Da Attaccabottone a Uovo alla Pop. Assegnati i fondi, due giorni di festa
Il progetto “Sicurezza in Garibaldi” procede a passo spedito verso la grande inaugurazione del progetto “Pop Up Garibaldi” che prevede l’assegnazione di dieci fondi sfitti per il mese di giugno per progetti sociali, artistici e culturali. I fondi, reperiti grazie alla disponibilità di alcuni proprietari, sono stati affidati selezionando 21 progetti che hanno risposto alla “call for ideas” di Pop Up Garibaldi.
Sono 14 i progetti selezionati per “Pop Up Garibaldi” e spaziano dal mondo dell’arte a quello dell’associazionismo. Il progetto Uovo alla Pop presentato da Viola Barbara del Progetto Artistico Libertà unirà tantissimi artisti conosciuti a Livorno e oltre confine, da Isabella Staino a Valentina Restivo, da Oblo Creature a Eppesteingher, da Giorgia Madiai a Libertà, solo per citarne alcuni. Uovo alla Pop è formato da un gruppo di persone che collabora in attività artistiche, commerciali e culturali da dieci anni. Data la profonda conoscenza tra i soggetti, l’esperienza nel settore e la maturità artistica, Uovo alla Pop proporrà attività originali, interattive in grado di rappresentare una sorpresa culturale per il quartiere. Le attività proposte hanno come base una galleria d’arte, una mostra collettiva pittorica, grafica e fotografica che avrà come tema l’uovo, simbolo di resurrezione, perfezione nelle sue forme, trasformazione e sorpresa. Monica Marzini, dell’associazione “Voglia di Natura”, ha presentato con la sua associazione il progetto Voglia di Swap, le cui parole chiave sono: aggregazione, creatività, riuso, riciclo, servizi, sostenibilità. Voglia di swap è un non-negozio che ridistribuirà oggetti donati, offrendo un servizio, un punto di aggregazione, operando nell’ottica del riuso, della riduzione dei rifiuti e del coinvolgimento sociale, affrontando la criticità relativa all’ingente quantità di merci ancora in buono stato che vengono buttate o che restano inutilizzate. La Riusofficina è il nome del progetto di Filippo del Bubba, in collaborazione con l’associazione Friendli. L’idea alla base di questo progetto è quella di far confluire dentro alla cornice di un temporary store di oggetti di riciclo una vera e propria officina artistica, dove oltre a dar nuova vita ai materiali, si possa raccogliere, attraverso il mezzo audiovisivo e fotografico, le storie di vita degli abitanti del quartiere. William Giammalva presenta il progetto Una finestra sul quartiere, lanciando attività culturali aperte a qualsiasi categoria di pubblico con sezioni ludiche e d’apprendimento per stimolare i più giovani. La proposta include: doposcuola, corsi di lingue, corsi d’informatica, attività artistiche, punto informativo, cineforum, spazio d’incontro ed eventi culturali. Giulia Gambacciani di Vivi la Venezia presenta Nella Livorno che cambia pensando a uno spazio a metà tra vetrina e laboratorio per Vivi la Venezia e mostrando come un quartiere con le sue specificità, realtà e talenti possa inserirsi nel panorama più vasto cittadino. Saranno ospitati dibattiti e conferenze sui temi e i concetti legati al cambio di paradigma, quali ad esempio, transizione e resilienza ma anche i temi dell’intercultura, dell’integrazione etnica, sociale e religiosa. Teodoro Laconca dell’Impresa Sociale Opera Trinitaria presenta Attaccabottone, laboratorio di cucito volto alla creazione di capi e accessori di abbigliamento, coperte, sciarpe, cappelli, borse, cuscini, tende, addobbi ed oggettistica in pelle, in stile africano e non solo, che ha l’obiettivo di mettere a disposizione le competenze dei ragazzi richiedenti asilo alla cittadinanza livornese per co-progettare, riparare e realizzare, anche in istantanea, produzioni in stoffe variegate. Sara Chirici presenta invece Vintage Room, all’insegna dell’originalità, del riuso e del riciclo per creare uno spazio dove soggetti diversi, con diversi stili e personalità, possano ritrovarsi per riproporre, vendere e scambiare capi, oggetti e accessori vintage e second hand. Ottodisco è il nome del progetto di Ahmed Gronchi, uno spazio accogliente dove con il pretesto del “feticcio” vinile, i curiosi e/o gli appassionati si possano conoscere, ascoltando, proponendo e disquisendo di musica. Genta Lohja del Cesdi presenta Ubuntu, con attività