Aamps, verso la chiusura anticipata del concordato. Da lunedì i bonifici
Partiranno da lunedì prossimo 26 aprile i bonifici per oltre 11 milioni di euro a beneficio dei creditori bancari mentre e per circa euro 220.000 a beneficio di piccole e medie imprese del territorio dai primi giorni di giugno
Il concordato si chiuderà con un anno di anticipo. Gli atti, è stato spiegato, sono in fase di perfezionamento. E la chiusura del concordato garantirà nel mese di giugno l’ingresso anticipato del Comune di Livorno in RetiAmbiente
Il concordato di Aamps si chiuderà con un anno di anticipo (foto Amore Bianco, in fondo all’articolo il link al VIDEO-sintesi-esplicativo fornito dall’ufficio stampa dell’Aamps). All’indomani dell’approvazione del bilancio di esercizio 2020 dell’azienda, con un utile di 2.912.441 Euro, la notizia è stata data dal sindaco di Livorno Luca Salvetti insieme all’Amministratore Unico di Aamps Raphael Rossi nel corso di una conferenza stampa a Palazzo municipale il 22 aprile, alla presenza del Commissario Giudiziale Prof. Fabio Serini. Intervenuti gli assessori alle Aziende Gianfranco Simoncini e al Bilancio Viola Ferroni, e il direttore generale del Comune Nicola Falleni. Gli atti, è stato spiegato, sono in fase di perfezionamento, gli istituti bancari hanno approvato la richiesta di pagamento anticipato ed entro pochi giorni si darà seguito all’adempimento.
Seguiranno le azioni che porteranno il Commissario Giudiziale a motivare al Tribunale di Livorno l’emissione dell’atto che certifica il compimento di tutti gli obblighi previsti dal concordato. “Quello di oggi – ha dichiarato il sindaco Luca Salvetti – è un passaggio fondamentale per chiudere un’era che ha visto Aamps al centro di mille polemiche e brutte giornate. La gestione aziendale si lascia alle spalle l’era del concordato.
Il lavoro di questi due anni ha permesso di concretizzare l’obiettivo di questa Amministrazione e procedere a chiudere le pendenze con gli istituti bancari e gli altri creditori privilegiati dando un ristoro aggiuntivo anche ai piccoli creditori. Il tutto più di un anno prima della scadenza indicata originariamente e soprattutto con un risparmio sull’ipotesi di chiusura originaria. Uscire dalla morsa del concordato significa poter liberare Aamps e concedergli la possibilità di programmare il futuro, fare investimenti, crescere, con l’ingresso nella holding RetiAmbiente e soprattutto migliorare i servizi al cittadino, che è la cosa che a questa amministrazione preme maggiormente.
Il ringraziamento personale va all’assessore Simoncini e al direttore Falleni che con gli uffici hanno lavorato benissimo, agli assessori Ferroni e Cepparello, all’amministratore Unico di Aamps Raphael Rossi, agli uffici dell’azienda e al collegio dei revisori. Un ringraziamento al Tribunale di Livorno e al commissario professor Fabio Serini che con puntualità e nel pieno rispetto del proprio ruolo ha saputo valorizzare la nostra volontà di chiudere il concordato e garantire gli interessi dei creditori”.
Raphael Rossi, Amministratore Unico AAMPS ha così commentato: “Aamps libera dal concordato potrà procedere con nuovi investimenti sia in impianti che in strumenti di servizio. Pertanto siamo nella possibilità di rinnovare la flotta mezzi e riorganizzare i servizi ai cittadini. Il mio ringraziamento va a tutte le persone, con particolare riguardo ai nostri lavoratori, che con passione hanno contributo al raggiungimento di questi obiettivi”. Lo stesso Amministratore ha colto l’occasione per anticipare che i risultati estremamente positivi registrati per il bilancio 2020 di AAMPS saranno rappresentati nel dettaglio in un incontro dedicato che verrà convocato la prossima settimana. “Il risultato di oggi è triplice”, ha spiegato il Commissario Giudiziale Fabio Serini. “Si paga un anno prima il sistema bancario (per circa 11 milioni), l’azienda è risanata essendo sgravata di oltre 34 milioni di debiti ed i creditori incassano tutto il credito espresso nel Piano oltre ad un quid pluris del 3,20%. La proposta di concordato prevedeva infatti che nel caso in cui nel quinquennio dedicato al risanamento vi fossero state delle sopravvenienze attive specificamente indicate nel Piano, parte delle stesse sarebbero state distribuite a favore dei creditori. Dopo un’articolata fase negoziale che ha visto tutti gli attori portare un valido contributo l’importo del plus valore è stato determinato in 700mila euro, che saranno ripartiti in maniera proporzionale in base al credito di ciascuno: tutti, banche incluse, otterranno il 3,20 per cento in più. Si tratta, aggiunge Serini di un positivo segnale considerando il particolare momento storico e non dimenticando che molto spesso procedure similari non giungono alla monetizzazione delle percentuali votate. Partiranno da lunedì prossimo 26 aprile i bonifici per oltre 11 milioni di euro a beneficio dei creditori bancari mentre e per circa euro 220.000 a beneficio di piccole e medie imprese del territorio dai primi giorni di giugno. Questo in aggiunta agli oltre 7 milioni che i creditori hanno già avuto. Conclusa anche tale ultima fase l’esecuzione del concordato potrà sostanzialmente definirsi chiusa con un anticipo di circa 13 mesi rispetto a quanto previsto.
L’assessore Gianfranco Simoncini ha evidenziato il fatto che la chiusura del concordato garantirà nel mese di giugno l’ingresso anticipato del Comune di Livorno in RetiAmbiente potenzialmente come socio di maggioranza, quindi con un notevole peso decisionale dentro la holding. Aamps potrà di nuovo fare investimenti, cosa non consentita durante il periodo del concordato e questo porterà a benefici alla città e ai cittadini. Ora si apre fase nuova che permetterà di facilitare la vita delle persone con particolare riferimento ai miglioramenti che potremo apportare ai servizi di raccolta differenziata – ha detto Simoncini – informando anche che è stata appena commissionata una nuova perizia per gli spazi su cui sorge l’inceneritore, “in modo tale che dopo la chiusura dell’inceneritore non butteremo via impianti creando un “pratino”ma li valorizzeremo. Una parte continuerà delle strutture continuerà a essere utilizzata”.
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