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Qualità dell’aria. “Futuro” lancia l’allarme

Martedì 27 Settembre 2016 — 17:49

"Chiediamo dunque al sindaco di mobilitarsi con centraline e strumenti di controllo e di porre il problema anche all'attenzione del comitato portuale"

di Linda Lensi

La qualità dell’aria che respiriamo ogni giorno nella nostra città. E’ questo il tema che Giovanna Cepparello e Andrea Raspanti, consiglieri comunali di “Futuro”, hanno voluto sviscerare parlando di come, nel tempo e recentemente, sia peggiorato quello che i nostri polmoni sono abituati a respirare quotidianamente .
“Si è venuta a creare una criticità marcata nei quartieri Nord tra cui Pontino, zona Picchianti e via Provinciale Pisana – spiega il consigliere Raspanti che continua – Ormai è una percezione generale che tutti dobbiamo avvertire, vogliamo dati certi per verificare questa situazione. Il problema sono i traffici navali del porto coniugati con il conseguente traffico turistico”.
“Queste sono zone particolari dove sono state fatte recentemente rotatorie, restringimenti della carreggiata e deviazioni che fanno sì che la auto stazionino troppo a lungo e vanno a creare un congestionamento del traffico inoltre – ha continuato Raspanti – Dalle navi provengono grandi emissioni di fumo che ormai stanno inondando la città e si stanno espandendo anche ai quartieri più a sud”.
“Chiediamo dunque al sindaco di mobilitarsi con centraline e strumenti di controllo, e  di porre il problema anche all’attenzione del comitato portuale – spiegano nella mozione presenta al primo cittadino i due consiglieri –  per richiedere le necessarie verifiche, dunque scongiurare anche un conflitto tra porto e città”.

“Noi siamo per lo sviluppo del territorio – continua Raspanti – perché è giusto che la città cresca, ma è folle creare un conflitto sul tema della salute che oltretutto è riconosciuto a livello internazionale. Per di più dato il fittissimo calendario croceristico che si prolungherà fino a dicembre, sarà opportuno che gli enti facciano le loro verifiche e ci informino dei fatti, quello che vogliamo è un riconoscimento istituzionale e dati scientifici”.

Giovanna Cepparello ha poi parlato del problema del “cold ironing”, un sistema per le grandi navi che permette di utilizzare energia elettrica della rete di terra per alimentare gli impianti anziché sfruttare l’energia prodotta dai motori di bordo: “questo progetto se non viene preso in considerazione creerà un danno alla città: sono soldi pubblici quelli che sono stati usati per farlo”. Per di più ha portato anche vari esempi utili da seguire parlando dei porti olandesi. “Hanno stabilito un accordo tra loro ottenendo sconti sugli attracchi – chiosa Raspanti –  e questo è un esempio da seguire perché frutterebbero molte opportunità facendo rete con altri porti”.

“Abbiamo contattato Genova – ha continuato Cepparello – per mettere in atto una sostenibilità portuale; anche Venezia si è mobilitata con l’accordo Venice Blue Flag che impone alle navi di abbassare sensibilmente la soglia di zolfo all’interno dei carburanti che riduce del 50% l’impatto ambientale ed è proprio quello che vorremmo ottenere anche noi, una sorta di Leghorn Blue Flag”.
E’ stata analizzata anche la situazione dei traghetti che potranno attraccare alla Darsena Nord e ciò potrà essere meno impattante, ma resta comunque il problema della navi da crociera che rimangono dove sono e portano “tanto fumo e poco turismo”.
Anche lei, come Raspanti ha detto “Sviluppo si, ma che non impatti sulla salute del cittadino!”.

 

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