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Ziad Trabelsi & Carthage Mosaik e Rossana Casale Quintet per la chiusura di Effetto Venezia 2024

Domenica 4 Agosto 2024 — 00:50

Dopo una carrellata di artisti di grandissimo valore, da Noa a Toquinho, da Enzo Avitabile a Dolcenera, da Eugenio Bennato a Franco Mussida e decine di altri cantanti e musicisti, Effetto Venezia ospita domenica sera due concerti d’eccezione: quello di Ziad Trabelsi & Carthage Mosaik e il Rossana Casale Quintet. In Fortezza Vecchia alle 22 la Mayor Von Frinzius con Tarabaralla

Arriva a conclusione Effetto Venezia 2024, l’evento che per cinque giorni ha inondato di musica il suggestivo quartiere della Venezia Nuova di Livorno con oltre centosessanta tra concerti, talk, progetti speciali, contest musicali, recital, seminari, esibizioni di strada, mostre, tutti rigorosamente gratuiti (il programma dell’ultimo giorno di kermesse).

Dopo una carrellata di artisti di grandissimo valore, da Noa a Toquinho, da Enzo Avitabile a Dolcenera, da Eugenio Bennato a Franco Mussida e decine di altri cantanti e musicisti, Effetto Venezia ospita domenica sera due concerti d’eccezione: quello di Ziad Trabelsi & Carthage Mosaik e il Rossana Casale Quintet.

Ziad Trabelsi, musicista, cantante, compositore, nasce in Tunisia da un una famiglia d’arte. Suo padre è stato un importante musicista e compositore dell’Orchestra araba della Medina di Tunisi. Nel 1994 si diploma al Conservatorio. L’incontro con Roma, dove vive dal 2002, lo ha spinto a cercare un “dialogo” artistico tra la grande tradizione araba e le suggestioni musicali d’occidente: la canzone francese e italiana, ma anche il mondo delle songs e dei riffs provenienti dal rock e dal blues anglo-americano. Ziad, con il suo oud, il liuto arabo, mescola tutto ciò, mantenendo un profondo legame con le sue origini musicali. È membro fondatore di “El Hadhra a Roma”, un gruppo di canto e danza sufi con musicisti provenienti dalla Tunisia e dal 2002 fa parte dell’Orchestra di Piazza Vittorio, con cui inizia una collaborazione importante e duratura, come cantante e musicista, ma soprattutto come autore. Scrive molte delle canzoni e delle musiche di tutti i progetti dell’OPV. Compone anche per il cinema e per il teatro. Nel 2022 è nata la sua collaborazione con Toscana Produzione musica come direttore musicale assieme a Pino Pecorelli per il progetto “She, هي, elle, lei – voci di acqua e di terra, suoni di mare e di sabbia”. Si tratta di un progetto dedicato a un universo femminile multiculturale che evoca, con brani e canzoni inedite e più o meno note, storie e racconti di deserti, persone da terre vicine e lontane, danze, speranze, nascite, addii e nuovi inizi. Ziad Trabelsi sarà in scena alle 22.00 sul palco centrale di Piazza del Luogo Pio.

Si intitola “Almost blue” il concerto cui Rossana Casale si presenta alle 22.00 sul palco della Fortezza Nuova. Nel linguaggio comune il blu è il colore della malinconia e della speranza. Dal sentimento blu nasce il blues, quello che ha le sue radici nei canti degli schiavi dei campi di cotone, nella speranza di libertà e di rivalsa. Ed è il colore blu, metafora di spiritualità e trascendenza, di tranquillità e del silenzio, della contemplazione, il concept del nuovo progetto di Rossana Casale uscito a giugno per Egea Music. “Qualche mese fa, mentre facevo una lunga passeggiata sul mare, in una giornata di quelle dove non sai dire come stai veramente”, racconta la Casale ”osservando l’incontro netto tra acqua e cielo, mi sono ritrovata a cantare tra me e me il brano Blue Skies di Irvin Berlin e di conseguenza a scorrere con la mente tutti i brani jazz che all’interno del loro titolo o testo nominassero la parola blue. Dalle ballads più malinconiche come Little girl blue, che cantava Nina Simone nel suo primissimo album del 59 o Am I blue portata al successo da Ethel Waters, a Almost Blue di Elvis Costello cantata dalla voce di velluto di Chet Baker, Blue in green, brano mistico di Miles Davis, ai brani più carnali e astratti come Afro Blue di Coltrane o divertenti come Blue Rondo a la Turk di Dave Brubeck che anche Al Jarreau ha portato a successo negli anni 80’ giocando sul testo stesso. Me ne sono venuti in mente tantissimi. Così mi è nata l’idea di creare un lavoro interamente volto a sviscerare quella parola così giustamente rivolta al jazz e al musicista che la libera dalle sue prigioni che la vogliono solo triste. Non è solo così”. Rossana Casale sceglie i brani che il jazz ha dedicato a ‘The color of colors’, come lo definiva Miles Davis e crea il suo nuovo progetto in-jazz aggiungendo l’inedito ‘Shades of blue’, scritto a quattro mani con il musicista Luigi Bonafede. Un ritorno al jazz più puro, quello della Casale, dopo diversi anni (Jazz in me 1994, Billie Holiday in me 2004), nonostante lo stesso jazz abbia sempre fatto da casa ai suoi album dedica (Jaques Brel in me 1999, Strani Frutti 2000, Il Signor G e l’Amore 2013, Round Christmas 2016, JONI 2022). Con lei grandi jazz men con lunghe carriere in Italia e all’estero, musicisti eccelsi che tornano dal suo passato e con i quali ha condiviso album e tour. Sono: Carlo Atti al sax tenore, Luigi Bonafede al pianoforte, Enzo Zirilli alla batteria e nuova conoscenza, Alessandro Maiorino al contrabbasso.

