Nogarin fuori dall’Europa. “E’ tempo della tristezza. Vorrei vedere una politica meno tifosa”

Niente Europa per il sindaco uscente Filippo Nogarin. Non ce l’ha fatta ad essere eletto per il parlamento europeo. “Grazie alle oltre 30mila persone che assieme a me c’hanno creduto. Non è solo una questione di vincere o perdere, di entrare o non entrare – scrive l’ormai ex sindaco sulla sua pagina ufficiale Facebook – Penso agli sguardi di tanti di voi.  Agli sguardi in questi anni intensi. Vorrei ringraziarvi uno ad uno e credetemi se vi dico che siete tantissimi. Dagli attivisti ai semplici cittadini alle autorità di ogni ordine e grado. Un grazie a tutti coloro che c’hanno messo un po’ di cuore in questo sogno e mi hanno accompagnato e anche criticato ed è stato bellissimo”.

Poi guarda alla sua vice, uscita sconfitta da questa tornate elettorale delle amministrative: “Il primo pensiero va a Stella (Sorgente, ndr), una donna meravigliosa, la quale non ha raccolto per quello che si sarebbe meritata ma lo farà nella vita e nel prossimo futuro, ne sono certo. Un pensiero a due leonesse che lottano ogni giorno sul territorio che sono Chiara (Appendino, ndr) e Virginia (Raggi, ndr) a cui mi lega un affetto personale, solo in pochi che hanno vissuto questo ruolo possono veramente capire che cosa provate ogni singolo minuto della vostra esistenza nell’esercizio del vostro mandato. Un pensiero va anche a tutti i sindaci/e e tutti i consiglieri comunali, veri eroi di questa rivoluzione culturale”.
“Adesso sono tutti presi dalla bramosia dell’analisi del voto – continua Nogarin – e dal cercare a tutti i costi una colpa o un colpevole per questo esito. Io non lo farò. Vorrei vedere una società più solidale meno cattiva e cinica. Questo malgrado non sia un qualcosa che può cambiare nel breve tempo è uno dei pensieri che maggiormente mi dà angoscia osservando questa società che appare malata. Vorrei una politica meno polarizzata e tifosa e più capace di comprendere il bene collettivo pur nel rispetto delle diversità di opinioni.  Mi rendo conto che chiedo tanto a me stesso per primo e alla società tutta. E’ arrivato il tempo di un po’ di tristezza come è normale che sia. Vi abbraccio con tutto il mio cuore”.