Salvetti presenta la sua squadra. Festa in piazza Cavallotti

Pomeriggio di festa in piazza Cavallotti quello che sabato 6 aprile ha visto protagonisti il candidato sindaco Luca Salvetti e la sua squadra di coalizione.
L’evento, condotto da Claudio Marmugi, è stato un alternarsi di comicità e risposte concrete alle domande del pubblico.
“Quando mi è stato proposto di candidarmi ho subito pensato che la coalizione era il modo migliore per tenere insieme una sinistra unita – ha detto Salvetti – Casa Livorno raccoglie moltissimi talenti in vari ambiti. La coalizione sarebbe potuta essere anche più ampia, ma c’è chi ha voluto guardare solamente per sé e quindi non è stato possibile fare di più”.
Questi i nomi presentati dal candidato sindaco: per Articolo Uno Mdp Simone Bartoli e Valeria Luppichini, per Futuro! Farhia Aidid Aden e Andrea Raspanti, per il Pd Rocco Garufo e Cristina Grieco e per Casa Livorno Diego Barsotti, Simone Lenzi e Cinzia Simoni.
Numerose le domande che sono state rivolte dal pubblico al candidato sindaco.
Le risposte di Salvetti hanno spaziato su vari ambiti tra cui sicurezza, Comune, sport, quartieri, rifiuti, stalli blu, porto e molto altro.
“Io non credo che le persone abbiano paura ad uscire per strada in ogni angolo della nostra città – ha proseguito il candidato sindaco – Esistono sicuramente dei quartieri più complicati, proprio per questo motivo se sarò eletto sindaco provvederò a richiedere al ministro Salvini almeno settanta uomini in più per la nostra città, fermo restando che c’è bisogno di creare eventi e far vivere i quartieri: più questi sono frequentati, maggiore è la percezione di sicurezza e minore la paura di uscire in strada”.
Invitato sul palco da Salvetti anche Alessandro Brilli, fondatore del Centro Studi Musicali Livorno, che ha fornito un contributo al programma della coalizione.
“Il nostro centro offre delle grandi opportunità per moltissime attività legate al mondo della musica – ha affermato Brilli – Penso che sia necessario portare a conoscenza i giovani delle grandi opportunità culturali che la nostra città offre”.
“Nel 2015, quando fece il primo bilancio di previsione, Nogarin portò l’addizionale comunale dell’Irpef allo 0,8%, cioè al massimale, annullando la progressività dell’imposta, che prevedeva esenzioni per i redditi più deboli e una serie di scaglioni – spiega Salvetti dal palco -Di fatto si decise allora che a Livorno i più poveri dovessero pagare quanto i più ricchi. Ripristinare invece gli scaglioni e la fascia di esenzione vuol dire riaffermare il principio costituzionale per cui ognuno contribuisce in base alle proprie possibilità: chi ha di più paghi di più, chi ha poco paghi poco, chi non ha niente non paghi niente. È un piccolo segno di attenzione alle fasce più svantaggiate che in questi anni sono state poco tutelate. Un piccolo segno che a fine mese si troverà nelle buste paga di tutti”.
“In questi giorni ho avuto modo di girare tutti i quartieri della città e ho notato moltissime persone insoddisfatte per la presenza dei politici solamente nei momenti di campagna elettorale – ha concluso infine Salvetti – Se sarò eletto sindaco prometto che il Comune sarà la casa di tutti i cittadini, per entrare non ci sarà bisogno di esibire alcun documento e prometto inoltre la mia presenza costante nei quartieri, a fianco dei cittadini, per provare a risolvere nel miglior modo possibile, e con il loro supporto, tutti i problemi relativi alla raccolta porta a porta e agli stalli blu, riforme che sono state calate dall’alto, senza studiare le specificità di ogni quartiere”.