura del progetto europeo Life4Medeca, il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale, Luciano Guerrieri, ha annunciato l’adesione dell’AdSP alla “Mission Restore our Ocean and Waters” della Commissione Europea, che ha come obiettivo il ripristino della salute del Mediterraneo e degli Oceani.
Non si tratta dell’apposizione di una firma in calce ad una più o meno concreta dichiarazione di intenti, ma di una presa di posizione che impegna l’ente portuale a promuovere azioni trasversali a sostegno del raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione indicati concretamente dall’UE e dall’International Maritime Organization. Tra questi, l’istituzione, a partire dal 1° Maggio del 2025, di un’Area a bassa emissione di inquinanti atmosferici nel Mediterraneo (Emission Control Area – ECA). Obiettivo ambizioso che Life4Medeca ha supportato in tre anni di attività, contribuendo anche da un punto di vista tecnico e scientifico a dimostrare gli effetti positivi di una navigazione maggiormente sostenibile, sia per l’uomo che per l’ambiente.
I risultati raggiunti dal progetto europeo coordinato dall’AdSP sono stati presentati al Museo di Storia Naturale del Mediterraneo alla presenza di studi di ricerca italiani e stranieri e dei rappresentanti istituzionali della maggior parte dei Paesi che si affacciano sul Mare Nostrum, a cominciare da Spagna e Francia, per finire con Egitto, Algeria e Turchia. Nella workshop, gli stakehdolder di Life4Medeca si sono trovati a raccogliere l’eredità di un progetto importante che si proietta verso il futuro, andando a definire le opportunità di collaborazione nel quadro di una cornice di livello europeo, rappresentata per l’appunto dalla Mission “Restore our Ocean and Waters” cui l’AdSP ha aderito presentando tre ambiti di azioni concrete. I filoni su cui intervenire sono stati già messo nero su bianco nel documento di adesione, firmato nella giornata dal segretario generale dell’AdSP, Matteo Paroli. Il primo di questi riguarda la creazione proprio a Livorno di un moderno knowledge center, una sorta di piattaforma on line attraverso la quale condividere, utilizzare e gestire le informazioni legate a Life4Medeca, garantendo a tutti gli stakeholder l’accesso a contenuti selezionati e favorendo la condivisione delle conoscenze. Altri filoni di intervento individuati: la realizzazione di attività di sperimentazione innovativa per favorire lo sviluppo di una blue econony sostenibile (prima fra tutte, attività di test in ambiente reale per lo sviluppo delle tecnologie di guida autonoma in ambito navale) e la presentazione di progetti finalizzati allo sviluppo e la diffusione di una catena del valore europeo per le tecnologie dell’idrogeno pulito, da concordare nell’ambito della Clean Hydrogen Partnership, lanciata dall’UE a Novembre del 2021.
“Con la decisione finale assunta dall’IMO a dicembre del 2022, che formalizza l’istituzione dell’ECA nel Mediterraneo nel 2025, LIFE4MEDECA si è trovato a determinare una roadmap che ci faccia trovare pronti a rispettare i futuri limiti di emissioni del nostro Mare” ha dichiarato in apertura di Conferenza il presidente dell’AdSP, Luciano Guerrieri, sottolineando l’importanza di un evento che ha raccolto a Livorno esperti e alti rappresentanti delle istituzioni, mobilitando una comunità internazionale estesa. “Il percorso che tutti insieme stiamo intraprendendo non può prescindere dalla combinazione di tecnologie, strumenti finanziari e di governance e monitoraggio dell’avanzamento verso la neutralità climatica, in cui porti e comunità locali sono chiamati a compiere scelte di investimento, basate su metodologie comuni e valutazioni condivise e in cui nessun territorio va lasciato indietro” ha aggiunto. “Facendo leva sugli importanti risultati di questo progetto, come Autorità di Sistema abbiamo ritenuto di porre in atto una strategia di sviluppo che consenta a questa iniziativa, di grande interesse per l’Unione Europea, di esprimere al massimo il proprio potenziale” ha concluso Guerrieri. “Con la sottoscrizione della Mission Charter manifestiamo la volontà di dare un contributo al raggiungimento degli obiettivi della Mission attraverso una o più azioni concrete” ha spiegato Paroli a margine della firma del documento di adesione alla Missione Ocean. “La transizione ecologica ha bisogno non solo di infrastrutture: serve anche una cultura condivisa, un know-how particolarmente avanzato in termini tecnici, economici, normativi, una forte coesione della comunità portuale, una capacità di cooperare con istituzioni, attori e porti che hanno interessi non sempre convergenti” ha sottolineato. “La giornata di oggi dimostra quanto sia viva e forte la sensibilità e l’attenzione del mondo logistico-trasportistico e portuale per i temi della decarbonizzazione e della sostenibilità ambientale”. In apertura della conferenza era stato l’euro deputato Mario Campomenosi a sottolineare il ruolo di apripista della città di Livorno e il suo forte coinvolgimento nelle iniziative di prevenzione, abbattimento e azzeramento dell’inquinamento che affligge i nostri mari, delineate nell’ambito del progetto Life4Medeca: “La città di Livorno è un esempio importante per tutti” ha detto. “Gli obiettivi definiti da Life4Medeca non sono ancora stati raggiunti ma questa tappa segna una seconda partenza per un progetto che mi auguro possa presto coinvolgere un numero ancora maggiore di Paesi aderenti”.
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