Sorgente alla Marcia per la Parità: “Livorno continuerà a stare dalla parte giusta”
La vice sindaco: ""Il cammino della parità deve proseguire. Soprattutto in questo paese dove ad ogni passo avanti istituzionale spesso seguono uno o più passi indietro a livello culturale"
“Anche quest’anno la Marcia per la Parità ha rappresentato un momento importante di confronto e rivendicazione. Ringrazio la consigliera di parità della Provincia di Livorno, Cristina Cerrai, per l’organizzazione di questo evento, patrocinato dal Comune di Livorno. Mi ha fatto piacere vedere insieme a noi gli studenti e spero che il mio breve discorso abbia trasmesso loro la mia passione per questo argomento”. Così Stella Sorgente, vicesindaca di Livorno e candidata a sindaco per le prossime amministrative, in un post Facebook sulla sua pagina.
“Il cammino della parità deve proseguire. Soprattutto in questo paese dove ad ogni passo avanti istituzionale spesso seguono uno o più passi indietro a livello culturale – aggiunge Sorgente – Mi sembra un passo avanti l’inasprimento delle pene per lo stalking, la sorveglianza per i casi più pericolosi e la reclusione sino a 14 anni per chi sfregia una donna. Ma il gender gap continua ad essere troppo forte in Italia e purtroppo vedere gli esponenti leghisti del governo condividere pensieri e principi di un evento di taglio medievale come il Congresso Mondiale delle Famiglie di Verona non fa ben sperare”.
“Tuttavia Livorno, le sue istituzioni e la sua comunità, sono sempre state e continueranno a stare dalla parte giusta: quella di esigere che la parità sia realizzata in tutto e per tutto. E non solo quella tra uomo e donna. Anche per questo ho terminato la mia mattinata partecipando al seminario sulla “Omotransfobia” organizzato dal Centro Donna all’interno del progetto “Parole e gesti che fanno male”” sottolinea la candidata a sindaco del Movimento 5 Stelle. “Condivido le parole usate dall’avvocata Federica Temperi e dallo psicologo Giacomo Pagani: le famiglie arcobaleno sono già una realtà e dietro l’omofobia così come la transfobia si nasconde una profonda incapacità di rispettare l’esistenza umana, a prescindere dalle proprie convinzioni di come questa dovrebbe essere. Dobbiamo persistere nella strada di una cultura rispettosa delle differenze dove persone lesbiche, gay, bisessuali, trans e intersex possano vivere in piena uguaglianza. E anche in questo Livorno è da sempre dalla parte giusta” conclude Sorgente.
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