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Via Cambini, niente chiusura. La questura concede altri 5 giorni

Giovedì 3 Febbraio 2022 — 12:37

Nessuna chiusura dei tre cocktail-bar coinvolti nella riunione pomeridiana del 3 febbraio in questura. Agli esercenti sono stati concessi altri 5 giorni per poter produrre documenti e strategie comuni e condivise per contenere il problema. Previsto un servizio d'ordine speciale per questo fine settimana

di Giacomo Niccolini

Nessuna chiusura nel weekend ma una proroga per altri 5 giorni dopo di che ci saranno le valutazioni adeguate anche in merito a cosa accadrà durante il weekend che sta per arrivare, ai documenti e alle strategie per arginare il problema che gli imprenditori produrranno davanti al questore. E’ questo l’esito, in sostanza, dell’incontro tenutosi nel pomeriggio del 3 febbraio in questura.
Tutto era iniziato nella giornata di mercoledì 2 febbraio con una pec della questura inviata ai tre locali di via Cambini che hanno licenza di chiudere alle 3 di notte. Nella mail certificata, da parte dei tutori dell’ordine cittadino, la possibilità di poter chiudere per tre giorni i locali individuati (Sketch, Botanic e Cardell’Ino) in seguito ai fatti avvenuti durante lo scorso weekend in via Roma all’angolo con la via degli aperitivi. La problematica inerente al caos, agli atti vandalici e agli schiamazzi è stata sollevata dai commercianti e dai residenti della zona (clicca qui per leggere) che più volte hanno messo in luce come durante il weekend vi siano, spesso, atteggiamenti fuori controllo per quanto riguarda l’ordine pubblico.
Prima però di notificare l’eventuale chiusura era stata data, da parte del questore, la possibilità di parlare testa a testa con i titolari dei locali. L’appuntamento era stato fissato per le 17,30 di giovedì 3 febbraio. In questo contesto è stato dato modo di fare il punto della situazione e di concertare, eventualmente, insieme agli esercenti la miglior strategia per affrontate il weekend.
“Si è trattato di un pilastro cardine del Diritto Amministrativo – si legge in una nota stampa inviata dall’ufficio stampa della questura ai giornali – fondato sul presupposto di garantire la possibilità per il cittadino di partecipare al provvedimento producendo documenti, memorie, o testimonianze, ovvero ogni altro elemento utile per la decisione della Pubblica Amministrazione”.
In esame, come poco fa esplicitato, vi era l’ipotesi di applicazione  dell’art. 100 del T.U.L.P.S. che contempla  la sospensione della licenza di un esercizio che costituisca, sulla base di elementi attuali e concreti, un pericolo per l’ordine pubblico.
L’incontro in cui gli esercenti sono stati assistiti da un legale ed un rappresentante della Confcommercio Livorno, si è svolto in una discussione  ispirata da cordialità e comprensione  per l’obiettivo da conseguire.
“E’ stato chiesto un termine di ulteriori 5 giorni che è stato accordato – si legge nella nota stampa della questura – che nell’immediato comporta la sospensione della decisione. Al termine i convenuti si sono impegnati a far pervenire un documento condiviso contenente misure organizzative ed azioni strumentali al contenimento del problema. Nella mattinata del 3 febbraio si è tenuto un Tavolo Tecnico per la predisposizione di mirati, straordinari ed eccezionali servizi di ordine pubblico, nelle serate del weekend prossimo, per prevenire ulteriori turbative nelle more dell’adozione di appropriate misure organizzative. Questi servizi – conclude la nota stampa – sono stati  condivisi nella giornata di mercoledì 2 febbraio in sede di Riunione di Coordinamento delle Forze di Polizia, presieduta dal prefetto D’Attilio, con la presenza del questore e dei comandanti provinciali dell’Arma dei carabinieri e della guardia di finanza.
Il punto di vista dei titolari dei cocktail-bar “Rischiamo di pagare per colpe non nostre – ha commentato Andrea Buonanni parlando con QuiLivorno.it – Noi rimaniamo sempre nelle regole, chiudiamo entro gli orari consentiti, paghiamo un servizio di sicurezza e vigilanza privato, non sgarriamo di una virgola. E per tutta risposta la soluzione paventata sarebbe la chiusura dei locali? E’ inutile che la polizia e le forze dell’ordine controllino i green pass dalle 19,30 alle 21,30 alle coppie sedute al tavolino. Serve presenza e pattugliamento della zona dopo la mezzanotte. Noi quello che possiamo fare in questo senso lo abbiamo sempre fatto. Ma non mi sembra giusto che a pagare siamo sempre noi imprenditori e commercianti. All’incontro di questo pomeriggio sarò accompagnato dai rappresentati della Confcommercio a cui ci siamo affiancati per essere tutelati nei nostri interessi. La speranza è che si capisca che la chiusura non è la soluzione al problema”.

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