Come difendersi dai pericoli del web: il truck della polizia in piazza Cavour
A Livorno la manifestazione ha fatto tappa in piazza Cavour dove è stato posizionato il truck della polizia e dove autorità ed esperti del settore hanno incontrato gli studenti
Quinta edizione della campagna educativa itinerante sui temi del social network, del cyberbullismo, dell’adescamento online e sull’importanza della sicurezza della privacy. A Livorno la manifestazione ha fatto tappa in piazza Cavour, martedì 12 dicembre, dove è stato posizionato il truck della polizia e dove autorità ed esperti del settore hanno incontrato gli studenti della città labronica al fine di sensibilizzarli all’uso dei social network, descriverne i rischi connessi all’uso e fornire preziosi consigli su come difendersi dal cyberbullismo. Alcune classi della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado dell’istituto Don Angeli. Ma il web nasconde anche altri pericoli come quello legato al fenomeno delle fake news: da una ricerca di Skuola.net, 1 adolescente su 3 si dichiara certo di saper riconoscere la bufala, 2 su 3 non sempre. Tra gli “over25”, invece, ben il 34% ammette di cascarci ogni volta (quota che sale al 55% se isoliamo chi ha piu’ di 30 anni). Un progetto al passo con i tempi delle nuove generazioni, che nel corso delle precedenti edizioni ha raccolto un grande consenso. Gli operatori della polizia postale e delle comunicazioni hanno incontrato oltre un milione e 300mila studenti sia nelle piazze che nelle scuole, 109.205 genitori, 61.451 insegnanti per un totale di 9748 Istituti scolastici, 39.000 km percorsi e 190 città raggiunte sul territorio e due pagine twitter e facebook con 121.000 like e 12 milioni di utenti mensili sui temi della sicurezza online. L’obiettivo dell’iniziativa è quello di prevenire episodi di violenza, vessazione, diffamazione, molestie online, attraverso un’opera di responsabilizzazione in merito all’uso della “parola”. Gli studenti attraverso il diario di bordo e l’hastag #unaparolaeunbacio potranno lanciare il loro messaggio positivo contro il cyberbullismo.
“I giovani – afferma il questore di Livorno Orazio D’Anna, sono una grande risorsa della nostra società, capaci di saper utilizzare con estrema rapidità le novità tecnologiche. Ma non sempre sanno contestualmente individuare anche i rischi che le novità contengono. Ecco la motivazione vera per cui la scuola, la famiglia e la polizia di Stato con la sua specialità della polizia postale e delle comunicazioni, in perfetta sinergia fra di loro si preoccupano di far rilevare i rischi insiti nella rete. La polizia di Stato, da tempo impegnata sul fronte informatico, in tal modo adempie alla sua grande missione di prevenire i reati ovvero assicurare la corretta conoscenza degli strumenti informatici per garantire la convivenza civile”. “Siamo giunti alla quinta edizione di questa importante campagna di educazione alla legalità” – afferma Giorgio Bacilieri, dirigente del compartimento polizia postale e delle comunicazioni per la Toscana –e anche quest’anno ci prefiggiamo di raggiungere quanti più studenti possibile, per mettere a loro disposizione una “cassetta degli attrezzi” che gli consenta di fruire in assoluta sicurezza di tutte le nuove opportunità della Rete”.
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