Saranno ancora decine gli appuntamenti musicali, gli spettacoli di strada, le installazioni, le mostre disseminati tra le strade, i vicoli e le diverse location del suggestivo quartiere livornese. Tra questi, il concerto di Marina Mulopulos, in scena alle 22.15 sul palco di Piazza dei Domenicani. Si tratta di una cantante italo greca che da molti anni lavora in modo sperimentale sulla voce, usandola spesso come un vero e proprio strumento. È di un’artista poliedrica, scenografa, attrice, esperta pedagoga in Belle Arti, dotata di un talento raro nella voce che riesce a padroneggiare in maniera esemplare. Canta e scrive sia in greco che italiano. La sua voce riesce a tratteggiare con la precisione di un pennello paesaggi mediterranei, a rievocare mondi antichi, sa graffiare, cullare dolcemente, raccontare gioie e dolori, emozioni e suggestioni che ognuno custodisce nella propria anima.

Tra le altre proposte di questo Effetto Venezia 2024, quella visibile al Museo della città che ospita la mostra Da Picasso a Warhol – Arte a 33 giri. Fortemente voluta dalla direttrice artistica Grazia Di Michele, si tratta di un’esposizione di prestigio e in perfetto dialogo con il tema di quest’anno, “La musica dal mondo”, esplorando il rapporto tra le arti visive e la musica attraverso le iconiche copertine dei dischi in vinile. Allestita all’interno della sezione d’arte contemporanea del Museo della Città in piazza del Luogo Pio, l’esposizione vanta opere di alcuni tra i più celebri artisti del XX e XXI secolo, da Matisse a Basquiat, da Dubuffet a Beuys, includendo giganti dell’arte come Picasso, Mirò, Warhol, Jeff Koons, Damien Hirst, e molti altri. La mostra sarà visibile con orario 10.00 – 24.00 durante Effetto Venezia (31 luglio – 4 agosto) e dal 6 agosto al 1° settembre (dal martedì alla domenica), con orario 10.00 – 20.00. L’ingresso durante Effetto Venezia è gratuito.

Come di consueto l’organizzazione della kermesse è stata affidata alla Fondazione LEM – Livorno Euro Mediterranea, braccio operativo del Comune di Livorno per l’organizzazione dei grandi eventi di taglio turistico. Sono ben 18 le aree di spettacolo individuate, da Piazza del Luogo Pio alle due Fortezze Vecchia e Nuova. Le altre location di spettacolo sono la Piazzetta dei Pescatori, quella degli Scali delle Barchette, Piazza dei Domenicani, Piazza dei Legnami, Palazzo Huigens, il Teatro Vertigo, la Chiesa di Santa Caterina e, novità di quest’anno, il Palazzo di Giustizia.

All’interno della chiostra del Tribunale trovano infatti spazio le proiezioni di Effetto Vintage, l’originale progetto di Marco Bruciati e associazione 8mmezzo per conto di Fondazione LEM e Comune di Livorno: una call aperta ai possessori di pellicole e nastri magnetici (Vhs, MiniDv, Hi8, VhsC ecc.) che hanno filmato le edizioni passate di Effetto Venezia. Obiettivo, restituire alla città il materiale raccolto attraverso un filmato di montaggio che sarà proiettato in un futuro evento ad hoc.

Altra novità di quest’anno è l’utilizzo di tre dei ponti che scavalcano i canali del quartiere – il Ponte di Marmo, il Ponte della Venezia e il Ponte dei Domenicani – come location di spettacolo per ulteriori performance e le incursioni degli artisti di strada. Si tratta di un modo per rendere ancora più coinvolgente la manifestazione nei suoi spazi all’aperto, conferendole quell’atmosfera divertente e un po’ scanzonata che il pubblico dei frequentatori di Effetto Venezia ha dimostrato di apprezzare molto nelle scorse due edizioni.

È attivo il servizio navetta di Autolinee Toscane che partirà dai parcheggi adiacenti all’Amedeo Modigliani Forum per il trasporto verso e da Effetto Venezia con orario dalle 18.45 alle 1.45. Per raggiungere il quartiere della Venezia in autobus, si potrà usufruire gratuitamente delle Linee 21 e 22 di Autolinee Toscane.

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