Sicurezza. Romiti in visita al bar Dolly: “Servono più controlli”
Il candidato del centro destra: "I livornesi meritano di girare sicuri, di uscire di casa senza il terrore di trovarsela svaligiata, di vivere sereni"
“La storia del bar Dolly è la rappresentazione plastica del rapporto che 70 anni di sinistra e 5 anni di grillismo hanno creato tra amministrazione e cittadini Dopo aver subito 15 furti in 8 anni, il titolare Luigi Basile, anche attraverso i giornali, ha gridato nuovamente la sua richiesta di aiuto alle istituzioni e sapete com’è finita? Il Comune gli ha detto: vuoi più controlli? Gli ha mandato i vigili urbani, i quali hanno controllato lui e gli hanno fatto una multa da 2500 euro per un’insegna storica del bar che sta tra un ingresso e l’altro, un piccolo logo ovale che è lì dal 1960 e su cui, secondo loro, doveva essere pagata l’imposta. Questo è il modo in cui l’amministrazione comunale tutela, protegge e rilancia il commercio e le imprese”.
Lo ha detto Andrea Romiti, candidato sindaco del centrodestra, durante una conferenza stampa sulla sicurezza che si è tenuta proprio al bar Dolly, “simbolo – ha detto Romiti – di una città sempre meno sicura e sempre meno tutelata dall’amministrazione comunale”.
Con la multa da 2500 euro in mano, Romiti ha rilanciato uno dei punti chiave del suo governo: “Dobbiamo tutelare i commercianti per bene, quelli che pagano le tasse, quelli che danno occupazione, quelli che rendono vivo il nostro centro e le periferie. E invece cosa succede? Un commerciante disperato da 15 furti subiti chiede più controlli e l’amministrazione Nogarin decide di controllare lui e fargli le pulci, anziché gli stranieri che vendono prodotti contraffatti o i delinquenti che quotidianamente rubano nei bar, nei negozi e nelle case. È un mondo alla rovescia, che bisogna ribaltare. È la demagogia buonista del Pd portata avanti ora dai 5 Stelle, che schiaffeggia gli italiani onesti con politiche vessatorie in tutti i campi per mostrarsi buona e comprensiva con gli immigrati”.
Romiti ha poi annunciato controlli più intensi, vigili urbani come presidi dei quartieri, più telecamere. “La polizia municipale deve essere un riferimento per i cittadini, se ci sono da fare le multe si fanno, ma la presenza dei vigili in tutti i quartieri deve rappresentare una sicurezza per i livornesi, un riferimento a cui rivolgersi per denunciare situazioni sospette, problemi, degrado. Insieme a due vigili in ogni quartiere, installeremo anche telecamere nelle periferie nord come Shangai, Corea, Sorgenti, Fiorentina e nei quartieri sud, Ardenza, Banditella, Antignano. I livornesi meritano di girare sicuri, di uscire di casa senza il terrore di trovarsela svaligiata, di vivere sereni”.
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