laboratoriali rivolte a coinvolgere sia i cittadini sia i ragazzi richiedenti asilo. Tenendo insieme la storia con elementi di novità, proporranno attività per ripensare un “non-luogo” come ad un luogo vivo, vissuto e intriso di tradizione. Cecilia Campanella di Borgo Reale Fashion, curerà un’esposizione e realizzazione di prodotti artigianali di alta sartoria con abiti e accessori presentati con lo scopo di valorizzare i contenuti di un mestiere antico interpretando con il disegno e le tecniche di confezione tradizionali e innovative nuovi tagli e nuove tendenze. Lisa Massei per Artiterapie e Counseling curerà uno spazio in cui le artiterapie e il counseling possano essere un momento di condivisione, di incontro e riflessione aperto alla cittadinanza. Attraverso laboratori e incontri rivolti ad adolescenti, adulti e genitori con particolare attenzione alla maternità e alla coppia genitoriale. La Cittadella del Benessere è il progetto presentato dal Distretto di Economia Solidale in collaborazione con Coordinamento Rifiuti Zero e Quartieri Eco Solidali Uniti, unendo diversi progetti per includere e ripopolare il quartiere Garibaldi. Tra le iniziative in programma educazione al riciclo con laboratori ludici con adulti e bambini, film sull’ambiente, incontri e seminari. Raffaele Palumbo del collettivo Qwerty presenta Letture alla Carta, un laboratorio di scrittura e lettura aperto alla città. La narrazione verrà esplorata dal punto di vista del lettore e dello scrittore. Tra le iniziative: percorsi di scrittura e lettura personalizzati in base all’età e agli interessi del pubblico, letture a tema o su richiesta di racconti o brani di romanzi, giochi letterari, incontri con autori e critici, gare di scrittura, raccolta ed elaborazione di storie proposte dal pubblico. Il Boudoir e non solo di Silvia Armelleschi nasce dalla necessità di vivere uno spazio, dove in particolar modo, la comunità delle donne, possa sentirsi accolta, protetta e allo stesso tempo possa crescere intellettualmente. Una sorta di salotto, nel quale si terranno incontri, seminari e brevi workshop.
La giuria che ha selezionato il progetto era composta da Annalisa Coli, Confesercenti Livorno, Graziella Domenici dell’Ufficio Commercio del Comune di Livorno, Daniela Barli Carboncini, Presidente Ccn Antico Borgo Reale e Lorenza Soldani e Silvia Trovato della cooperativa Sociolab a cui è affidata la gestione e il coordinamento di Pop Up e delle attività di animazione sociale del progetto Sicurezza in Garibaldi.
“E’ un segnale che non voglio arrivare a definire determinante, ma importante sì – commenta Annalisa Coli, responsabile comunicazione Confesercenti Livorno – che dimostra come, con progettualità adeguate e interventi di sostegno mirati, si possa innescare un processo di riqualificazione urbana che passi attraverso la riapertura dei fondi sfitti. Le 21 domande che ci sono pervenute sono importanti sia in termini di numero che in termini di qualità delle proposte: è evidente che ci sono in città energie da spendere e da mettere al servizio del rilancio dell’area Garibaldi. Siamo fieri di poter comunicare questo primo risultato anche alla stessa Regione Toscana che, non mi stancherò mai di ripetere, con il proprio contributo è la prima ad aver voluto scommettere sul rilancio di questo quartiere”. “Visto che il numero dei progetti selezionati è superiore ai fondi disponibili, in alcuni casi sarà prevista la condivisione degli spazi tra progetti diversi che, nel pieno spirito che pervade il progetto, contribuirà a creare reti e sinergie tra le varie realtà che andranno a popolare Garibaldi nel mese di giugno” conclude Coli e ricorda “l’inaugurazione con l’apertura al pubblico dei fondi e il lancio delle iniziative in piazza è in programma per sabato 10 e domenica 11 giugno, due giorni di festa in piazza Garibaldi, per residenti, per commercianti, per coloro che ci stanno da una vita e per coloro che ci arriveranno a giugno magari con l’intenzione di restarci innestando nuove energie. A questo proposito un nuovo sentito ringraziamento a quei proprietari che hanno deciso di sostenere con un gesto concreto il rilancio del quartiere mettendo a disposizione dell’evento i loro fondi. Che sia l’inizio di un nuovo corso”.
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