Il Pisa salva la B, il Livorno non spera più
Un gruppo di imprenditori locali ha fatto da garante con il Monte dei Paschi per una cifra intorno agli 800 mila euro. La squadra si iscriverà alla serie B
Alla fine anche il Pisa ce l’ha fatta. Dopo un giorno passato con il cuore in gola, i nerazzurri hanno finalmente avuto il via libera per l’iscrizione in serie B. Il tutto è stato possibile grazie al buon cuore di alcuni imprenditori locali (tra cui Mian) che hanno fatto da garante con il Monte dei Paschi per una cifra intorno agli 800 mila euro. Questa verrà depositata nelle prossime ore alla Covisoc che avrà tempo fino a martedì per esaminarla. Tuttavia questa volta sembrano veramente che non ci siano intoppi. Si chiudono qui le speranze del Livorno di essere ripescato.
Il caso Pisa – Qualche giorno fa per il Livorno si era accesa una speranza di ripescaggio in serie B. Tutto poi – stiamo parlando dei problemi societari del Vicenza (leggi più in basso) – si era risolto facendo svanire i sogni dei tifosi amaranto di vedere la propria squadra di nuovo nella serie cadetta. A riaccenderli, però, ci ha pensato nientepopodimeno che il Pisa (fermo immagine tratto da acpisa.com). Già, sembra un paradosso ma è proprio così. Il 13 luglio i “cugini” hanno infatti ricevuto una comunicazione che la società pisana ha diffuso sul proprio sito con una nota: “A.C. Pisa 1909 ha ricevuto comunicazione negativa da parte della Co.Vi.So.C. in merito ai requisiti richiesti per l’ottenimento della Licenza Nazionale necessaria per l’ammissione al campionato di serie B. Nei termini previsti dalla normativa federale (il ricorso da depositare entro le ore 19 di venerdì 15 luglio p.v.) la società provvederà a regolarizzare la propria posizione”.
In pratica non è stata ritenuta regolare la fidejussione necessaria per l’iscrizione al campionato di B. Sarebbe veramente il colmo se il Livorno tornasse in B proprio a discapito dei nerazzurri che durante i festeggiamenti si sono fregiato di giocare in una categoria superiore rispetto alla nostra. Caso simile accadde in Sicilia quando la Reggina, dopo aver spedito in D il Messina, non riuscì ad iscriversi al campionato retrocedendo in D e favorendo il ripescaggio proprio dei messinesi. Staremo a vedere gli sviluppi.
Il caso Vicenza – Livorno subito in B? Difficile, per non dire impossibile ma una speranza, seppur molto piccola, c’è. Anzi c’era. Si perché nel pomeriggio dell’11 luglio i soci hanno trovato l’accordo definitivo sulla ristrutturazione dei debiti avallata dal tribunale, salvando il Vicenza dalla retrocessione d’ufficio in Lega Pro. Sono durate poco più di un giorno le speranze dei tifosi del Livorno di vedere la squadra amaranto ripescata in serie B. Ma cos’era accaduto al Vicenza? Tutto è iniziato, come riportano anche i media veneti, con il passaggio delle azioni da Finalfa a Vi Fin. In un primo momento sembrava che non ci dovessero essere problemi. Invece l’ex presidente Cunico ha presentato opposizione in merito alla ristrutturazione del debito. La cifra che balla è di circa 400 mila euro e in mattinata sembra che tra le due proprietà ci sia stato un incontro risolutivo. La decisione finale spetterà alla sezione fallimentare del tribunale civile di Vicenza. Se non verrà messo il timbro sull’omologa, obbligatoria per l’iscrizione al prossimo campionato, ecco che i biancorossi non avranno le carte in regola per presentare domanda e quindi automaticamente saranno esclusi. Quando avverrà tutto questo? Il 12 luglio. Ovviamente in casa amaranto tutti sperano di ricevere una chiamata che dice: “Il Vicenza non si è iscritto, siamo pronti a ripescarvi”. Già perché il Livorno è la prima squadra in una speciale classifica di società in lizza per il salto di categoria. Ha sempre avuto i conti in regola, mai un punto di penalizzazione, mai coinvolta nel calcioscommesse. A tutto questo aggiungiamo anche la classifica della scorsa stagione. Amaranto terz’ultimi davanti a Como e Modena, ma dietro il Lanciano.
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