In pensione la portavoce della questura Angela Amato
Classe ‘64 , fiorentina di nascita, entra nella polizia di stato a soli 22 anni il 29 settembre 1986
Dall'età di 22 anni in polizia, dal 2014 ricopre il ruolo che più di ogni altro l’ha resa volto conosciuto. Lunedì 30 settembre consegnerà il tesserino e gli armamenti. Dal 1 ottobre inizierà la sua seconda vita. "Grazie alla mia famiglia, in primis a mio figlio Christopher che forse più di tutti ha “pagato il prezzo" di alcune mie scelte. In ogni caso sempre e ovunque ho cercato di garantire la mia presenza ed i miei obblighi di mamma senza venire meno a quelli lavorativi ed istituzionali, non sempre semplici"
Va in pensione dal 1 ottobre, per raggiunti limiti di età (38 anni di servizio), il commissario della polizia Angela Amato. Lunedì 30 settembre consegnerà il tesserino e gli armamenti. Poi dal giorno successivo inizierà la sua seconda vita. Classe ‘64 (60 anni compiuti lunedì 23 settembre), fiorentina di nascita, entra nella polizia di stato a soli 22 anni il 29 settembre 1986 e dopo aver frequentato il corso di agente a Cesena inizia la sua attività alla questura di La Spezia dove resta per 4 anni per poi superare il concorso da sottufficiale nel 1990 e ritornare a La Spezia dopo aver trascorso un periodo di poco più di 2 anni al reparto polizia ferroviaria di Genova Brignole e Principe come comandante squadra. Rientrata a La Spezia subentra la riforma che la vede ricoprire il ruolo di ispettore (dal 1995). Dal 2002 al 2007 si trasferisce alla questura di Napoli dove lavora come responsabile della segreteria del personale dell’ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico e poi successivamente all’ufficio di gabinetto. Torna nella sua toscana nel dicembre del 2007, alla questura di Livorno, restando quasi tre anni all’ufficio del personale e poi all’ufficio di gabinetto dove dal 2014 ricopre il ruolo che più di ogni altro l’ha resa volto conosciuto, ovvero quello di portavoce della questura. “Il periodo per me più bello? Sicuramente quello napoletano – spiega – In quella questura infatti ho avuto l’opportunità di rimettermi in gioco come poliziotta, approfondendo così la mia preparazione e ricevendo in cambio grande riconoscenza e soddisfazione in termini di responsabilità che mi venivano assegnate e che con grande soddisfazione riuscivo a ricoprire. Tutto è stato veramente bello, carico di adrenalina. Ero impiegata insieme alle altre colleghe delle volanti, al piantone delle sedi istituzionali, agli accompagnamenti degli stranieri, negli svariati servizi di ordine pubblico per arrivare piano piano anche a capire il funzionamento dei vari uffici. Da lì in poi ho sfruttato il mio diploma, ho proseguito con i concorsi interni. Sono arrivata al grado di sovrintendente e ispettore fino al ruolo di ispettore superiore a cui si accedeva con apposito concorso interno, rimettendomi in gioco a 40 anni e misurandomi con persone più giovani di me e laureate. Ma la cosa non mi ha spaventato. Quello napoletano per me è stato un vero banco di prova. Giungere in una grossa realtà con un grado (ispettore capo) come il mio voleva dire all’epoca quasi fare un salto nel buio. Venni assegnata alla segreteria del personale di un ufficio prevenzione che all’epoca contava circa “solo” 750 operatori. Al mio fianco avevo ovviamente una vera e propria squadra di “persone” oltre che poliziotti, circa 25, con le quali sono riuscita a stabilire un meraviglioso rapporto di amicizia oltre che professionale, imparando tantissimo da loro. Per me quello rimane il periodo lavorativo più soddisfacente, più carico di responsabilità, più entusiasmante che abbia attraversato e più carico di riconoscenza e stima da parte dei miei superiori e collaboratori”. “Il mio periodo lavorativo livornese – prosegue Amato – l’ho legato principalmente ad una scelta mia familiare. A Livorno sono arrivata senza neanche conoscere la città, sono rimasta perché mi piaceva la cittadina sul mare a misura d’uomo. Nella questura di Livorno nel mio ruolo di portavoce sono stata molto bene lavorando al fianco di signori questori che riconoscevano l’importanza della comunicazione delle nostre attività e la validità e l’importanza della divulgazione delle stesse, insieme a quegli importanti valori in cui la nostra istituzione è incardinata. Penso a tutti gli eventi organizzati negli ultimi anni in cui la polizia (questura o specialità varie) è riuscita ad entrare nelle scuole per arrivare ai giovani, quei giovani che oggi più di ogni altro momento hanno bisogno di punti di riferimento e questo grazie anche ai dirigenti dei commissariati della provincia. Nell’ultimo anno l’evento più toccante è stato quello legato alla visita della QS15 e della signora Montinaro. Ringrazio soprattutto il questore Stellino per avermi dato questa opportunità. In questo mio momento di chiusura lavorativa il mio più accorato e profondo pensiero soprattutto di riconoscenza e gratitudine va ad alcuni miei cari colleghi ed amici che sono mancati nel percorso. Grazie alla mia famiglia, in primis a mio figlio Christopher che forse più di tutti ha “pagato il prezzo” di alcune mie scelte. La vita ci pone a dei punti di svolta e le decisioni che si prendono non sempre in quei momenti sono comprese e condivise da tutti, pur rimanendo le migliori che in quel momento si potevano prendere. Ma in ogni caso, sempre ed ovunque, ho cercato di garantire la mia presenza e i miei obblighi di mamma senza venire meno a quelli lavorativi ed istituzionali. Non sempre semplici”.
Riproduzione riservata ©
Cerchi visibilità? QuiLivorno.it mette a disposizione una visibilità di oltre 70mila utenti giornalieri: 68.900 su Fb, 7.200 su Ig e 4.700 su X. Richiedi il pacchetto banner e/o articolo redazionale a [email protected] oppure attraverso questo link per avere un preventivo
QuiLivorno.it ha aperto il 12 dicembre 2023 il canale Whatsapp e invita tutti i lettori ad iscriversi. Per l’iscrizione, gratuita, cliccate il seguente link https://whatsapp.com/channel/0029VaGUEMGK0IBjAhIyK12R e attivare la “campanella” per ricevere le notifiche di invio articoli. Ricordiamo, infine, che potete continuare a seguirci sui nostri social Fb, Instagram e X.