Veterinario minacciato di morte sul web. “Mi hanno paragonato a un pediatra pedofilo”
Sulla foto Meini aveva scritto: "Aerosol per piccole porchette". Un post frainteso dalla moltitudine di integralisti vegani e animalisti. Il medico: "Mi hanno scritto che mi vorrebbero abbattere"
E’ diventato “famoso” in poco tempo e a sua insaputa per due post che ha pubblicato sulla sua bacheca facebook nel giro di una settimana. Lui si chiama Saverio Meini ed è un veterinario livornese di 38 anni. La notorietà raggiunta soprattutto nel mondo “vegan” è stata causata in un primo momento dalla foto di un piccolo porcellino che ha curato tramite aerosol all’interno della sua clinica (che potete vedere pubblicata qua in pagina sotto alla foto principale: cliccate per ingrandirla).
Ma la miccia che ha scatenato il tutto è stata la foto di una sua colazione, pubblicata sulla sua bacheca priva di privacy su facebook e libera a tutti gli accessi, a base di pane e prosciutto.
Un affronto inaccettabile da parte di molti vegani che hanno di fatto trasformato Saverio Meini in un’icona negativa da combattere facendo diventare virale il post del maiale che si cura con l’aerosol.
Sulla foto Meini aveva scritto: “Aerosol per piccole porchette”. Un post frainteso dalla moltitudine di integralisti vegani e animalisti che non avevano perso tempo a verificare un piccolo particolare: porchetta è il nome del maialino in questione.
A spiegare per filo e per segno la questione a Quilivorno.it è proprio il veterinario sotto accusa Saverio Meini. “In pochi giorni sono finito al centro di una polemica mediatica inimmaginabile -spiega al nostro giornale il medico – Mi hanno paragonato, all’interno di gruppi su facebook riservati a vegani e animalisti – a un pediatra pedofilo. La concomitanza di questi due post, Porchetta che fa l’aerosol e io che mangio il prosciutto ha fatto impazzire i vegani che mi hanno bersagliato in tutte le maniere possibili. Sono stato anche minacciato di morte in alcuni post in cui scrivevano: aspettiamolo fuori di casa e abbattiamolo come lui fa con i maiali. Roba da matti”.
In poco tempo dunque grazie, o per meglio dire per colpa, della macchina di facebook Meini è diventato il “veterinario cattivo che mangia i maiali“.
“Come se un veterinario – specifica il dottore – non potesse mangiare carne. Nella mia clinica poi tra l’altro vengono un sacco di clienti vegani che io rispetto e con cui ho un ottimo rapporto. Mi sono specializzato infatti nella cura di animali non convenzionali, quelli che prima erano magari da fattoria e che adesso sono da compagnia. Per farvi un esempio sotto Pasqua in molti mi hanno portato agnellini che avevano adottato per non farli mangiare. Ci deve essere rispetto per tutti da entrambe le parti”.
Il veterinario livornese dunque da qualche giorno a questa parte ha trovato di fatto una seconda occupazione: quella di rispondere privatamente a tutti quelli che in gruppi facebook animalisti o vegani o addirittura in privato o sulla sua bacheca lo avevano offeso o minacciato. “Sto passando il mio tempo a scrivere a tutti. C’è chi accetta di buon grado le mie spiegazioni e chiede scusa rimuovendo i post, c’è chi invece non fa un passo indietro e anzi, continua a postare offese e fomentare la campagna d’odio nei miei confronti”.
E la proprietaria di Porchetta? “E’ una ragazza di Venturina che avevo tenuto fuori da questo valzer mediatico. Mi capita sovente di dover curare dei maialini da compagnia e vi assicuro che hanno spesso e volentieri, specialmente qui a Livorno, hanno nomi goliardici come Peppa Pig, Speck o Mozzarella. Nel caso specifico l’aveva chiamato Porchetta. E da lì ecco cosa ne è venuto fuori”.
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