Corsini: “Darsena Europa pronta entro 6 anni”. Barbera: “Porteremo 600 posti di lavoro in più”
L’infrastruttura costerà 467 milioni anziché 667, con i lavori per costruirla che dureranno al massimo cinque o sei anni invece di nove
“Il nuovo progetto della Darsena Europa avrà una maggiore capacità attrattiva per gli investitori privati”. Ne è sicuro il presidente dell’Autorità portuale dell’Alto Tirreno Stefano Corsini, che giovedì sera ha partecipato a un dibattito sul porto alla Festa dell’Unità. Si migliora quindi il piano precedente, che aveva subito cinque proroghe della gara e nessuna offerta. Numeri alla mano l’infrastruttura costerà 467 milioni anziché 667, con i lavori per costruirla che dureranno al massimo cinque o sei anni invece di nove. “Col nuovo terminal avremo una maggiore capacità di movimentazione rispetto a prima dove si prevedevano solo i relativi collegamenti. – ha continuato Corsini – Inoltre avremo anche una diversa gestione dei dragaggi”. Più fruibilità e funzionalità quindi – secondo il presidente dell’Authority – ma anche un notevole risparmio di tempo: “Se avessimo concluso i lavori nel 2027 saremmo sicuramente stati in ritardo. La scadenza inderogabile che dobbiamo fissare per concludere l’opera è il 2022, al massimo il 2023”. Anche per Nereo Marcucci, ex presidente dell’Autorità portuale oggi alla guida di Confetra “il nuovo disegno della Darsena Europa soddisfa di più gli investitori. Con una piattaforma da 700 mila metri quadri movimenteremo 1,4 milioni di container che nel 2030 potrebbero arrivare a 1,7 milioni”. “Attraverso l’aumento del numero dei contenitori movimentati, oggi siamo a 800mila, potremo pensare di portare in porto 600 posti di lavoro in più – è la visione di Federico Barbera, presidente di Fise Uniport – tuttavia il porto può fare da volano per la ripartenza della città, da solo però non può generare alcuna rinascita”.
Ma dove andrebbero quelle risorse – si parla di 200 milioni – che non saranno spese per la Darsena Europa? “Potrebbero essere investite – ha spiegato il segretario provinciale Pd e sindaco di Collesalvetti Lorenzo Bacci – per alcuni progetti infrastrutturali: uno di questi è il collegamento ferroviario tra l’Interporto e la Pisa – Collesalvetti – Vada, in modo così da mettere in connessione l’area col sud e con l’est dell’Italia”. Il segretario della Cgil Fabrizio Zannotti ha invece puntato l’attenzione su un’altra questione: “Prima che la Darsena Europa entri in funzione è necessario riqualificare gli operai che si troveranno a fare i conti con l’avanzamento tecnologico e di automazione in ambito portuale”.
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