Un casco contro l’alopecia per le donne in chemioterapia: la sfida del Rotaract
Il progetto è ambizioso ma anche impegnativo dal punto di vista dei costi per l’acquisto.Sarà possibile contribuire effettuando una donazione sul C/C bancario di cui IBAN IT72R0103013900000006251573 indicando nella causale: "Donazione Progetto D"
Sabato 4 luglio, nella splendida cornice del lago Alberto, all’interno della tenuta Bellavista Insuese, si è svolta la cerimonia di passaggio della presidenza del Rotaract Club Livorno tra la giovane imprenditrice Eleonora Cafferata (a destra nella foto) e il medico veterinario Sharon Borghetto (a sinistra).
Il progetto più ambizioso che il nuovo presidente Sharon Borghetto intende realizzare durante la sua annata Rotaractiana, condiviso e sostenuto con entusiasmo dai Rotary Club della città, prende vita dal desiderio di donare al reparto di oncologia dell’ospedale di Livorno, un macchinario (un casco), che previene l’alopecia nelle donne che si sottopongono a trattamenti chemioterapici.
L’azione di questo innovativo strumento si basa su un principio di vasocostrizione a livello dei follicoli piliferi, indotto dalle basse temperature raggiunte mediante un refrigerante che scorre all’interno delle calotte applicate sulla testa della paziente.
Oltre alla diagnosi iniziale del cancro stesso, l’alopecia che spesso accompagna la chemioterapia, continua ad essere il più traumatico e stressante effetto psicologico collaterale che molti pazienti si trovano a dover vivere.
La stessa provoca un significativo cambiamento dell’immagine corporea della donna, ed è spesso vissuta come una continua dimostrazione della presenza della malattia. Perdere i capelli non è assolutamente una sconfitta ma in molti casi può essere molto doloroso. Per questo motivo il Rotaract Club di Livorno ha deciso di affrontare questa nuova grandiosa sfida finalizzata a sostenere tutte le donne della nostra città, nella loro più grande battaglia: la lotta contro il cancro, laddove, l’aspetto psicologico, può essere molto significativo.
Il progetto è ambizioso ma anche impegnativo dal punto di vista dei costi per l’acquisto. A tal proposito il Rotaract Club Livorno si dice determinato a scendere in campo con tutte le proprie forze, mediante services e raccolte fondi e si rivolge a chiunque voglia dare il proprio contributo, espressione di grande solidarietà, per aiutare a limitare gli effetti di questa terribile malattia che attanaglia l’umanità.
Pertanto sarà possibile contribuire attraverso la pagina Facebook del Rotaract Club, seguendo e partecipando, agli eventi che saranno realizzati o effettuare una donazione sul C/C bancario di cui IBAN IT72R0103013900000006251573 indicando nella causale: “Donazione Progetto D”.
Gli altri progetti che il Rotaract si è prefissato durante questa annata, sono services finalizzati alla tutela degli animali domestici e alla lotta contro l’abbandono, nonché la prosecuzione dopo due anni consecutivi, dell’attività a sostegno del canile Baffi e Code, della città di Livorno, promuovendo la sensibilizzazione alle adozioni.
La policy del Rotaract Club sarà anche quella di farsi conoscere maggiormente dalla città di Livorno per conoscere a sua volta nuove realtà, bisognose dei propri interventi; si dice inoltre propenso all’arruolamento nelle proprie fila, di nuovi giovani, volenterosi di dare il proprio contributo solidale volto al sostegno delle necessità della nostra società.
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