L’AdSP prima Port Authority in Italia a dotarsi di un piano anti violenza
All'interno del Codice di Comportamento dei dipendenti verranno inserite specifiche disposizioni che vietino comportamenti irrispettosi, violenti o molesti prevedendo sanzioni disciplinari in caso di violazioni. Previsti inoltre corsi di formazioni specifici e campagne di sensibilizzazione periodiche, una maggiore flessibilità nell’orario di lavoro, eventuali trasferimenti provvisori, estensione dei permessi retribuiti da applicare in via temporanea nei confronti di dipendenti vittime di violenza o molestie. La soddisfazione del presidente Guerrieri: "Il Piano contribuirà a migliorare le condizioni e il benessere di tutto il personale"
Prevenire fenomeni discriminatori e violenti all’interno dell’Ente, rispondere in maniera efficace alle esigenze e alle richieste del personale e tutelare le vittime. E’ con questo triplice obiettivo che l’Autorità di Sistema Portuale ha adottato nei giorni scorsi il Piano Strategico Antiviolenza. “Siamo la prima AdSP ad adottare un Piano di questo tipo” ha affermato il segretario generale dell’Ente Portuale, Matteo Paroli, che ha firmato il provvedimento di approvazione. “La volontà – ha aggiunto – è quella di diventare l’Autorità di sistema capofila, a livello nazionale, per progetti di questa natura nonché di rappresentare un punto di riferimento nel nostro settore portuale e marittimo per quanto riguarda le politiche concrete di prevenzione e contrasto a fenomeni di violenza/discriminazione sul lavoro”. Il documento prescrive per tutto il personale determinati obblighi di condotta col fine ultimo di promuovere una cultura interna all’Ente improntata al rispetto, alla sicurezza e all’inclusione. Diverse le misure preventive messe nero su bianco dal Piano. Tra le più importanti, la creazione di una piattaforma digitale che consenta la segnalazione anonima riservata a episodi di violenza all’interno del luogo di lavoro e la predisposizione di un servizio riservato per offrire supporto psicologico e consulenza alle vittime di violenza o molestia, indirizzandole, se necessario, verso le istituzioni preposte o le strutture dedicate. Oltre a prevedere la predisposizione di corsi di formazioni specifici e la promozione di campagne di sensibilizzazione periodiche per aumentare la consapevolezza sulle tematiche legate alla violenza, l’AdSP inserirà inoltre all’interno del Codice di Comportamento dei dipendenti specifiche disposizioni che vietino espressamente comportamenti irrispettosi, violenti o molesti, prevedendo, in caso di violazioni, sanzioni disciplinari graduate in base alla gravità del comportamento e all’entità del pregiudizio, anche morale, derivatone. L’Ente si impegnerà inoltre a individuare possibili strumenti utili quali una maggiore flessibilità nell’orario di lavoro, eventuali trasferimenti provvisori, estensione dei permessi retribuiti da applicare in via temporanea nei confronti di dipendenti vittime di violenza o molestie. E si farà promotore di attività di coordinamento e collaborazione con centri antiviolenza, associazioni di supporto e autorità locali per offrire alle vittime un sostegno completo, anche di natura legale. Il Comitato Unico di Garanzia, istituito l’anno scorso, sarà coinvolto nella gestione e supervisione delle segnalazioni, e redigerà un rapporto annuale sull’applicazione delle misure previste nel Piano, che è stato nominato con l’acronimo di P.O.R.T.O., le cui iniziali richiamano i precisi impegni presi dall’Ente: Prevenire fenomeni discriminatori, Organizzare la struttura in modo ottimale affinché siano rispettate le normative sulla materia, Rispondere alle esigenze del personale, Tutelare il personale e le vittime, Orientare il personale verso le azioni di contrasto alla violenza. Ha espresso soddisfazione il presidente dell’AdSP, Luciano Guerrieri: “Sono fermamente convinto che promuovere un ambiente di lavoro sano, sicuro, inclusivo e rispettoso di ogni persona sia il fondamento di qualsiasi altra attività” ha detto, dicendosi convinto che le disposizioni del Piano “contribuiranno a migliorare le condizioni e il benessere di tutto il personale, garantendo, altresì, una maggiore performance ed efficacia nello svolgimento delle proprie mansioni professionali”. Alla redazione e predisposizione del Piano P.O.R.T.O. hanno lavorato attivamente tutti i membri del CUG, cui Paroli ha voluto esprimere il giusto riconoscimento per il lavoro svolto: “Desidero ringraziare in particolare, per l’impulso dato a questa iniziativa, la Presidente del CUG, Antonella Querci, nonché le dipendenti Silvia Fugi e Sibilla Giacomelli, assieme a tutti i componenti effettivi e supplenti del Comitato Unico di Garanzia” ha dichiarato.
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