Referendum, nascono due comitati per il confronto
La sede viene presentata come luogo di discussione aperta anche a coloro che sostengono il voto al no, per confrontarsi sulle diverse motivazioni e risvegliare nei cittadini la voglia di parlare di politica
di Jessica Bueno
Un luogo ad hoc per la campagna referendaria, di confronto, dialogo e soprattutto informazione: queste sono le principali esigenze che hanno portato all’apertura della sede di due comitati in via Maggi 29, “Il futuro è un sì” e “SI cambia in meglio“, la quale rimarrà aperta dal lunedì al sabato (con orario 10-12:30 e 17-19:30, per il sabato 10-13).
L’obiettivo è quello di focalizzare l’attenzione sui vari aspetti del referendum costituzionale del 4 dicembre, distogliendosi dalle battaglie politiche affrontate dal Partito Democratico.
“C’è stata una cattiva campagna elettorale – sostiene il consigliere comunale Alessio Ciampini – condotta sulla base di rabbia e antagonismo piuttosto che sulla voglia di costruire qualcosa. Credo che, vista la fase in cui si trova attualmente il Paese, questo non sia un ottimo biglietto da visita, specialmente per quel che riguarda ciò che avverrà dopo il referendum: gli strascichi di queste discussioni non saranno facili da ricucire”.
“Non si tratta di una campagna elettorale con cui si tenta di alterare gli equilibri – continua Ciampini – ma di una serie di modifiche alla nostra carta costituzionale. La perfezione è difficilmente raggiungibile ma dobbiamo provare a mettere in moto un tentativo di miglioramento“.
La sede viene presentata come luogo di discussione aperta anche a coloro che sostengono il voto al no, per confrontarsi sulle diverse motivazioni e risvegliare nei cittadini la voglia di parlare di politica specialmente tramite un contatto diretto e non solo attraverso l’uso dei social network. Durante il periodo di apertura saranno invitate svariate personalità, politiche e non, al fine di valorizzare questi aspetti.
“I processi hanno già da tempo bisogno di essere rivisti – dice Alessio Ciampini – mancava un aggiornamento del testo scritto. Molti costituzionalisti si dimenticano che diverse sentenze della Corte, in questi ultimi anni, hanno modificato nei fatti la Costituzione. Non commettiamo l’errore di pensare che con l’eventuale vittoria del sì sarà tutto finito: il cambiamento va attuato nei fatti in una fase successiva. Credo che si debba abbandonare l’astio del senso comune, si deve tornare al buonsenso, quindi approfondire le informazioni e avere rispetto delle posizioni altrui”.
Entrambi i comitati non sono organici al PD e si compongono principalmente di ragazzi provenienti dalla società civile, con idee politicamente eterogenee, che hanno deciso di unirsi a sostegno di questa riforma.
“Abbiamo concretamente l’opportunità di toccare con mano la necessità di fare un ritorno alle origini – afferma Matteo Vivoli, del comitato “SI cambia in meglio” – Dobbiamo cercare di uscire fuori dai canali telematici per tornare a guardare negli occhi le persone e dialogare. Oggi ci limitiamo ad uno scambio di posizioni che non produce mai una crescita della collettività, qualunque siano le posizioni di partenza. Una società avanzata deve essere in grado di trovare una sintesi ed apprezzare anche le idee altrui per avere una visione globale”.
“Questa è una riforma importante continua Vivoli – che ritengo essere un punto di partenza, un trampolino di lancio per rigenerare una coscienza civile e politica che si è sopita, sommersa da una massa di populismo e demagogia che non ci deve appartenere. Noi la sosteniamo perché, al di là dei punti di vista dei sostenitori del no, non produce alcuna deriva autoritaria ma una democrazia incisiva, che finalmente consenta di governare. Rimane sempre un sistema parlamentare, che però viene rafforzato sul piano della stabilità. Le persone vogliono essere informate e capire quelli che sono gli aspetti della riforma che concretamente incideranno sulla loro vita quotidiana, altrimenti rischiamo di essere autoreferenziali: allarghiamo la base del consenso senza timore e tutti devono comprendere gli effetti positivi che saranno portati”.
“Credo fortemente in questa riforma – afferma l’onorevole Andrea Romano, parlamentare Pd – Non è una scelta indifferente quella di aprire una sede di questo tipo nel centro di una città governata dai 5 stelle. Siamo convinti che questa riforma sia nell’interesse di tutti e la sua spiegazione è rivolta agli italiani di qualunque colore politico. Lo facciamo perché non è una riforma di partito, ma perché si tratta dell’interesse del Paese. Moltissimi livornesi che hanno votato 5 stelle condividono le motivazioni del sì, i sondaggi ci dicono che il consenso alla riforma va al di là di quello al partito. Se non cambiassimo le istituzioni la democrazia italiana correrebbe un rischio mortale. Il merito di questa riforma è quello che serve al Paese”.
Ecco alcune iniziative in programma:
– Il 27 ottobre alle 21 alla libreria Belforte, iniziativa del Comitato SI cambia in meglio, con alcuni approfondimenti sugli aspetti della riforma costituzionale.
– Il 14 novembre, alle 17:30 alla Bottega del Caffè verrà ospitato il ministro Andrea Orlando, in un’iniziativa attuata insieme a Simone Lenzi, all’onorevole Silvia Velo e al costituzionalista Francesco Clementi.
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