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Salvetti, il “Piano Livorno” e 3 punti per il turismo: religione, Modì-Mascagni e mare

Domenica 25 Agosto 2019 — 09:36

Il sindaco, intervenuto alla Festa de L'Unità, traccia un primo bilancio di questi due mesi e mezzo e guarda al futuro. "Impedito la realizzazione di altri 4mila stalli blu"

di Letizia D'Alessio

Sono passati due mesi e mezzo da quando Luca Salvetti è diventato sindaco di Livorno, abbastanza però per tracciare un brevissimo bilancio delle settimane appena trascorse e per parlare di che cosa ha in mente di fare nei prossimi anni nel suo “Piano Livorno”.
“Da un punto di vista personale sono completamente soddisfatto di questo periodo – ha detto intervenendo insieme al segretario del Pd Federico Mirabelli il 23 agosto alla Festa de l’Unità – i problemi ci sono, tuttavia sto vedendo molto impegno e consapevolezza”. E ha rivendicato le prime cose fatte dalla sua amministrazione: la modifica della macchina comunale e il congelamento della realizzazione dei 4.000 stalli blu che dovevano essere eredità della giunta Nogarin. Prossimamente sarà avviato un percorso sull’emergenza abitativa: “Sono andato alla Torre della Cigna – ha continuato – a spiegare alle persone che vivono lì (circa 110, ndr) che cosa succederà loro”. In queste ore a livello politico a tenere banco è la crisi di governo e la possibilità di creazione di un nuovo esecutivo formato da Partito Democratico e Movimento 5 Stelle.
“Livorno avrebbe il vantaggio di avere un governo – è l’idea di Salvetti – che potrebbe favorire la città. Finora i rapporti col vecchio esecutivo sono stati pari a zero”. Tuttavia il sindaco non ha riservato parole tenere nei confronti della classe dirigente pentastellata: “La base ha sicuramente degli ideali simili ai nostri, alcuni vertici invece hanno dimostrato di non saper governare. A Livorno non ci saranno accordi col Movimento 5 Stelle – ha commentato il primo cittadino – Ragionerei più volentieri con forze come Buongiorno Livorno”.
E non è mancata una stoccata alla passata amministrazione, colpevole secondo Salvetti di non aver investito 39 milioni di euro che avrebbero invece potuto utilizzare per fare investimenti e per far ripartire il lavoro in città. Sul lavoro Salvetti ha fatto sapere che chiederà la revisione dell’accordo di programma. L’ampliamento dei posti di lavoro potrebbe passare anche da una migliore gestione del turismo nella nostra città: ed è così che è emersa l’idea di fare diventare l’edicola presente in piazza del Municipio un front office dove poter fare conoscere la città a chi viene da fuori. Puntando sulla costruzione di tre pacchetti da presentare: uno che guardi al turismo religioso, un altro a Mascagni e Modigliani e uno al mare e alla natura circostante. C’è poi da rimettere a posto via Grande, per la quale i lavori inizieranno a breve, e la Terrazza Mascagni per cui è prevista anche una nuova illuminazione. E l’ippodromo? Per decidere quali attività fare al Caprilli Salvetti ha annunciato che nel 2020 uscirà un bando europeo.

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