Un master Next Gen, presentato il percorso formativo nato da un’idea di Federmanager
All'evento inaugurale organizzato per l'occasione hanno preso parte tutti i partner ed è anche intervenuto un ospite di eccezione, Zeno D'Agostino, presidente dell'AdSP del Mar Adriatico Orientale
Presentato il Master Universitario di I Livello in Smart and Sustanaible Operations in Maritime and Port logistics
E’ stato presentato il 1 marzo pomeriggio il Master Universitario di I Livello in Smart and Sustanaible Operations in Maritime and Port logistics, nato su idea di Federmanager e sviluppato nell’ambito dell’iniziativa ForMare Toscana dall’Università di Pisa, in collaborazione con la Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno e su impulso dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale. All’evento inaugurale organizzato per l’occasione hanno preso parte tutti i partner del soggetto ed è anche intervenuto un ospite di eccezione, Zeno D’Agostino, presidente dell’AdSP del Mar Adriatico Orientale, che ha fornito un contributo sulle prospettive di sviluppo e innovazione in ambito marittimo e portuale.
Dopo i saluti istituzionali del presidente dell’AdSP, Stefano Corsini, dell’Assessore al Porto del Comune di Livorno, Barbara Bonciani e quelli della professoressa Giovanna Colombini (in rappresentanza della Fondazione Livorno nel Comitato Strategico e di Indirizzo del Polo), è stato il direttore del Master Davide Aloini a illustrare i contenuti del master: “La giornata di oggi corona un lavoro iniziato due anni fa – ha dichiarato -, questo progetto nasce dal territorio ma ha orizzonti molto più ampi, come dimostrano gli interessi e le adesioni delle imprese provenienti da tutto il territorio nazionale. L’innovatività del corso è stata riconosciuta anche dal MISE che ha selezionato questo progetto premiandolo con un finanziamento per borse di studio”. Il percorso multidisciplinare, della durata di 12 mesi, partirà dal 2 marzo ed è articolato in sei moduli. Si sviluppa negli ambiti della Digitalizzazione nel Settore Marittimo, della Contrattualistica, delle Assicurazioni marittime, dell’Organizzazione dei porti e dei trasporti marittimi, del Management e della internazionalizzazione. L’obiettivo è quello formare profili professionali altamente qualificati, in grado di gestire in modo sinergico gli aspetti tecnici e tecnologici, legali e manageriali, fondamentali per guidare l’innovazione del settore marittimo, portuale e logistico. “Questa edizione – ha proseguito Aloini – ha ottenuto un ottimo successo. Ha incontrato i bisogni formativi sia dei giovani laureati che quelli dei professionisti. Complessivamente sono 29 gli iscritti, cui si aggiungeranno gli allievi uditori che potranno frequentare parzialmente i moduli”. Complessivamente è prevista una didattica di 300 ore e un tirocinio in azienda di 500. Al termine del Master ci sarà la possibilità di effettuare un colloquio con una delle aziende partner del progetto. “L’AdSP è stata sempre presente in iniziative di formazione e alta formazione – ha dichiarato il segretario generale Massimo Provinciali – Con i cambiamenti epocali che stanno avvenendo nel mondo, la formazione professionale si sta spostando su elementi che sembrano non avere attinenza immediata con la produzione ma ne sono invece il corollario fondamentale. Il lavoro portuale non è più quello di trent’anni fa. E’ una presa di coscienza importante e speriamo che corsi come questo riescano a preparare le generazioni ai cambiamenti del futuro”. Soddisfatto anche il presidente di Federmanager, Roberto Coinsigli: “Abbiamo creduto fin dall’inizio nel portato innovativo di questa proposta formativa. Si tratta di un’occasione unica per creare un laboratorio di crescita e sviluppo di nuove iniziative che sono sicuro potranno essere avviate nell’interesse del territorio. Oggi viene coronato un lavoro di squadra che ha visto in prima linea Università, Istituzioni ed imprese. In particolare, ringrazio l’AdSP, il cui contributo è stato cruciale”. Dello stesso avviso il presidente della Camera di Commercio Riccardo Breda per il quale la formazione è un obiettivo prioritario per l’ente camerale: “Questo progetto è un fiore all’occhiello per la città di Livorno e il territorio. Le sinergie che il Master ha saputo attivare con le imprese e le istituzioni rappresentano un elemento cruciale”. Il presidente di Confindustria Livorno-Massa Carrara, Piero Neri, si è invece soffermato sulla centralità del capitale umano e dell’educazione nello scenario post Covid: “Le nostre imprese devono poter contare su profili umani specializzati e strutturali. Il nostro Paese presenta gravi ritardi nel confronto internazionale: abbiamo il record di nerd, una disoccupazione giovanile al 21% a Livorno e del 22% a Massa Carrara, un numero di laureati in discipline scientifiche insufficiente rispetto ai fabbisogni del sistema produttivo. Gli imprenditori intendono aumentare il proprio impegno nell’accrescimento del capitale umano, e incrementare forme di collaborazione e interscambio sul fronte della formazione. Il futuro del lavoro si costruisce sulla coprogettazione didattica e sulla condivisione dei percorsi formativi per assicurare competenze adeguate alle nuove sfide”. Nel suo intervento, Zeno D’Agostino ha sottolineato il ruolo proattivo che il pubblico è chiamato a rivestire nell’evoluzione dei processi logistici e nella gestione degli shock contingenziali, quali quello che stiamo vivendo ora. “In un momento di caos globale, le amministrazioni sono chiamate, ancora di più rispetto al passato, a presidiare le leve strategiche in grado di rilanciare la competitività del territorio sotto il profilo della pianificazione, della sostenibilità ambientale e della innovazione. La formazione è una di queste leve”. “Sono molto contento che si sia arrivati alla start up di questa iniziativa – ha dichiarato Corsini – si tratta di un progetto che fa parte di un programma più ampio e complesso, e che vede coinvolte diverse materie e tipi di professionalità. Abbiamo il dovere di strutturare un sistema di formazione portuale finalizzato a rendere adeguate le competenze professionali dei lavoratori rispetto alle esigenze e ai cambiamenti organizzativi, tecnologici ed economici del settore”.
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