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Rassegna Jazz, successo di pubblico per Eleonora e Andrea ad Effetto Venezia

Martedì 6 Agosto 2024 — 16:11

Gli allievi del Conservatorio Mascagni Eleonora La Greca, voce, e Andrea Belmonte, pianoforte, protagonisti del concerto finale della rassegna a Palazzo Huigens con brani ballad come A song for you di Leon Russell, The secret life of plants di Stevie Wonder e Non ti scordar di me classico italiano degli anni ‘30

Grande successo di pubblico per il concerto dell’ultima sera di Effetto Venezia della rassegna del dipartimento jazz del Conservatorio Pietro Mascagni, a Palazzo Huigens, a cura del docente Mauro Grossi pianista, compositore, arrangiatore e docente che ha avuto fra i suoi allevi numerosi musicisti jazz italiani fra cui Stefano Bollani collaborando con musicisti storici come Eddie “Lockjaw” Davis, Curtis Fuller, Chet Baker, Tony Scott e tanti altri. Grossi è anche autore e coautore di colonne sonore fra cui la title track del film di Roberto Faenza “Prendimi l’Anima”, Medusa Film, col trio Shir-Am3, e la colonna sonora del film “Solometro” di M.Cucurnia prodotto e interpretato da Michele Placido. La rassegna jazz tenutasi nella suggestiva corte interna del Palazzo ha visto Eleonora La Greca e Andrea Belmonte creare un set intimo composto da voce e pianoforte, eseguendo brani ballad come “A song for you” di Leon Russell, “The secret life of plants” di Stevie Wonder ma anche “Non ti scordar di me”, classico italiano degli anni ‘30. Tra i musicisti dell’Istituto Mascagni si sono esibiti anche Luca Tonini – contrabbasso, Gianmarco Carlini – batteria, Lorenzo Tellini – Pianoforte, Stefano Gregori – chitarra. che hanno eseguito vari brani tra cui “Blue Daniel” di Frank Rosolino e “‘S wonderful” del trio di Bill Charlap, alternandosi tra varie improvvisazioni ma anche facendo scambi con la batteria, molto precisi e coinvolgenti.

Palazzo Hugiens, che ha accolto nei suoi storici spazi la musica jazz, è un’imponente struttura risalente al 1700 ed è situato in via Borra, nel cuore del quartiere della Venezia, residenza delle più ricche famiglie livornesi del tempo. Il palazzo, caratterizzato da una piccola corte interna e da eleganti loggiati su cui si affacciano i vari appartamenti, venne costruito tra la fine del Seicento e i primi del Settecento da Odoardo Brassart, gerente con sede a Colonia, attivo per conto del mercante tedesco Antonio Huigens che ne divenne poi l’effettivo proprietario. Completato nel 1705, era disposto originariamente su tre piani a cui ne venne aggiunto un quarto solo successivamente.

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