Festa de L’Unità, Orfini: “Elezioni? Puntiamo al 40%”
La tenuta del Pd, le elezioni, i vaccini, i vitalizi e la legge sullo ius soli temperato: sono stati questi i temi affrontati il 30 luglio alla Festa dell’Unità, dove è intervenuto Matteo Orfini. “La cosa che più ci chiede la gente è di stare uniti – ha esordito il presidente del partito – e di non arrendersi ai tanti avversari che cercano di colpire il Pd. Più siamo coesi più è facile difendersi, a volte però qualcuno tende a dimenticarlo”. Mancano ormai pochi mesi alle elezioni e il Partito democratico deve scegliere come arrivare a quest’appuntamento: “Io spero non si faccia una discussione autoreferenziale all’interno del centro sinistra – ha affermato Orfini – ma spero di parlare con la gente, mettendoci in discussione. In questi anni abbiamo sbagliato ma abbiamo fatto anche cose giuste”. Ma il Pd come pensa di vincere le politiche? “Con un progetto nuovo ti puoi giocare la partita e noi non dobbiamo avere paura di farlo. Il mio desiderio sarebbe prendere il 40% per poter governare in autonomia, sfida difficile ma non impossibile – ha aggiunto – ma se questo non dovesse avvenire il giorno dopo le elezioni faremmo un governo con le forze di centro sinistra, sperando che riescano ad arrivare in Parlamento”.
Vaccini e aggressione ai parlamentari: Alcuni giorni fa tre deputati Pd sono stati aggrediti dopo il voto al provvedimento che introduce l’obbligo di vaccinazione: “Si tratta di un fatto preoccupante e grave – ha commentato il presidente dem – figlio di un clima di sfiducia nei confronti delle istituzioni che dura da trent’anni. Ciò che più mi ha colpito è che sia stato insultato chi ha voluto una legge che tutela la salute di tutti”.
Abolizione vitalizi: Dopo il via libera della Camera, ora però la proposta di legge deve passare al vaglio del Senato: “Lì i numeri sono più stretti, ma se le forze che lo hanno già votato confermeranno il loro impegno la misura passerà. Noi garantiamo l’accordo. Bisognerà veder ciò che farà il Movimento 5 Stelle e ognuno, in ogni caso, si dovrà assumere la responsabilità delle proprie azioni”.
Ius soli temperato: Il Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni nelle scorse settimane ha chiesto il rinvio del voto del provvedimento: “Spero che questi mesi in più ci permetteranno di fare capire cosa sia realmente lo ius soli, ovvero la concessione della cittadinanza a quelle persone straniere che vivono in Italia e che abbiano effettuato nel nostro Paese almeno un ciclo di studi, cercando di cancellare le falsità dette da Lega nord e Fratelli d’Italia”.
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