Pd, al via la conferenza programmatica

Si svolgerà il 19 – 20 – 21 gennaio al Parco del Mulino la conferenza programmatica territoriale del Pd livornese (in fondo all’articolo la locandina con il programma completo). La tre giorni sarà anticipata dall’arrivo  giovedì 18 gennaio  alle 18 all’Hotel Palazzo di Piero Fassino, per la presentazione del suo libro Pd davvero. “Non avevamo mai avuto la possibilità di fare partecipare tutti e sei i comuni (Bibbona, Castagneto Carducci, Collesalvetti, Cecina, Rosignano Marittimo e Livorno, ndr) – ha esordito il segretario Lorenzo Bacci durante la conferenza stampa del 17 gennaio – a una stessa conferenza di programma”. Tuttavia in casa del Partito democratico non hanno nessuna intenzione di “fare una rincorsa per il programma del 2019”, ma questo appuntamento vuole essere un punto da cui partire per consegnare alcune prime idee ai cittadini e un canovaccio da dare ai candidati democratici per la nostra provincia alle elezioni politiche del 4 marzo.
Sei i tavoli tematici ai quali chi vorrà si potrà iscrivere e discutere di welfare e sanità, smart cities, cultura e turismo, ambiente (gestione dei rifiuti, riuso e riciclo, green e blue economy), portualità e logistica e infine lavoro e sviluppo (ovvero le prospettive occupazionali per la nostra provicia). “In questo modo non si potrà dire – ha aggiunto Bacci – che non sarà un programma discusso e concertato”. All’iniziativa, prenderanno parte anche amministratori regionali (Cristina Grieco e Gianfranco Simoncini), le associazioni di categoria e i sindacati, esponenti a livello nazionale come Silvia Velo, Andrea Romano, Ernesto Carbone e Chiara Gribaudo, l’europarlamentare Nicola Danti. In tutto si alterneranno sessanta relatori. Insieme ai segretari del Pd della Val di Cornia e di Pisa, parteciperà anche il sindaco uscente della città della torre Marco Filippeschi. “Questa conferenza si pone due obiettivi fondamentali – ha spiegato Federico Bellandi, segretario del Pd cittadino – il primo è quello di fare percepire Livorno come una realtà che si apre alle aree vicine e in secondo luogo quello di mettere in atto una piattaforma che sia il più condivisa possibile: il tempo della politica onnisciente che calava il suo sapere dall’altra è finito”.