Piazza Garibaldi, tutto pronto per la riapertura dei 10 fondi sfitti

di Jessica Bueno

La fine di un progetto che vuole essere l’inizio di un nuovo percorso. Sabato 10 giugno, in piazza Garibaldi, avrà luogo la tanto attesa riapertura di 10 fondi sfitti (clicca qui per conoscere nel dettaglio la tipologia di attività) dove si svolgeranno una serie di attività culturali, sociali e artistiche. 10 lampadine per riaccendere una realtà da tempo oscurata. L’evento chiude il cerchio del progetto “Sicurezza in Garibaldi” realizzato da Confesercenti, CCN Antico Borgo Reale e Sociolab grazie al finanziamento della Regione Toscana. Un progetto che si è posto da subito l’obiettivo del rilancio di un quartiere afflitto da situazioni di disagio derivanti da spaccio e criminalità diffusa. “Il tema della sicurezza per noi è centrale – dice Massimo Biagioni, direttore Confesercenti Toscana – e da sempre va oltre i territori e le categorie. Ci sono state sempre troppe parole e pochi fatti: innovazione e rilancio sono le parole chiave da declinare”. La sinergia tra pubblico e privato ha reso possibile la realizzazione di queste iniziative. Un esperimento che potrebbe essere esportato per ravvivare altre realtà di malcontento sparse in tutta Italia. “Ci siamo assunti una sfida difficile – dice Alessandro Ciapini, presidente Confesercenti Livorno – Siamo la prima associazione di categoria che si imbarca in un progetto simile. L’evento Pop Up sarà l’inizio per questo quartiere, in crescita giorno dopo giorno e al quale saremo sempre al fianco”.
“Mi occupo di sicurezza – sostiene Alberto Fluvi, Regione Toscana – e facciamo i conti ogni giorno con prefetture e forze dell’ordine. Per la prima volta ci ritroviamo coinvolti in un progetto con questa tematica. È un modo per rimodulare gli interventi e far rimettere in gioco il quartiere Garibaldi. Perché la sicurezza è riqualificazione”. Anche l’amministrazione comunale è coinvolta nell’iniziativa. “La voglia di ricominciare è fondamentale per andare avanti – afferma Stella Sorgente, vicesindaco – Si deve vedere una rinascita. Ci sono gli elementi giusti. Vari assessorati hanno unito le loro forze per ottenere un risultato ambizioso e necessario”.
Gli abitanti del quartiere sono stati attivamente coinvolti chiedendo loro consigli, critiche costruttive e suggerimenti per le attività che si andranno a svolgere e per cercare di risolvere passo dopo passo qualsiasi tipo di problematica insorta.
“Ringrazio chi si è adoperato concretamente per il buon fine del progetto – dice Lorenza Soldani di Sociolab – ovvero i proprietari dei fondi. Loro hanno permesso l’inizio del percorso. Ringrazio inoltre i pop upper, coloro che da 10 giorni stanno allestendo e personalizzando i fondi. L’iniziativa ha coinvolto cittadini e commercianti da aprile e ci sono state una serie di attività per far sentire al quartiere che qualcosa stava cambiando. Ci saranno realtà artistiche, artigianali, sociali e culturali. Continueremo, anche dopo sabato e domenica, a facilitare il contatto tra chi affitta un fondo e i proprietari, in modo da poter studiare il tipo di prospettive che si potranno presentare in futuro”.