I DEM eleggono il segretario, il Pd livornese per Zingaretti
Presenti all'appello rivolto agli elettori tutti i membri della lista candidata all'Assemblea Nazionale (eccetto Clara). "Un cambiamento vitale"
Nicola Zingaretti è il candidato alle primarie del Pd, in programma per domenica 3 marzo. L’incontro per esprimere l’appoggio al presidente della regione Lazio ha visto la partecipazione di (quasi) tutti i membri della lista (Valerio Fabiani, Cristina Grieco, Luca Agostini, Cristina Lucetti, Francesco Gazzetti, Francesco Altieri; solo Alice Clara non presente per impegni istituzionali) e l’intervento dell’ex presidente della provincia Giorgio Kutufà. “Ci auspichiamo la massima partecipazione – ha aperto l’incontro Kutufà – in un momento che vede un rinnovamento che parte da volti di esperienza, ma al contempo freschi e preparati”. “Dobbiamo essere percepiti realmente come persone che si preoccupano di ciò che succede – ha aggiunto Francesco Gazzetti – perché è quello che siamo: al momento sul territorio ci sono grandi criticità, ad esempio il porto di Livorno, e un partito forte dal livello nazionale a quello comunale consente di richiedere al governo di “battere un colpo”. Sono felicissimo di essere qui con queste persone: spesso abbiamo detto di puntare su di noi, ma credo che invece quella del 3 febbraio sia una grandissima occasione per capire chi in generale nel nostro territorio è in grado di incarnare i principi del cambiamento e dell’apertura ai cittadini. In prima persona, da diverse angolazioni, tutti noi abbiamo riconosciuto tanti errori, e ognuno di noi può portare un gran contributo: in molti riteniamo, infine, che questi valori possano racchiudersi nella visione di Zingaretti”.
La parola è passata poi al capolista Valerio Fabiani: “Dobbiamo fare del Pd un partito aperto e inclusivo – ha spiegato – capendo gli errori del passato senza addossare la colpa ad altri. Questa lista rappresenta bene il lavoro che ci attende dal giorno successivo alle elezioni: bisogna cambiare profondamente il partito per “salvarlo”. Nicola Zingaretti incarna perfettamente la massiccia discontinuità di cui il centrosinistra ha bisogno ed è l’unico candidato sostenuto anche da persone con percorsi congressuali diversi: lo vedo come nient’altro che un pregio. Spero che nessuno sottovaluti l’appuntamento di domenica 3: non si elegge solo il candidato, ma si mette la prima pietra per l’alternativa alle destre. Coloro che non condividono la situazione politica attuale, i delusi, chi si sente “tradito”, utilizzi questa occasione per esprimere l’urgenza di costruire il nuovo”.
“Siamo tutti insieme – ha proseguito Cristina Grieco – per rafforzare e far vedere la presenza di un’alternativa a un governo basato su paura, immobilismo e incompetenza. Il Pd deve tornare a parlare alle persone e soprattutto ad ascoltarle: questo forse l’errore principale degli ultimi tempi, la distanza data dal voler fare tutto da soli. Chi ha paura di questo mondo che cambia non va lasciato solo: bisogna prendersene cura e andare avanti con idee e valori condivisi per portare in alto la democrazia”. Il gruppo ha poi citato una frase di Nicola Zingaretti (pronunciata al Congresso Nazionale del Pd lo scorso 3 febbraio, ndr): “Bisogna rifondare la nostra cultura politica, troppo fondata sul sospetto e troppo poco sul rispetto”, continuando poi a porre l’accento su questa “rinascita” che dovrebbe derivare dal mettersi a disposizione.
Agostini ha sostenuto l’idea di prevedere soggetti che collaborino all’interno del partito per migliorare non solo il territorio, ma la convivenza civile in generale, e ha guardato anche ai militanti delusi che hanno abbandonato il partito, invitandoli a puntare su questo cambiamento. Cristina Lucetti ha poi invitato a non andare dietro a partiti di odio e xenofobia, che cavalcano i problemi senza risolverli, individuando nel programma di Zingaretti le risposte necessarie, e in particolare sui punti welfare, delle infrastrutture materiali e immateriali, la scuola e la rete. Ha chiuso l’incontro Francesco Altieri: “Il cambio di leadership e linea politica è vitale, ed è perfettamente riassunto nello slogan di Zingaretti “voltiamo pagina”. In questa fase di insicurezza generale i problemi sociali vanno al primo posto”.
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