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Gli Harlem Globetrotters tornano a Livorno

Mercoledì 14 Febbraio 2018 — 00:05

Vantano circa diciassette Guinness World Record all'attivo e grazie alla loro novantennale storia sono conosciuti in tutto il mondo, tanto da arrivare a “toccare” circa cinquantadue città in una stagione, ma non chiamateli giocolieri

di Filippo Ciapini

Il loro stile li rende inconfondibili, sono unici nel loro genere, sono gli Harlem Globetrotters e, con la loro unica tappa in Toscana, saranno a Livorno lunedì 5 marzo al PalaModì. Prima di presentare l’evento (una sorta di partita-spettacolo di basket), in programma alle 20.30, Bria “Swish” Young e Deandre “Dragon” Taylor hanno concesso alla stampa un aperitivo di quello che faranno, insieme ai propri compagni, durante la loro prossima esibizione. Gli Harlem Globetrotters vantano circa diciassette Guinness World Record all’attivo e grazie alla loro novantennale storia sono conosciuti in tutto il mondo, tanto da arrivare a “toccare” circa cinquantadue città in una stagione, ma non chiamateli giocolieri: “Non siamo giocolieri, è essenziale saper giocare a basket, ognuno di noi, con qualche anno di pratica, affina le proprie individualità, i suoi trick“, ha sottolineato Dragon Taylor. Sì perché, Deandre e Bria, prima di essere dei Globetrotters erano giocatori professionisti. Il primo ha giocato nella D-League (sotto lega della NBA) e in Canada. Mentre il secondo, ai tempi del college, ha raggiunto quota mille punti in una singola stagione ed è stato premiato più volte come “All American”. Essere un Harlem è un privilegio, ancora di più se si è come la già citata Swish Young, la quattordicesima donna nella storia della squadra: “Essere chiamati dagli Harlem è un motivo di orgoglio – conclude – spero di essere di ispirazione anche per le giovani ragazze che ci seguono”. I leggendari Harlem Globetrotters, eroi del basket americano e mondiale, tornano dunque in campo in occasione della loro nuova tournée internazionale con 4 memorabili partite-spettacolo nello Stivale in programma il 3 marzo a Milano (Forum di Assago), il 4 marzo a Roma (PalaTiziano), il 5 marzo, come detto, a Livorno (Modigliani Forum) e il 6 marzo a Torino (PalaRuffini). Tra acrobazie e schiacciate, evoluzioni e canestri impossibili, i celebri giocolieri del basket mondiale sono pronti a conquistare grandi e piccoli con uno show ricco di novità e colpi di scena, un evento imperdibile al ritmo di una pallacanestro artistica che dal 1926 ad oggi ha entusiasmato più di 144 milioni di tifosi facendo 60 volte il giro del pianeta e disputando più di 25mila partite in oltre 150 paesi del globo.

Chi sono gli Harlem Globe Trotters – Gli Harlem Globetrotters (letteralmente i “giramondo di Harlem”, il quartiere afro-americano di New York) sono la squadra di pallacanestro “spettacolo” più famosa del mondo, una leggenda. Un dream team di cestisti formidabili che unisce tecnica sopraffina, atletismo e altissime capacità teatrali che vanta. Nata nel 1926 da un’idea del promoter Abe Saperstein, quando i giocatori di colore non erano accettati nelle squadre della Lega professionistica statunitense, la franchigia dei Globes ha modificato col passare degli anni il proprio stile di gioco fino alla forma più circense e spettacolare del basket che la contraddistingue oggi, trasformando i suoi campioni in dei veri showman. Eletti nella prestigiosa “Basketball Hall of Fame”, in quasi un secolo di storia gli Harlem Globetrotters hanno saputo valicare i confini dello sport con altruismo e ironia, abbattendo barriere culturali e sociali grazie al loro sorriso e ad un incrollabile messaggio di pace e speranza. Promotori della pace e della fratellanza nel mondo, nonché sostenitori dei diritti umani, i Globes hanno infatti sempre considerato l’impegno sociale una priorità della loro missione, stemperando più volte tensioni politiche e addirittura militari di carattere internazionale con la loro semplice opera di bene. Tra questi eroi dello sport americano e mondiale hanno fatto parte anche celebri campioni della Nba come Earvin “Magic” Johnson, Reece “Goose” Tatum, Jamario Moon, il compianto Meadowlark Lemon e una vera e propria leggenda della pallacanestro come Wilt “The Stilt” Chamberlain.
L’Italia è sempre stata una delle mete preferite degli Harlem. Nel nostro Paese finora sono state 45 le città toccate dai funamboli a stelle e strisce e in ognuna di esse questi atleti hanno lasciato ricordi indelebili. Ancora impressa nella memoria dei tifosi rimane la festa di mezzanotte nello spettacolare paesaggio di Capo d’Orlando o il taglio della torta in centro a Napoli tra migliaia di persone o l’incontro con Papa Francesco in occasione dei novant’anni di storia della squadra.

 

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