Livorno in missione
in Arabia Saudita
Un’occasione da non perdere per cercare di aprire delle corsie privilegiate di cooperazione con la comunità economica e marittimo-portuale dell’Arabia Saudita. È racchiuso tutto qui il senso della partecipazione dell’Autorità Portuale di Livorno alla dodicesima edizione del Trans Middle East Event, la manifestazione dedicata esclusivamente ai traffici marittimi con il Medio Oriente che si è tenuta pochi giorni fa nel porto saudita di Gedda.
“Per la prima volta il porto di Livorno si è presentato ufficialmente in Arabia Saudita: si è trattato di un percorso piuttosto complesso che è stato possibile completare solo grazie all’espressa volontà da parte araba di voler incontrare alcuni specifici porti. Basti pensare che oltre a Livorno era presente solo il porto di Barcellona tra gli scali occidentali›› ha detto Francesco Ghio della Direzione Promozione e Studi.
Il porto di Gedda movimenta oltre 4 milioni di teus all’anno, fatto che lo colloca tra i primi 35 porti containerizzati del mondo. Le infrastrutture intermodali sono pressoché assenti ma la collocazione di Gedda lungo la via di Suez rende questo scalo strategicamente significativo.
L’attività promozionale, in questi casi, ha assunto una particolare connotazione: “Si è trattato di un primo passo verso una realtà poco conosciuta – ha spiegato il responsabile in APL dell’Ufficio Promozione, Roberto Lippi –, abbiamo avuto modo di incontrare sia il direttore del porto di Gedda, il comandante Abdullah bin Awad Al Zamii, che il presidente dell’Autorità dei porti sauditi, S.E. Nabil Mohammed Al Amudi, espressamente giunto da Riad: due opportunità esclusive che ci hanno consentito di approfondire la reciproca conoscenza, di illustrare con maggiori particolari il porto di Livorno e di offrire allo scalo labronico una posizione privilegiata per future collaborazioni”. Particolare interesse ha suscitato il progetto relativo alla Piattaforma Europa, specialmente da parte di Iain Rawlinson, direttore commerciale di Gulftainer, uno dei maggiori terminal operators privati con sede negli Emirati Arabi Uniti ed interessi in tutto il mondo. “Rawlinson – ha riportato Ghio – si è mostrato molto interessato al progetto rivelando come Gulftainer sia alla ricerca di nuovi sviluppi per le proprie attività ed ha chiesto maggiori informazioni sulla Piattaforma Europa meravigliandosi che un simile progetto non avesse avuto un’adeguata presentazione nei principali centri dello shipping mondiale e rammaricandosi che ciò abbia impedito di venirne a conoscenza prima”.
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