La storia del Palio in mostra tra caffè e cornetti
Al Bar Torricelli, in via Grande 83, una mostra fotografica dedicata alle gare remiere degli anni '50 e '60 dal titolo "Il Palio Marinaro dei 20 rioni". Quercioli: "Sarebbe bello se ogni sport popolare livornese trovasse il proprio spazio in un locale del centro"
Il Palio Marinaro di Livorno rimane “vivo” e lo fa attraverso racconti, foto e aneddoti. Vi è stato un anno, il 1954, in cui a sfidarsi nelle acque livornesi furono ben venti rioni. Anno con il maggior numero di gozzi scesi mai in acqua. Per riportare alle memoria le storiche gare remiere degli anni ’50 e ’60 Carlo Braccini e Ilidia Sartini hanno organizzato una mostra fotografica che prende il titolo “Il Palio Marinaro dei 20 rioni“. Una mostra che raccoglie immagini che la coppia è riuscita a collezionare in questi ultimi decenni. Le foto saranno esposte all’interno dello storico Bar Torricelli a partire dal 19 ottobre quando, alle 16, ci sarà la cerimonia di inaugurazione.
Elena Perelli, restauratrice e curatrice d’arte di professione, ha contribuito ad allestire la mostra fotografica (orario 10-18) che si terrà fino al 28 ottobre all’interno del locale di via Grande al civico 83. “Sono fiera di poter contribuire alla memoria di Livorno – spiega Perelli – è già il secondo anno che lavoro con Braccini, avendo iniziato la collaborazione con lui nel 2017 in occasione della mostra fotografica della Coppa Barontini”.
Grazie ai curatori della mostra sarà esposta anche una breve descrizione di cantine ormai scomparse come Indipendenza, Torretta, Colline e Sorgenti. Solo per fare alcuni nomi. “Un anno venne creato anche il gozzo dell’Eca, il vecchio Ente Comunale di Assistenza, che vinse addirittura il Palio – spiega Braccini a cui gli fa eco Silvia Ghelardi, membra del comitato organizzatore del Palio Marinaro – Un’altra volta, il Borgo era il super favorito, ma il timoniere, il mitico Marino Carnevali, si distrasse e trionfò il Venezia. Una stagione partecipò anche il gozzo della Consulta Popolare dei Lupi. Fu solo per una gara e non esiste neanche alcuna testimonianza fotografica. Ma è storia ed è giusto che venga tramandata ai nipoti”. A fine mostra tutte le stampe saranno anche pubblicate in un archivio virtuale online che sarà possibile visualizzare tramite la pagina Facebook delle Gare Remiere.
“Ho voluto ospitare all’interno del mio locale la mostra perché credo che le tradizioni non debbano perdersi – dice Andrea Bitossi, titolare del Bar Torricelli – e perché credo che possa essere un buon modo di tenere viva la memoria”.
“In tutte le grandi città – ha chiuso il presidente del Comitato Organizzatore Palio Marinaro, Maurizio Quercioli – le vetrine del centro ospitano cimeli storici e racconti della tradizione del luogo. Ringrazio il Bar Torricelli e Carlo Braccini, insieme a tutti i suoi collaboratori, che hanno permesso a questa mostra di esistere. Sarebbe bello se ogni sport popolare livornese trovasse il proprio spazio in un locale del centro, in modo da essere visto da tutti i passanti. Sarebbe un modo per non perdere il nostro bagaglio storico e culturale”.
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