Darsena Europa in rampa di lancio
Le dimensioni del terminal prevedono 60 ettari di piazzale, una banchina di 400 metri lineari con fondali a -16 metri e un canale di accesso. In totale verranno dragati 15,7 milioni di metri cubi
Il presidente AdSP Guerrieri ha annunciato l’imminente pubblicazione del bando di gara: occupazione diretta stimata al primo anno di attività di 450/500 persone e una occupazione indiretta di circa 1500 -1700 persone
Sale finalmente sulla rampa di lancio il progetto della Darsena Europa (in fondo all’articolo trovate il pdf della planimetria), l’opera di espansione a mare con la quale il porto di Livorno mira a conquistare nuove quote di traffico. Dopo mesi di lavoro, il presidente dell’AdSP del Mar Tirreno Settentrionale e commissario straordinario dell’Infrastruttura, Luciano Guerrieri, ha infatti annunciato l’imminente pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale Europea del bando di gara per la realizzazione delle opere marittime di difesa e per gli interventi di dragaggio. Guerrieri lo ha fatto nel corso di una conferenza stampa, alla presenza virtuale del Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini. Con lui il segretario generale Matteo Paroli e i suoi più stretti collaboratori, a cominciare dalla vice commissaria Roberta Macii e dal dirigente tecnico Enrico Pribaz, per finire con il dirigente amministrativo Simone Gagliani. All’iniziativa hanno preso parte il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani; l’assessore regionale alle Infrastrutture, Stefano Baccelli; il sindaco di Livorno, Luca Salvetti; l’assessora comunale al porto, Barbara Bonciani e il comandante della Capitaneria di Porto, Gaetano Angora.
Nel corso della Conferenza, Guerrieri ha illustrato il contenuto dell’appalto, che comprende le opere di protezione della nuova imboccatura portuale del porto di Livorno (imboccatura Nord), il nuovo bacino portuale della Darsena Europa con il relativo canale di accesso, la realizzazione di nuove vasche di contenimento e le attività di dragaggio connesse alla loro funzionalità. Sono previsti lavori per 393 milioni di euro (il quadro economico è di 450 milioni di euro). Più in dettaglio, si prevede la realizzazione di una diga foranea esterna di 4,6 km, composta dal nuovo molo di sopraflutto (Diga Nord) e dalla realizzazione della nuova Diga della Meloria in sottoflutto (mentre quella vecchia verrà demolita). Verranno inoltre realizzate dighe interne per 2,3 km, a delimitare le nuove vasche di colmata (90 ettari) che si andranno ad aggiungere a quelle già esistenti (da 70 ettari) e già oggetto di un progetto di consolidamento. Gli interventi di dragaggio sono finalizzati all’imbasamento delle nuove opere, all’approfondimento dei fondali del canale di accesso e alla realizzazione dei bacini e delle darsene interne. Complessivamente verranno dragati 15,7 milioni di metri cubi. Una quota parte dei sedimenti, per un totale di cinque milioni di metri cubi, verrà destinata al contrasto dell’innalzamento del livello del mare e della perdita delle superfici della costa per effetto dell’erosione costiera. Al tempo stesso i sedimenti verranno impiegati come materiale di riempimento e di costruzione, in sostituzione del materiale vergine di cava, quindi con finalità di protezione del Paesaggio. A questo scopo l’Adsp si è anticipata utilizzando lo strumento della conferenza di servizi istruttoria che si è svolta presso la Regione Toscana, con la finalità di individuare le aree maggiormente compromesse affinché la destinazione dei sedimenti di dragaggio potesse intercettare le esigenze maggiormente urgenti di ripascimento, difesa e riprofilatura delle coste. Il bando di gara è stato inviato per la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale Europea. Dal sei ottobre, i documenti riguardanti il bando saranno disponibili sul Sito dell’Ente. I soggetti interessati avranno tempo sino al 7 dicembre per presentare la propria candidatura. L’aggiudicazione è prevista per fine gennaio. Dopo di che, ci vorranno 90 giorni per la progettazione esecutiva mentre, contemporaneamente, verranno avviate le attività per la bonifica bellica, che richiederanno 270 giorni di tempo. I lavori inizieranno insomma nel 2022. Sono previsti 1700 giorni per l’esecuzione degli interventi e dei dragaggi. I tempi di realizzazione dell’opera sono comunque legati allo svolgimento della Valutazione di impatto ambientale che Guerrieri si propone di avviare quanto prima. Il presidente dell’Ente portuale ha anche spiegato che contestualmente all’avvio dei lavori pubblici, e successivamente all’avvenuta aggiudicazione degli interventi di prima fase, l’AdSP procederà, con separato appalto, ad affidare in concessione l’intervento di realizzazione di un terminal container potenzialmente in grado di accogliere traffici per un totale di 1,6 milioni di TEU. Le dimensioni del terminal prevedono 60 ettari di piazzale, una banchina di 400 metri lineari con fondali a -16 metri (con possibilità di approfondimento fino a – 20 metri), un canale di accesso con fondali a – 17 metri (con possibilità di approfondimento a – 21 m).
