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“Essere Rossana Rossanda”, il docu-film che racconta la cofondatrice de “Il Manifesto”

Domenica 5 Novembre 2017 — 09:13

Un ritratto potente, vivo e forte di una donna che si racconta all'età di 92 anni

di  Annalisa Castagnoli

Rossana Rossanda – giornalista, scrittrice, ex direttrice e cofondatrice de Il Manifesto – rivela se stessa nel docu-film Essere Rossana Rossanda di Mara Chiaretti (documentarista e gallerista nonché amica da quarant’anni di Rossana). Un ritratto potente, vivo e forte di una donna che si racconta all’età di 92 anni: la ragazza del secolo scorso, si definisce nel titolo di un suo bellissimo libro. Un accurato montaggio, dettato dall’ampia scelta di documentazione e i dialoghi tra Rossanda e Nadia Fusini, Carlo Freccero, Fabrizio Barca, Philippe Daverio e Sandro Lombardi.

Vengono ripercorse alcune tappe cruciali della sua vita: dalla sua esperienza di partigiana all’ingresso nel Pci, dal rapporto con Togliatti alla radiazione dal partito, dal ’68 al rapporto con il movimento femminista, dalla fondazione del ‘Manifesto’ al suo addio al giornale nel 2012. Si parla ovviamente di politica, ma anche di arte, di rapporti umani, di pregi e difetti, di storia, del tempo presente con le sue ingiustizie forse ancora più dure rispetto al passato. E tuttavia Rossanda ci invita a non arrenderci. “Mai rinunciare alla ragione, alla libertà – dice – Mai rinunciare a combattere i condizionamenti materiali della libertà”.
Domenica 5 novembre alle 18 Essere Rossana Rossanda sarà proiettato al Centro Artistico Il Grattacielo all’interno del ciclo Sguardi d’autunno e grazie al sostegno e alla promozione dell’Associazione Evelina De Magistris e il Circolo Kinoglaz. Un’occasione unica per visionare il docu-film – prodotto da Picomedia – a causa della sua scarsa distribuzione.

Mara Chiaretti è nata a Roma nel 1935. Si è occupata da sempre di arte contemporanea scrivendo su quotidiani e settimanali. Dal 1967 al 1972 ha diretto la Galleria d’Arte Iolas-Galatea e poi fino al 1989 si è occupata di arte contemporanea nello Studio Mara Chiaretti di Roma. Dal 1992 è stata assistente alla regia di Federico Tiezzi della Compagnia teatrale “I Magazzini”.
Nel 1997 ha diretto il documentario Swing Heil (Premio Sacher d’Argento 1998) e nel 1999 Em Shakulà – Madre senza (Menzione speciale della Giuria al Festival Arcipelago 2000). Nel 2001 ha diretto Davai bistrè! Avanti presto! prodotto da Nanni Moretti e Angelo Barbagallo per la serie “I diari della Sacher”, presentato al Festival cinematografico di Venezia 2001. Nel 2001 ha scritto e diretto il cortometraggio Vestito da sposa presentato al Torino Film Festival nell’ottobre 2001 Nel 2006 ha scritto e diretto Siluro rosso distribuito da BIM, documentario sulla vita di Rubén Gallego, scrittore disabile cresciuto in un orfanotrofio dell’Unione Sovietica. Siluro rosso ha preso il premio internazionale Gogol della Fondazione Eltsin. Il suo ultimo lavoro, del 2013 Io sono qui, dialogo muto con una figlia.

 

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