Le dichiarazioni – “Grazie a quest’opera, il porto di Livorno sarà in grado di generare uno sviluppo durevole, garantendo occupazione a tutto il territorio” ha detto Guerrieri, aggiungendo che in via previsionale, il solo appalto relativo alla realizzazione delle opere marittime di difesa e dei dragaggi, produrrà una occupazione diretta stimata al primo anno di attività di 450/500 persone e una occupazione indiretta di circa 1500 -1700 persone, con crescita significativa negli anni successivi. La Darsena Europa non è solo un’opportunità di crescita ma anche una necessità. Guerrieri lo ha detto chiaramente: “Senza questo intervento il porto non avrebbe più la possibilità di mantenere e sviluppare i propri traffici containerizzati ad alto livello, stanti i noti problemi di accessibilità marittima di cui soffriamo”. Il numero uno di Palazzo Rosciano ha anche sottolineato come l’intervento crei inoltre le premesse per rispondere alla domanda già in atto di sviluppo dei traffici ro/ro, di cui il porto di Livorno riveste il ruolo di leader nel Mediterraneo. Intervenendo nel corso dell’iniziativa, il Ministro Giovannini ha espresso una posizione chiara nei confronti dell’opera, congratulandosi con quanti hanno lavorato in questi mesi per arrivare alla pubblicazione del bando di gara. “Il progetto della Darsena Europa – dice – si inserisce nel solco immaginato di un aumento della nostra capacità di organizzare uno sviluppo sostenibile. Interventi come questi danno quel senso di prospettiva che abbiamo provato a inquadrare nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Oggi abbiamo avviato un processo ma sappiamo che i tempi devono e possono essere rapidi”. Soddisfatto il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, per il quale la presenza del Ministro all’evento di oggi conferisce un valore aggiunto all’avvio di una procedura di gara importante per il porto di Livorno e per il territorio: “Per noi la Darsena Europa è l’opera pubblica più strategica, alla quale, non a caso, abbiamo destinato 200 milioni di euro. L’Infrastruttura consente la realizzazione concreta di una prospettiva che qualifica Livorno come la porta della Toscana. L’aumento del pescaggio dagli attuali 12 ai futuri 20 metri dà infatti uno slancio fortissimo allo scalo portuale e al suo territorio”. Giani ha voluto ringraziare il presidente Guerrieri e la sua squadra: “Sono convinto abbia dimostrato e stia dimostrando un senso di concretezza di cui avevamo bisogno per traguardare gli obiettivi di sviluppo immaginati”. Anche il comandante Angora si è soffermato sulle prospettive di sviluppo garantite dalla nuova opera di espansione a mare del porto, che – dice – “potrà offrire allo scalo nuovi margini di sicurezza in termini di accessibilità e navigazione”. Il sindaco di Livorno, Luca Salvetti, ha sottolineato il passaggio storico dell’iniziativa di oggi. “Si tratta di uno snodo cruciale per il futuro della città e del territorio – ha detto -, grazie alla Darsena Europa, questo porto potrà rientrare a pieno titolo nelle dinamiche del commercio mondiale. E’ un lavoro fondamentale che è stato ottenuto grazie alla rete di rapporti che AdSP, Comune, Regione e Governo hanno saputo attivare”.
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